In un’epoca in cui le valutazioni economiche incidono sempre più sulle opportunità e i diritti sociali, l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) emerge come strumento fondamentale per ogni cittadino.
Questo indicatore rappresenta la misura del benessere economico delle famiglie. Ma è anche un criterio decisivo per l’accesso a svariati sostegni e agevolazioni. Si pensi all’assegno unico per i figli a carico, al bonus psicologo e alle riduzioni sui ticket sanitari.
Per determinare l’ISEE, è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che considera la composizione familiare al momento della presentazione e le informazioni economiche dell’anno penultimo rispetto a quello in corso; per esempio, per l’ISEE 2024 si utilizzeranno i dati economici al 31 dicembre 2022.
I tempi di rilascio dell’ISEE
La procedura richiede la raccolta di vari documenti, tra cui le giacenze medie di conti correnti e le visure catastali delle proprietà immobiliari. Una volta consegnata la DSU, l’INPS si impegna a rilasciare l’attestazione ISEE entro un massimo di 10 giorni lavorativi, sebbene solitamente tale documento sia disponibile in circa 3-4 giorni.
È importante ricordare che l’ISEE rimane valido fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato emesso, necessitando di un rinnovo all’inizio dell’anno successivo. Inoltre, alcuni dati, come quelli relativi ai redditi da lavoro, sono acquisiti automaticamente dall’INPS tramite le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, quindi non necessitano di essere dichiarati nuovamente nella DSU.
Il contribuente può anche decidere di usufruire della c.d. DSU precompilata direttamente sul sito dell’INPS. Parliamo, quindi, del c.d. ISEE precompilato.
L’assegno di mantenimento ai figli nella DSU
Uno degli aspetti più delicati nella compilazione dell’ISEE riguarda la corretta dichiarazione degli assegni di mantenimento, specialmente per quanto concerne la distinzione tra gli assegni destinati ai figli e quelli per l’ex coniuge.
È cruciale distinguere tra questi due tipi di assegni: mentre quelli per l’ex coniuge sono già considerati nel reddito complessivo di quest’ultimo e perciò non necessitano di essere dichiarati nella DSU, quelli per il mantenimento dei figli devono essere inseriti. In particolare, gli assegni per i figli minorenni vanno riportati secondo l’effettiva percezione (cassa), non secondo l’assegnazione teorica (competenza).
Per i figli maggiorenni, l’assegno di mantenimento va dichiarato dalla madre fino alla maggiore età del figlio. Successivamente, se il giudice assegna l’assegno direttamente al figlio, sarà lui a doverlo dichiarare nella sua DSU. È inoltre importante notare che eventuali assegni percepiti per il coniuge che non sono dichiarati come reddito all’Agenzia delle Entrate devono essere indicati come redditi da lavoro dipendente nel Quadro FC8 della DSU.
Il ruolo dell’assegno di mantenimento nell’ISEE: conclusioni
L’ISEE non è solo un documento amministrativo, ma uno strumento essenziale che incide direttamente sulle possibilità economiche e sociali delle famiglie.
La corretta compilazione della DSU, inclusa la precisa dichiarazione degli assegni di mantenimento, è cruciale per garantire che i diritti e le agevolazioni siano correttamente attribuiti, riflettendo accuratamente la situazione economica del nucleo familiare.
Pertanto, “l’assegno mantenimento nell’ISEE” si conferma come un aspetto cruciale nel contesto delle politiche di sostegno socio-assistenziale, simboleggiando l’importanza di un’accurata rappresentazione delle dinamiche finanziarie familiari all’interno di questo indice.
Riassumendo
- l’ISEE valuta il benessere economico per l’accesso a sostegni sociali come bonus e riduzioni.
- per averlo è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) con dati economici dell’anno penultimo
- la DSU si compila ai CAF, Patronati o online tramite INPS con documentazione specifica
- l’INPS emette l’ISEE entro 10 giorni lavorativi ma generalmente lo rende disponibile in 3-4 giorni
- l’ISEE resta valido fino al 31 dicembre dell’anno di emissione, poi va rinnovato
- distinguere nella DSU gli assegni di mantenimento dei figli da quelli dell’ex coniuge.