Quanto costa il porto d’armi, requisiti e documenti

La licenza per il porto d’armi può arrivare a costare anche 500 euro. Il rilascio è subordinato a normative stringenti e al possesso di specifici requisti psico-fisici
7 mesi fa
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porto d'armi

La licenza per il rilascio e rinnovo di porto d’armi è una delle pratiche amministrative più costose in Italia. La più richiesta è quelle relativa alla pratica di caccia, ma non sono poche nemmeno le licenze per difesa personale e attività sportive. Per legge, il porto d’armi è regolato in maniera piuttosto rigida e sottoposto a specifiche restrizioni. La concessione è, poi, limitata nel tempo e subordinata all’esistenza di precisi requisiti.

Tutto questo implica costi a volte esorbitanti per verifiche periodiche dei requisiti necessari, come quelli sanitari, uniti ai rinnovi della licenza.

Cacciatori e sportivi, dunque, devono mettere in conto spese non sempre facilmente sostenibili per ottenere un porto d’armi. Il che costituisce solo il costo iniziale per intraprendere un’attività sportiva o di caccia che spesso si riduce a pochi mesi all’anno. Ma vediamo bene quanto costa il proto d’armi.

Quanto costa fare un porto d’armi

Secondo quanto previsto dalla normativa, ci sono 3 tipologie di porto d’armi:

  • per difesa personale;
  • per uso di caccia;
  • per uso sportivo.

Esiste, poi, una terza tipologia che riguarda colore che collezionano armi che però non riguarda l’utilizzo e il trasporto, ma solo la detenzione in luoghi prestabiliti. Ciò riguarda più propriamente armi antiche e da esposizione (spade, pistole, archibugi, coltelli, ecc.) di cui al regolamento specifico di pubblica sicurezza. Per quanto riguarda le spese da sostenere, la licenza del porto d’armi comporta il pagamento di tasse governative a seconda della tipologia di licenza richiesta. Per il porto d’armi a uso difesa personale si pagano 115,00 euro, per il porto d’armi uso caccia 206,50 euro, mentre non si paga nulla per uso sportivo. A ciò bisogna aggiungere le seguenti voci di costo:

  • Diritti di segreteria: 26,33 euro;
  • Libretto di porto d’armi: 1,50 euro;
  • Contrassegni telematici: 32,00 euro;
  • Marca da bollo per la domanda: 16,00 euro;
  • Certificato medico di idoneità psicofisica: circa 60,00 euro;
  • Iscrizione a un tiro a segno e rilascio del diploma di idoneità al maneggio delle armi (solo per porto d’armi sportivo): circa 200,00 euro;

Si arriva quindi a spendere cifre che nel complesso non sono da sottovalutare per le tre tipologie di licenza di porto d’armi in Italia:

  • per difesa personale: circa 240,00 euro;
  • per uso caccia: circa 495,00 euro;
  • per uso sportivo: circa 250-300,00 euro.

Requisiti e documenti

Il rilascio della licenza di porto d’armi è disciplinata in maniera diversa a seconda della specifica tipologia.

Per ogni categoria sono, quindi, previsti determinati requisiti. In linea generale l’iter non è semplice: occorre sottoporsi a una scrupolosa visita medica prima di ottenere il nulla osta. Contestualmente occorre produrre un certificato anamnestico del proprio medico di fiducia. Fra gli altri requisiti richiesti:

  • la maggiore età;
  • l’assenza di condanne penali;
  • idoneità psicofisica secondo quanto richiesto dal Ministero della Salute;
  • capacità di maneggiare l’arma;
  • non essere obiettori di coscienza.

La domanda per il rilascio di porto d’armi  deve essere inoltrata per via telematica presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri  allegando i seguenti documenti:

  • fotocopia di un documento di identità valido;
  • 2 fotografie in formato fototessera a volto scoperto;
  • 2 contrassegni telematici da euro 16,00 da applicare sulla richiesta e sulla licenza;
  • certificazione medica che attesta l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’A.S.L. di residenza;
  • una dichiarazione sostitutiva in cui l’interessato dichiara di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge; di avere informato della richiesta le persone conviventi more uxorio e i familiari conviventi, indicandone le relative generalità;  di non essere stato riconosciuto “obiettore di coscienza”.

La licenza ha una durata di 5 anni per caccia e uso sportivo, mentre è di 1 anno per uso personale. In questo ultimo caso il rilascio è subordinato all’esistenza di una valida motivazione e l’uso dell’arma è consentito, in alcuni casi, anche al di fuori della propria abitazione.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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