Chi non ha mai versato contributi, oppure chi ne ha versati pochi rispetto alle soglie utili alla quiescenza, ha una sola possibilità di godere comunque di un trattamento da parte dell’INPS. Questa soluzione si chiama Assegno sociale. Ed è la misura che ha preso il posto delle vecchie pensioni sociali, che più o meno avevano lo stesso identico meccanismo di assegnazione.
Spesso però i titolari di Assegno sociale o chi si accinge a presentare domanda, si trovano di fronte a cifre incassate nettamente inferiori a quelle che la misura promette.
“Buongiorno, ho appena ricevuto il mio primo rateo di Assegno sociale. Purtroppo sono stata sempre priva di lavoro ed ho maturato solo una decina di anni di contributi. Per questo ho dovuto scegliere l’Assegno sociale. Ma nel 2024 che io sappia, l’Assegno sociale vale 534,41 euro al mese. A me invece mi hanno dato 600 euro con il primo versamento che comprende il mese di maggio e i mesi arretrati di marzo e aprile. In pratica mi hanno dato 200 euro al mese di Assegno sociale. Come mai questa differenza notevole rispetto alla cifra che credevo dovessi andare a prendere?”
La guida al calcolo della pensione senza contributi, cifre, limiti di reddito e regole
L’Assegno sociale è una misura destinata per chi non ha contributi o che non ha diritto ad una pensione propria. La misura è una prestazione assistenziale e come tale è assoggettata a determinati vincoli e paletti. Che sono validi sia per il diritto alla prestazione che per la misura del trattamento spettante. In effetti dopo l’adeguamento all’inflazione, l’Assegno sociale nel 2024 è passato da 503,27 euro al mese a 534,41 euro al mese. E si può prendere per tredici mensilità.
Ma queste cifre sono quelle relative al trattamento pieno. Perché i vincoli e le regole di calcolo della prestazione di cui accennavamo prima, non permettono a tutti di avere diritto all’importo pieno dell’Assegno sociale.
L’Assegno sociale nel 2024, cifre, importi e regole di calcolo
Come per tutte le pensioni anche per l’Assegno sociale da gennaio gli importi sono stati ritoccati per via della perequazione. Nel 2024 l’Assegno sociale è pari a 534,41 euro al mese ma di fatto questa cifra spetta solo ai singoli senza alcun altro reddito o ai coniugati che hanno il reddito del coniuge non superiore all’importo annuale dell’Assegno sociale. Possono godere dell’Assegno sociale i soggetti che hanno dei redditi non superiori a:
- 6.947,33 euro per i single;
- 13.894,66 euro per i coniugati.
Se moltiplichiamo 534,41 euro per 13 possiamo capire che la soglia da non superare per non perdere il diritto all’Assegno sociale è pari all’Assegno sociale annuale massimo previsto. E naturalmente per i coniugati la cifra si raddoppia. Una persona singola che ha un reddito mensile pari o superiore a 534,41 euro non ha diritto all’Assegno sociale.
Chi ha reddito pari a zero se single, ha diritto a 534,41 euro al mese. Stesso discorso per i coniugati, ma solo se il reddito cumulato con il coniuge è pari a massimo 534,41 euro al mese. Al salire del reddito si abbassa l’Assegno sociale, fino a perdere il diritto come detto, per redditi più alti delle soglie massime previste.
Ecco alcuni esempi pratici delle cifre della prestazione assistenziale per chi non ha una propria pensione
Probabilmente la nostra lettrice, se è una single, avrà un reddito mensile di 334,41 euro, cioè 4.347,33 euro annui. Solo così si spiegano i 200 euro di Assegno sociale assegnati. Infatti ogni euro di reddito detenuto viene sottratto dall’importo dell’Assegno sociale massimo previsto.
Se invece il soggetto è coniugato, se la famiglia ha un reddito fino a 6.947,33 euro, il diritto all’Assegno sociale è pieno, con un importo mensile di 534,41 euro. In presenza di redditi pari a 10.000 euro per esempio, l’Assegno sociale spettante è pari a 3.894,66 euro annui, ovvero 299,59 euro al mese. Quindi, ecco spiegato perché la lettrice, che non può godere di una pensione avendo solo 10 anni di contributi, prende così poco di Assegno sociale.