Bonus edilizi irregolari? Nuovi poteri e obblighi per i Comuni

Si affidano ai Comuni nuovi obblighi di segnalazione e poteri di controllo sui bonus edilizi, migliorando trasparenza e conformità
7 mesi fa
2 minuti di lettura
controlli bonus edilizi
Foto © Investireoggi

Il recente Decreto Legge n. 39/2024, convertito in legge n. 67/2024, introduce significative novità nel panorama dei bonus edilizi. Tra queste si conferisce ai Comuni un ruolo centrale nel monitoraggio e nella verifica degli interventi che beneficiano delle agevolazioni fiscali previste (bonus edilizi). Questo cambiamento normativo assegna ai Comuni non solo compiti di vigilanza, ma anche responsabilità di segnalazione alle autorità competenti in caso di irregolarità.

I Comuni, dunque, acquisiscono un potere di controllo sostanziale sull’effettiva realizzazione degli interventi edilizi incentivati fiscalmente.

Questo controllo si estende a diverse categorie di lavori edilizi, tra cui:

  • superbonus;
  • recupero del patrimonio edilizio;
  • miglioramento dell’efficienza energetica;
  • adozione di misure antisismiche;
  • recupero o restauro delle facciate degli edifici esistenti, inclusi interventi di pulitura o tinteggiatura esterna;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici;
  • superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche.

Obblighi ed incentivi per i comuni

Un elemento cruciale introdotto dalla nuova legge è l’obbligo, per i Comuni, di segnalare alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate eventuali inesistenze o irregolarità negli interventi che beneficiano dei bonus edilizi. La disposizione mira a rafforzare il controllo sull’utilizzo corretto dei bonus edilizi, promuovendo una maggiore trasparenza e legalità nel settore. Altro scopo è preservare le finanze pubbliche. Per questo obiettivo ci sono anche altre misure messe in campo. Come, ad esempio, il passaggio di alcuni bonus edilizi a 10 anni.

Per incentivare i Comuni a partecipare attivamente al controllo sui bonus edilizi, la normativa prevede l’attribuzione di una quota delle maggiori somme recuperate a seguito delle segnalazioni. Queste somme includono sia i tributi statali riscossi definitivamente, sia le sanzioni civili applicate sugli importi maggiori riscossi. Questa misura non solo promuove una maggiore partecipazione dei Comuni nelle attività di controllo, ma offre anche un vantaggio economico diretto, creando una sinergia tra l’interesse pubblico e l’efficienza amministrativa.

Il nuovo ruolo dei comuni nei bonus edilizi: impatti ed obiettivi

Le nuove disposizioni normative del D.L. n. 39/2024 (c.d. decreto Salva Conti) hanno implicazioni significative per il settore edilizio. I benefici fiscali legati ai vari interventi di miglioramento ed efficientamento sono un importante motore per l’attività edilizia, incentivando numerosi lavori di ristrutturazione e innovazione. Tuttavia, il potenziamento dei controlli e delle segnalazioni da parte dei Comuni introduce un elemento di rigore che richiede maggiore attenzione e conformità da parte degli operatori del settore.

  • contrastare le frodi: rafforzando i controlli, si mira a ridurre le frodi legate ai bonus edilizi, garantendo che le agevolazioni fiscali siano effettivamente utilizzate per interventi reali e conformi alle normative;
  • promuovere la qualità degli interventi: l’attenzione alla verifica della realizzazione degli interventi incentiva una maggiore qualità e serietà da parte delle imprese edilizie;
  • aumentare il gettito fiscale: attraverso la segnalazione delle irregolarità e il recupero delle somme indebite, si mira ad aumentare il gettito fiscale, contribuendo così alle finanze pubbliche.

I Comuni, investiti di questo nuovo potere di controllo, diventano, dunque, i nuovi protagonisti nella lotta contro le frodi fiscali, promuovendo al contempo la qualità e l’efficienza degli interventi edilizi. Grazie agli incentivi economici previsti, i Comuni stessi hanno ora un motivo in più per svolgere con diligenza il loro ruolo, contribuendo significativamente alla trasparenza e all’efficacia del sistema di agevolazioni fiscali.

Riassumendo…

  • nuovi poteri di controllo vengono dati ai Comuni per monitorare gli interventi ammessi ai bonus edilizi
  • i comuni devono segnalare irregolarità a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate
  • i Comuni ricevono una quota delle somme recuperate dalle segnalazioni
  • Categorie controllate: superbonus, recupero edilizio, efficienza energetica, misure antisismiche, facciate, fotovoltaico, colonnine, barriere architettoniche
  • obiettivi: contrastare frodi, promuovere qualità interventi, aumentare gettito fiscale
  • implicazioni: maggiore attenzione e conformità da parte degli operatori edilizi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

bonus psicologo
Articolo precedente

Il bonus psicologo torna nel 2025?

Il crollo del petrolio
Articolo seguente

Il petrolio affonda ai minimi da inizio anno e perde il 10% in una settimana, ecco cosa succede dopo l’Opec