Mercoledì 29 maggio il Tesoro italiano raccoglierà altri 6 miliardi di euro con l’emissione dei nuovi Bot a 6 mesi. Lo ha annunciato lo stesso nel pomeriggio di venerdì scorso con il relativo comunicato mensile. I titoli di stato andranno in scadenza il 29 novembre di quest’anno e la data di regolamento è stata fissata per il 31 maggio. Pertanto, la durata sarà di 182 giorni. Il giorno prima sarà la volta dei BTp short term e di nuove tranche di altri due bond già in circolazione, di cui il BTp€i 2033 per complessivi altri 6 miliardi.
Emissione non accresce debito pubblico
C’è da dire che i nuovi Bot a 6 mesi saranno emessi contestualmente alla scadenza di altri semestrali per 8,25 miliardi nella giornata di venerdì. Dunque, la massa dei Buoni del Tesoro non aumenterà, anzi si ridurrà nei prossimi giorni. E questo significa che l’emissione non accrescerà le dimensioni del già elevatissimo debito pubblico. Inoltre, essa trova nei titoli in scadenza la domanda degli investitori istituzionali per investire nei nuovi bond.
Taglio dei tassi BCE atteso a giorni
La tempistica del debutto per i nuovi Bot a 6 mesi è interessante. Il prossimo 6 giugno la Banca Centrale Europea comunicherà il primo taglio dei tassi di interesse nell’Eurozona dopo la stretta degli ultimi due anni. Sarà anche il primo tra le principali banche centrali. Sappiamo che la politica monetaria influenza direttamente i rendimenti sul tratto breve della curva. D’altra parte, stiamo parlando di un atto già scontato dal mercato da numerosi mesi.
Quale potrà essere il rendimento dei nuovi Bot a 6 mesi? Sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana abbiamo i Bot annuali in scadenza il 14 novembre prossimo (ISIN: IT0005570855). Essi esibiscono una quotazione di 98,32 centesimi, corrispondente a un rendimento lordo del 3,67%. E il 26 marzo scorso l’emissione dei nuovi semestrali esitò un rendimento del 3,756% sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 98,092 centesimi.
Bot a 6 mesi scadranno in pieno rally obbligazionario?
Il taglio dei tassi, dicevamo, è atteso. Ciò rende interessante l’emissione del Bot a 6 mesi, in qualità di bond a breve termine. Infatti, quando il costo del denaro inizia ad abbassarsi conviene puntare sul tratto medio-lungo della curva. Comprando bond molto corti, l’investitore ha la possibilità di mettere a frutto i risparmi e di vedersi rimborsato il capitale in tempo per impiegarlo nuovamente in asset più redditizi. Ed è verosimile che un nuovo rally obbligazionario si abbia verso la fine di quest’anno, quando anche la Federal Reserve sarà intervenuta a tagliare i tassi e, auspicabilmente, l’inflazione nelle principali economie si sarà abbassata sotto il target.