Dal carburante all’elettrico: nuove tasse sostituiranno le accise

La transizione verso le auto elettriche trasformerà la fiscalità italiana, spostando le accise dai carburanti all'energia elettrica
8 mesi fa
2 minuti di lettura
dazi auto elettriche
Foto © Investireoggi

La rivoluzione green nell’automotive non riguarda solo l’evoluzione tecnologica delle auto, ma impatta anche il sistema fiscale. La progressiva transizione dai motori a combustione interna a quelli elettrici avrà un significativo impatto sulle entrate fiscali dello Stato, attualmente fondate principalmente sulle accise applicate a benzina e gasolio. Questo cambiamento è stato recentemente discusso dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante l’evento “Automotive Dealer Day” a Verona il 15 maggio.

Giorgetti ha sottolineato che non si prevede necessariamente una riduzione delle entrate fiscali, ma piuttosto una loro trasformazione.

Le accise sui carburanti tradizionali, infatti, rappresentano una fonte di entrate importante per lo Stato. Con l’aumento delle auto elettriche, però, queste entrate sono destinate a diminuire, necessitando di un ripensamento del sistema fiscale.

I tecnici del MEF, come scrive anche l’altra stampa specializzata, sono già al lavoro su questo tema, non per un’immediata revisione, ma per la costruzione di una strategia a lungo termine. Giorgetti ha evidenziato che questa strategia terrà conto dell’aggiornamento delle normative europee sulla tassazione dei prodotti energetici e degli obiettivi fissati dal piano Repower per ridurre i sussidi ambientalmente dannosi.

Tasse auto elettriche al posto delle accise

L’aggiornamento della fiscalità per il settore automobilistico rientra nel più ampio contesto della riforma fiscale del Governo. Giorgetti ha infatti dichiarato che è necessario considerare l’evoluzione delle basi imponibili in linea con la trasformazione del sistema economico. Questo implica che le nuove forme di tassazione dovranno riflettere il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili.

Oltre alla questione fiscale, il Governo sta anche lavorando a un nuovo pacchetto di incentivi per il rinnovo del parco auto circolante. Il ministro ha ricordato che per ridurre l’impronta emissiva è necessario rimuovere dalle strade i veicoli più inquinanti e sostituirli con quelli più ecologici. In questo contesto, il nuovo disegno degli incentivi del Fondo per l’automotive è stato progettato per rispondere a questa logica, introducendo una serie di novità significative.

Tra queste novità vi è il raddoppio dell’ecobonus auto, l’incremento del contributo per la rottamazione e l’inclusione tra i beneficiari delle persone giuridiche. Questo Fondo, istituito nel 2022, garantirà 8,7 miliardi di euro per il settore automotive fino al 2030, rappresentando un supporto fondamentale per la transizione verso un parco auto più ecologico.

Futuro più verde senza pensare sul bilancio dello Stato

La strategia dell’esecutivo per il settore automotive non si limita dunque a incentivare l’acquisto di auto elettriche, ma comprende anche un ripensamento della fiscalità per assicurare che le entrate statali rimangano stabili nonostante il calo delle entrate derivanti dalle accise sui carburanti fossili. Un approccio integrato ed essenziale per garantire una transizione sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico.

L’introduzione di nuove tasse auto elettriche rappresenterà un passo necessario per adattare il sistema fiscale alla nuova realtà del settore automotive. Con il calo delle vendite di carburanti fossili, infatti, sarà cruciale trovare nuove fonti di entrate per lo Stato. Questo cambiamento richiede una pianificazione attenta e un dialogo costante con le parti interessate, compresi i produttori di auto e i consumatori.

In conclusione, dunque, la transizione verso un’economia verde nel settore automotive avrà implicazioni significative non solo per l’ambiente, ma anche per il sistema fiscale. Il Governo italiano, già sta lavorando per garantire che questa transizione avvenga in modo equilibrato, assicurando la sostenibilità delle entrate fiscali e promuovendo al contempo l’adozione di veicoli più ecologici.

Le tasse auto elettriche saranno una parte fondamentale di questa strategia, riflettendo il cambiamento delle basi imponibili e supportando la trasformazione del sistema economico verso un futuro più sostenibile.

Riassumendo

  • la transizione verso auto elettriche richiede un ripensamento della tassazione
  • il Ministro Giorgetti ha affermato che le entrate fiscali non diminuiranno ma cambieranno.
  • la strategia fiscale considererà le normative europee e il piano Repower per ridurre sussidi dannosi.
  • il Governo sta sviluppando incentivi per rinnovare il parco auto con veicoli più ecologici.
  • il Fondo per l’automotive garantirà 8,7 miliardi di euro fino al 2030.
  • le nuove tasse auto elettriche sosterranno le entrate fiscali durante la transizione verde.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.