Altamente favorevole come pensionamento, sempre molto nominata quando si parla di pensioni anticipate, ma non sempre facile da capire. Parliamo della pensione con quota 97,6. Infatti, in base ai tanti quesiti che ci arrivano in redazione, si tratta di una misura che spesso produce diversi dubbi nei nostri lettori e nei contribuenti in generale. La pensione anticipata con quota 97,6, meglio conosciuta come “scivolo usuranti”, è una misura che va compresa a partire dal concetto di quota.
Ecco quindi una dettagliata guida su questa misura, sui potenziali beneficiari e sui requisiti necessari per andare in pensione in anticipo, anche prima dei 62 anni.
Pensione anticipata quota 97,6: ecco come uscire oltre 5 anni prima dal lavoro
Il primo contributo nella spiegazione della pensione in regime usuranti di quota 97,6 riguarda l’attività di lavoro ammessa che serve per poter uscire. Non tutti i lavoratori svolgono un lavoro che può dare diritto a un trattamento agevolato come la pensione con quota 97,6.
La misura si chiama “scivolo usuranti” ed è destinata a chi svolge un lavoro logorante, rientrante tra le attività previste dalla normativa vigente. Non si tratta dei lavori gravosi che riguardano l’Ape sociale e la quota 41 per i precoci; le due tipologie di lavoro pesante sono distinte e separate, ma spesso confuse tra loro.
Per rientrare nella pensione anticipata con quota 97,6, bisogna svolgere una delle seguenti attività, come previsto dal decreto del Ministero del Lavoro del 19 maggio 1999:
- lavoro in galleria, cava, miniera;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- attività di palombaro;
- lavori con costante esposizione alle alte temperature;
- lavorazione del vetro cavo;
- lavori espletati in spazi ristretti e angusti;
- lavori di asportazione dell’amianto;
- autisti dei mezzi di trasporto pubblico con massa a pieno carico di almeno 9 posti;
- lavoro notturno;
- attività connessa alla produzione secondo il meccanismo della linea catena.
Come raggiungere la fatidica quota 97,6 per la pensione anticipata 5 anni prima
Per ottenere lo scivolo usuranti e uscire dal lavoro oltre cinque anni prima dell’età ordinaria, bisogna soddisfare tre requisiti specifici.
Il lavoro usurante, qualunque esso sia, per essere considerato idoneo allo scivolo deve essere stato svolto per la metà della vita lavorativa o per sette degli ultimi dieci anni di lavoro.
Ecco la guida al calcolo della quota, le frazioni di anno e le regole specifiche
Proprio il completamento della quota è ciò che lascia maggiormente perplessi coloro che puntano ad andare in pensione con lo scivolo usuranti. Sommare età e contributi previdenziali, alla base del calcolo della quota, porta infatti a 96,7 anziché 97,6. Sia i 61,7 anni di età che i 35 anni di contribuzione versata vanno considerati come le due soglie minime da raggiungere per poter andare in pensione con questa misura. Per completare la quota, bisogna utilizzare anche le frazioni di anno.
La pensione con lo scivolo usuranti è una prestazione che viene liquidata con il calcolo misto. Per chi ha almeno 18 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995, la pensione è calcolata con il sistema retributivo fino al 2011 e con il contributivo per gli anni successivi. Chi ha una carriera più corta a fine 1995 può godere del calcolo retributivo solo fino al 1996, passando poi al contributivo.
Ecco come si calcola la prestazione e con quali regole
Non ci sono penalizzazioni per questa misura, che è calcolata come qualsiasi altra misura di pensionamento ordinaria.
Questa domanda è propedeutica al pensionamento vero e proprio, poiché l’INPS deve attestare con largo anticipo, per via delle risorse disponibili, il diritto di un lavoratore a questo genere di misura. Poco prima della maturazione del diritto alla pensione, il lavoratore deve poi presentare la vera e propria domanda di pensione.