Agenzia delle Entrate: allerta e-mail truffa su criptovalute

Cambia l’oggetto ma non la strategia. Nuove email truffa che richiedono falsi pagamenti per imposte inesistenti su criptovalute
5 mesi fa
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Foto © Investireoggi

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente avvisato i cittadini riguardo una nuova campagna di phishing orchestrata tramite false e-mail. Queste comunicazioni fraudolenti mirano a estorcere pagamenti per imposte inesistenti, con un particolare focus su operazioni di trading online e criptovalute.

Le e-mail fraudolenti sembrano provenire da un indirizzo PEC dell’Agenzia delle Entrate, ma sono caratterizzate da elementi sospetti. Tra questi, importi elevati casuali, prospetti di calcolo delle imposte e richieste di pagamento anticipato. Viene richiesto di versare gli importi in criptovaluta, specificamente in Tether (USDT), su un wallet indicato.

Le e-mail impongono una scadenza stringente per il pagamento, creando un senso di urgenza che mira a spingere la vittima ad agire rapidamente.

Oltre alle e-mail, lo schema fraudolento può includere comunicazioni telefoniche da numeri italiani o esteri (come quelli con prefisso +44) e documenti falsi. Questi documenti sono spesso dotati di loghi dell’Agenzia delle Entrate, prospetti di calcolo falsi, firme di funzionari di alto livello (anche di altre amministrazioni), e contengono errori grammaticali e di punteggiatura. Le comunicazioni minacciano spesso l’intervento di un ente preposto al recupero crediti o l’iscrizione al ruolo, aumentando la pressione sulla vittima.

E-mail truffa criptovalute, come difendersi

Per difendersi da queste truffe, l’Agenzia delle Entrate consiglia ai cittadini di prestare la massima attenzione e di non interagire con le e-mail sospette. In particolare, si raccomanda di:

  • non cliccare su link presenti nelle e-mail;
  • non scaricare, aprire o compilare eventuali allegati;
  • non fornire credenziali di accesso, dati personali o coordinate bancarie durante telefonate legate a questo tipo di truffe;
  • non ricontattare il mittente delle comunicazioni sospette;
  • eliminare il messaggio.

L’Agenzia delle Entrate sottolinea di non avere alcun legame con queste comunicazioni fraudolente. In caso di dubbi sulla veridicità di un messaggio, è consigliabile consultare la pagina “Focus sul phishing” sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, contattare direttamente i recapiti disponibili sul portale istituzionale www.

agenziaentrate.gov.it o rivolgersi all’Ufficio territorialmente competente.

I tentativi di truffa in ambito fiscale non provengono sono dall’Agenzie Entrate. Ad esempio, di recente sono stati segnalati anche tentativi di truffa dal Governo. I truffatori, dunque, alzano il tiro.

Come riconoscere la truffa

Riconoscere una email di phishing può essere complesso, ma ci sono alcuni segnali chiave che possono aiutare:

  • mittente sospetto: anche se l’indirizzo sembra ufficiale, controlla attentamente eventuali anomalie;
  • richieste improvvise di pagamento: le richieste di pagamento immediate e non previste sono un forte indicatore di truffa;
  • errori grammaticali: errori di grammatica e punteggiatura possono indicare una comunicazione non autentica;
  • senso di urgenza: i truffatori spesso creano un senso di urgenza per indurre la vittima ad agire senza riflettere.

È sempre importante adottare alcune misure preventive, ossia:

  • verificare le informazioni: controllare sempre le informazioni tramite canali ufficiali;
  • non condividere dati sensibili: mai fornire dati personali o bancari via email o telefono;
  • utilizzare software di sicurezza: mantenere aggiornati antivirus e firewall;
  • formazione e consapevolezza: essere informati sui metodi di phishing più comuni può aiutare a riconoscere e evitare le truffe.

Riassumendo…

  • nuova campagna di phishing criptovalute: false e-mail richiedono pagamenti per imposte inesistenti su trading e criptovalute
  • email sospette: sembrano provenire dall’Agenzia delle Entrate, con importi casuali e richieste urgenti
  • pagamenti in criptovaluta: richieste di versamenti in Tether (USDT) su wallet specifici
  • documenti falsi: contengono loghi ufficiali, prospetti falsi, errori grammaticali e minacce di recupero crediti
  • consigli di sicurezza: non cliccare link, non fornire dati personali, non ricontattare mittenti sospetti
  • verifiche: controllare sempre sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate per dubbi sulle comunicazioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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