Pensione anticipata 2024 a 64 anni con 1.600 euro al mese, ecco come riuscire nell’impresa

Per la pensione anticipata 2024 a 64 anni serve almeno un trattamento da 1.600 euro al mese, ecco come si fa ad arrivare a questo importo.
6 mesi fa
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Prima di tutto riuscire ad arrivare a completare i requisiti generali per prendere la pensione anticipata 2024 a 64 anni con 1.600 euro al mese. E poi, riuscire a rispettare i requisiti specifici della misura. Sono i due passaggi fondamentali che gli aspiranti pensionati con una misura così favorevole come è la pensione anticipata contributiva, devono effettuare. Ma se per il primo snodo cruciale dei requisiti generali, c’è poco da fare, perché sono semplici da capire, per i secondi il problema può essere di difficile soluzione.

Ecco perché per la pensione anticipata 2024 a 64 anni con 1.600 euro al mese le cose da dire sono molte di più. E non mancano lettori che proprio sui requisiti specifici e distinti per categoria, ci chiedono regole di calcolo e spiegazioni.

“Gentili esperti di Investire Oggi, mi trovo ad aver completato già 20 anni di contributi in questo 2024. E a novembre compio 64 anni di età. Ho l’età e i contributi giusti per la pensione anticipata contributiva dal momento che ho lavorato sempre nel sistema contributivo. Non comprendo però come devo fare a calcolare la pensione minima che deve essere pari a 3 volte l’assegno sociale. Come si fa a capire se raggiungo la soglia utile ad andare in pensione per ciò che concerne l’importo minimo della pensione? Mi sembra tutto così complicato da capire. Potete spiegarmi i passaggi che devo fare?”

Pensione anticipata 2024 a 64 anni con 1.600 euro al mese, ecco come riuscire nell’impresa

Nel 2024 la pensione anticipata contributiva ha, dopo la Legge di Bilancio, visto un inasprimento dei requisiti di accesso alla misura. La pensione anticipata contributiva 2024 ha i medesimi requisiti del 2023, ma solo per quanto riguarda contributiva ed anagrafica. Infatti servono come sempre almeno 20 anni di contributi ed almeno 64 anni di età. E poi, resta inteso che la misura è appannaggio solo di chi ha il primo accredito di contributi, a qualsiasi titolo, successivo al 31 dicembre 1995.

Si tratta dei cosiddetti contributivi puri o dei nuovi iscritti, come vengono definiti quanti hanno iniziato a versare contributi solo dopo l’ingresso in vigore del sistema contributivo della riforma Dini. Unica alternativa che rende possibile sfruttare questo canale agevolato è il Computo nella Gestione Separata INPS per chi si trova ad aver iniziato la carriera prima di quella data e quindi a non avere lo status di nuovo iscritto. Inalterati i requisiti anagrafici e contributivi quindi, ma una cosa è cambiata lo stesso dopo l’ultima Legge di Bilancio. E parliamo dei requisiti aggiuntivi da centrare, ovvero dell’importo soglia della prestazione.

Ecco come è cambiata la pensione anticipata 2024 a 64 anni

Fino al 2023 la pensione anticipata contributiva prevedeva il limite di una pensione pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale per essere percepita. Considerando un assegno sociale 2023 da 503,27 euro al mese, il rateo minimo alla data della liquidazione, per poter centrare la pensione anticipata a 64 anni era pari a circa 1.410 euro al mese. Oggi invece bisogna arrivare nella generalità dei casi a 3 volte l’assegno sociale. Significa una pensione minima alla data della liquidazione del primo rateo, non inferiore a circa 1.603 euro al mese. Perché nel frattempo l’assegno sociale nel 2024 è balzato, dopo la perequazione, a 534,41 euro al mese. Solo per le lavoratrici madri la soglia è più bassa. Nello specifico è pari a 2,8 volte l’assegno sociale (più o meno 1.496 euro al mese) per lavoratrici con un solo figlio avuto. Invece scende a 2,6 volte l’assegno sociale (1.390 euro circa al mese) per quelle con più figli avuti.

Cosa significa importo soglia della prestazione almeno pari a 3 volte l’assegno sociale

Ad occhio, a prescindere da figli avuti e sconti per le madri, la soglia da centrare sembra immediatamente piuttosto elevata. Soprattutto se consideriamo che la misura permette l’uscita con solo 20 anni di contributi.

La domanda di tutti non può che essere una. Come si va a centrare la pensione anticipata 2024 a 64 anni con 1.600 euro al mese? Quanto deve essere il montante contributivo versato per garantirsi un trattamento così alto? La pensione è calcolata interamente con il sistema contributivo e quindi si basa sull’ammontare dei contributi versati e finiti nel montante. Non c’entrano le ultime retribuzioni percepite che invece incidono in un calcolo retributivo o misto della prestazione. Ma gli stipendi presi restano fondamentali. Infatti è in base alle retribuzioni che un lavoratore versa i contributi. per esempio, per i lavoratori iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), l’aliquota contributiva è del 33%. Significa che il 33% della retribuzione lorda utile ai fini assicurativi e previdenziali è destinata al montante contributivo. A conti fatti ed in base al coefficiente di trasformazione del montante in pensione a 64 anni (5,184%), bisognerebbe avere quantomeno una dotazione di 400.000 euro. Serve un montante contributivo di poco superiore a 400.000 euro per garantirsi una pensione anticipata 2024 a 64 anni da 1.600 euro al mese.

Ecco i calcolo da fare tra stipendio, aliquota contributiva e montante

Tutto ciò che un lavoratore versa sulla retribuzione per quanto concerne la contribuzione, finisce nel montante contributivo. Naturalmente nel tempo i versamenti maturano, perché ciò che si è versato 20 anni fa viene rivalutato anno dopo anno al tasso di inflazione. In base al trend dell’aumento del costo della vita degli anni a partire dal 1996 ad oggi, possiamo ipotizzare che per arrivare ad un montante da 400.000 euro bisogna aver versato circa 360.000 euro di contributi. Per chi punta alla pensione anticipata 2024 a 64 anni con 20 anni solo di contributi, significa aver versato almeno 18.000/18.500 euro all’anno di contribuzione. Calcolando che nel FPLD è il 33% l’aliquota come detto in precedenza, non è azzardato sostenere che servono retribuzioni da 55.000 euro all’anno per garantirsi un montante così elevato. Significano stipendi lordi di oltre 4.200 euro al mese.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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