Per poter beneficiare di “Opzione Donna 2024”, le richiedenti devono aver accumulato, al 31 dicembre 2023, almeno 35 anni di contributi e aver compiuto almeno 61 anni. Inoltre, devono trovarsi in determinate condizioni lavorative o sociali, come l’assistenza a una persona con grave handicap (legge 104), un’invalidità civile pari o superiore al 74%, oppure essere dipendenti o licenziate da un’azienda in stato di crisi.
Un’importante novità introdotta riguarda l’inclusione dei requisiti relativi all’handicap e all’invalidità, conferendo alla misura anche una dimensione assistenziale.
Compatibilità e scelta tra trattamenti pensionistici
Un aspetto rilevante di “Opzione Donna 2024” è che l’accesso alla misura è consentito anche in presenza dei requisiti per una pensione ordinaria. Se la condizione per una pensione ordinaria è stata raggiunta nel 2021, l’Inps richiederà alla richiedente di esprimere chiaramente la propria preferenza tra i due trattamenti pensionistici. Tuttavia, è importante notare che il beneficio in corso non è compatibile con l’opzione per il calcolo contributivo già utilizzata e divenuta irrevocabile, come nel caso di un riscatto già pagato.
Per quanto riguarda i contributi, vengono considerati validi anche quelli versati all’estero, in Paesi dell’Unione Europea, in Svizzera e nei Paesi SEE, o in Stati legati all’Italia da convenzioni di sicurezza sociale, purché rispettino il minimo internazionale di 52 settimane. Sono inclusi anche i periodi contributivi maturati nel Regno Unito, sia prima che dopo la Brexit del 2020.
Trovi qui un nostro articolo sulla nuova guida Opzione donna 2024 dell’INPS.
Decorrenza pagamenti opzione donna 2024
L’INPS è pronta a erogare a breve la pensione anticipata “Opzione Donna”, seguendo le nuove disposizioni della legge di bilancio 2024.
La decorrenza dei pagamenti di “Opzione Donna 2024” varia in base alla categoria lavorativa. Per le lavoratrici dipendenti e autonome, i pagamenti non sono potuti avvenire prima di febbraio 2024. Per le dipendenti del settore pubblico, delle poste, delle ferrovie e delle aziende elettriche, la decorrenza parte dal momento della domanda. Nel comparto della scuola, i pagamenti inizieranno dal 1° settembre 2024, mentre nel settore delle arti Afam dal 1° novembre 2024.
Conclusioni
Opzione Donna con le nuove regole della legge di bilancio 2024 rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore equità e sostegno per le lavoratrici in particolari situazioni lavorative e sociali. Offre una significativa opportunità di pensionamento anticipato per le donne che soddisfano specifici requisiti contributivi e sociali, fornendo un supporto prezioso a coloro che si trovano in condizioni di necessità. Le modifiche apportate, come l’abbassamento dell’età pensionabile in presenza di figli o in situazioni di crisi aziendale, dimostrano un impegno concreto verso una maggiore inclusività e attenzione alle esigenze delle lavoratrici italiane.
La corretta comprensione e applicazione di queste nuove disposizioni è fondamentale per assicurare che le beneficiarie possano trarre il massimo vantaggio da questa importante misura. È essenziale, quindi, che l’Inps continui a fornire informazioni chiare e precise, affinché le lavoratrici possano fare scelte informate riguardo al loro futuro pensionistico.
Riassumendo
- requisiti opzione donna: necessari 35 anni di contributi e 61 anni, con specifiche condizioni lavorative o sociali
- riduzione età: età pensionabile ridotta a 60 anni con un figlio, 59 anni con più figli
- compatibilità: Possibile scelta tra pensione ordinaria e “Opzione Donna”; non compatibile con riscatto irrevocabile
- contributi Esteri: Contributi validi anche quelli versati in Paesi UE, Svizzera, SEE e Regno Unito
- decorrenza: pagamenti opzione donna 2024 da febbraio 2024 per dipendenti e autonome; date specifiche per altri settori.