Stop agli ANF, alle detrazioni e a tutti i Bonus legati ai figli. Le misure di welfare per le famiglie sono state drasticamente modificate da quando è stato introdotto l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico sotto i 21 anni di età. Questa prestazione è ormai appannaggio della generalità delle famiglie, poiché ne beneficiano le famiglie con figli di lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, professionisti, disoccupati e perfino di chi riceve l’Assegno di Inclusione, il Supporto Formazione e Lavoro e tutti gli altri eventuali sussidi previsti.
Gli importi dell’Assegno Unico e perché molti prendono importi inferiori a quelli base
Il meccanismo della misura scollega il diritto al trattamento dall’ISEE, ma l’ISEE è necessario per calcolare l’importo del trattamento. È vero che dal primo aprile l’ISEE può essere modificato anche per variazioni patrimoniali; quindi, sull’Assegno Unico per i figli, ecco una soluzione che può incrementare l’importo del pagamento.
“Buonasera, volevo capire se era il caso di chiedere l’ISEE corrente per la mia famiglia, composta da me, mia moglie e i miei due figli piccoli. Premetto che non ricevo sussidi e lavoro, anche se ultimamente a corrente alternata. Ricevo l’Assegno Unico sui figli, ma è inferiore rispetto al passato, a causa di un ISEE superiore a 20.000 euro. Purtroppo il 2022 è stato un anno ‘fortunato’ per me, perché ho lavorato bene, ma è durato troppo poco. Da febbraio 2023 sono stato più disoccupato che occupato, e oggi il mio reddito mensile è di 500 euro. Un reddito frutto di un lavoro part time, insufficiente per vivere.
L’Assegno Unico diventa fondamentale per la mia famiglia, anche perché ho esaurito i miei risparmi, che fino all’anno scorso ammontavano a circa 10.000 euro tra conto corrente e buoni fruttiferi e che oggi sono praticamente a zero. Se faccio l’ISEE corrente posso ottenere un Assegno Unico più alto, giusto?”
Assegno Unico per i figli, ecco una soluzione che fa lievitare l’importo del pagamento
Per comprendere perché l’ISEE influisce significativamente sull’Assegno Unico, anche se non è necessario per ottenere la prestazione, è importante chiarire alcuni aspetti.
L’importo massimo spettante nel 2024 è di 199,40 euro al mese. Ci sono famiglie che ricevono di più a causa di alcune maggiorazioni, come quelle composte da una sola madre e figli sotto i 21 anni, quelle con più di due figli o con entrambi i genitori lavoratori. Eventuali disabilità dei figli o la presenza di neonati possono anche influire sugli importi. Per ottenere l’importo base massimo a figlio, pari a 199,40 euro al mese, è necessario avere un ISEE del nucleo familiare al di sotto di 17.090,61 euro.
Con ISEE superiori, l’AUU scende fino a 57 euro per le famiglie che superano 45.574,96 euro.
Importi, regole di calcolo e come funziona l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico
In termini pratici, l’Assegno Unico varia di importo a seconda dell’ISEE. Scende per le famiglie con un ISEE tra 17.009,61 e 45.574,96 euro. Il nostro lettore con un ISEE di 20.000 euro non riceverà 199,40 euro per figlio, ma un importo inferiore. Tuttavia, se riesce a portare l’ISEE al di sotto di 17.009,61 euro, può aspirare all’importo base massimo per ciascun figlio.
ISEE corrente, cos’è e perché conviene nel caso di significative variazioni patrimoniali e reddituali
L’ISEE corrente permette di considerare i redditi e i patrimoni del nucleo familiare degli ultimi 12 mesi o addirittura degli ultimi 2 mesi. Il che è utile per chi, come il nostro lettore, ha subito variazioni significative delle sue condizioni economiche e patrimoniali.
Se non viene rinnovato, l’INPS tornerà a collegare l’Assegno Unico e Universale all’ISEE ordinario, abbassando l’importo che era stato aumentato durante la validità dell’ISEE corrente.