Sempre più pensionati italiani scelgono di trasferirsi all’estero per godersi la pensione. Questo fenomeno, noto come “migrazione pensionistica”, è motivato da una serie di fattori economici, climatici e sociali. Di seguito, esploriamo le principali ragioni che spingono i pensionati italiani a cercare un buen retiro oltre confine. Ovvero il luogo ideale dove trascorrere gli anni della pensione.
Secondo gli ultimi dati INPS, la maggior parte dei pagamenti della pensione dall’Italia a Paesi esteri, si concentra in Europa (48%), seguita dalle Americhe (38%) e dall’Australia (11%).
In contrasto, l’America settentrionale, l’America meridionale e l’Oceania mostrano un decremento nei pagamenti, segnando una tendenza negativa in regioni storicamente predilette dagli emigranti italiani nel ventesimo secolo, ma che ora vedono un calo del numero di pensionati, tendenzialmente più anziani.
Regimi fiscali di favore e costo della vita
Uno dei motivi principali della migrazione pensionistica è la possibilità di beneficiare di regimi fiscali più favorevoli rispetto all’Italia. Molti paesi offrono agevolazioni fiscali specifiche per i pensionati stranieri, permettendo loro di ottimizzare la propria pensione e di avere una maggiore disponibilità economica. Ad esempio, fino a poco fa, i pensionati che si trasferivano in Portogallo godevano di una completa esenzione fiscale per dieci anni. Anche se queste politiche sono cambiate, rimangono comunque vantaggi fiscali significativi in molti paesi. Di recente spicca il regime fiscale di favore per i pensionati che si trasferiscono a San Marino.
Il costo della vita è un altro fattore determinante. Molti pensionati scelgono paesi dove il costo della vita è significativamente più basso rispetto all’Italia. Questo consente loro di vivere comodamente con la loro pensione, potendo permettersi beni e servizi che in Italia sarebbero troppo costosi.
Migrazione pensionistica: c’è anche la qualità della vita
Anche se ci sono città italiane in cui si preferisce godere della pensione, il clima è un altro fattore decisivo per andarsene oltre confine. Paesi con un clima mite e piacevole durante tutto l’anno sono particolarmente attraenti. Le destinazioni come la Spagna, il Portogallo e la Costa Rica offrono condizioni climatiche ideali che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei pensionati. Un clima caldo e soleggiato non solo rende la vita più piacevole, ma può anche avere effetti positivi sulla salute, soprattutto per chi soffre di problemi articolari o respiratori.
La qualità della vita e l’accesso a servizi sanitari di alto livello sono altre motivazioni importanti. Molti paesi offrono sistemi sanitari che sono paragonabili, se non superiori, a quelli italiani, spesso a costi inferiori. Ad esempio, la Spagna e la Francia sono note per i loro eccellenti sistemi sanitari, che forniscono cure di alta qualità a prezzi accessibili. Inoltre, paesi come Panama e la Malesia offrono un buon equilibrio tra costi sanitari e qualità delle cure.
La stabilità politica e la sicurezza sono ulteriori fattori cruciali nella scelta di una.
I Paesi menzionati, a cui si aggiungono Colombia, Costa Rica e Grecia, restano, secondo la rivista International Living, che ogni anno stila il “Global Retirement Index”, quelli preferibilmente scelti nella migrazione pensionistica.
Riassumendo…
- molti pensionati italiani scelgono l’estero per regimi fiscali vantaggiosi e costo della vita inferiore (c.d. migrazione pensionistica)
- la maggior parte delle pensioni italiane sono pagate dall’INPS per pensionati stabiliti in Europa, America e Australia
- incremento di pensioni italiane pagate in Europa e in alcuni paesi di Asia e Africa
- paesi preferiti per la migrazione pensionistica includono Costa Rica, Portogallo, Messico, Panama, Spagna, Ecuador e Colombia
- le motivazioni includono clima gradevole, buoni servizi sanitari e stabilità politica.