Giornata ricca per il Tesoro, che oggi ha incassato altri 9,5 miliardi di euro con l’emissione di quattro bond. Ieri è stata la volta dei nuovi Bot a 6 mesi, mentre prima era toccato a BTp short term, un’altra scadenza breve e un BTp€i. In totale, 21,5 miliardi raccolti in tre giorni. Di questi, nella mattina odierna 2,5 miliardi sono arrivati con la settima tranche del BTp 1 luglio 2029 e cedola 3,35% (ISIN: IT0005584849). Il bond, che è attualmente il benchmark sovrano a 5 anni, ha attirato ordini per 3,7 miliardi, 1,48 volte l’importo massimo offerto.
Mini-cedola a luglio
L’emissione della prima tranche risale alla fine di febbraio e la data di godimento è stata fissata all’1 marzo scorso. E’ da quel giorno che decorrono gli interessi. Come ha precisato il Tesoro con la comunicazione dell’asta di oggi, il BTp 2029 staccherà a inizio luglio una prima “mini-cedola” dell’1,112802%, anziché dell’1,6750% come sarà a partire dal pagamento dell’1 gennaio prossimo. Infatti, dalla data di emissione al primo pagamento saranno trascorsi 122 giorni su un semestre di 182 giorni. Facendo le proporzioni, si arriva a determinare il tasso effettivo da corrispondere all’obbligazionista sopra indicato.
Il BTp 2029 ha esitato un prezzo di aggiudicazione di 99,25 centesimi, sostanzialmente in linea con la quotazione di mercato. Il rendimento lordo annuale alla scadenza risulta essere, pertanto, del 3,54%. All’asta di fine aprile, era stato del 3,41%. Dunque, c’è stata una risalita contestualmente alla lievitazione dei rendimenti sovrani europei di queste settimane. Il taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti si allontana, mentre nell’Eurozona è già scontro tra “falchi” e “colombe” in seno alla Banca Centrale Europea sul da farsi al board di luglio.
BTp 2029 potenziale buon investimento
Al netto dell’imposta del 12,50%, il BTp 2029 offre poco più del 3,10%. E’ un buon rendimento, anche se a posteriori dovremo verificare se sarà risultato maggiore, in linea o inferiore all’inflazione italiana media dei cinque anni.