Dopo il BTp short term e i BTp€i in emissione domani 25 giugno fino a 4,75 miliardi di euro, mercoledì 26 sarà la volta dell’asta dei Bot. I Buoni ordinari del Tesoro offerti saranno due e trattasi di riaperture, non di nuovi titoli di stato da collocare sul mercato. L’importo da incassare come obiettivo è di 4,5 miliardi. Di questi, 2 miliardi arriveranno con il Bot in scadenza in data 13 dicembre 2024 (ISIN: IT0005575482) e la cui prima emissione risale al 14 dicembre scorso. Dunque, un titolo inizialmente della durata annuale, ma che alla data di regolamento del 28 giugno prossimo presenta una durata residua di 168 giorni, cioè di oltre cinque mesi e mezzo.
Rendimento lordo annuale sopra il 3,50%
Il Bot in asta appena citato sul mercato secondario si acquistava venerdì scorso a 98,37 centesimi, offrendo un rendimento su base annuale del 3,54%. Al lordo dell’imposizione fiscale, esso scende al 3,10%. Ricordiamo che questi sono titoli di stato senza cedola, per cui il rendimento deriva solamente dalla differenza tra prezzo di rivendita/rimborso e quello di acquisto.
L’altro Bot in asta ha scadenza in data 29 novembre 2024 (ISIN: IT0005596538) e sarà offerto per un importo nominale massimo di 2,5 miliardi. La sua emissione iniziale risale al 31 maggio scorso, cioè a poche settimane fa. Pertanto, l’esordio è avvenuto in qualità di titolo semestrale, anche se al momento presenta una durata residua di 154 giorni, cioè grosso modo di cinque mesi. Sul mercato secondario trattava a 98,45 centesimi al termine dell’ultima seduta di settimana scorsa. Il rendimento lordo annualizzato si attestava al 3,65%, scendendo al 3,19% al netto dell’imposizione fiscale.
Asta Bot, emissione totalmente netta
Questa volta, in concomitanza con l’emissione dei due Bot in asta non ci sono titoli di questa natura in scadenza. Questo significa che siamo in presenza di un aumento dei titoli di stato a breve termine per l’intero controvalore emesso.