Con l’inizio di luglio, molti docenti precari e altri lavoratori del comparto scolastico si trovano a dover gestire la domanda NASPI, l’indennità di disoccupazione offerta dall’INPS. Questo è particolarmente rilevante per coloro il cui contratto di lavoro è scaduto il 30 giugno 2024.
Presentare tempestivamente la domanda NASPI è cruciale per evitare perdite economiche. Infatti, il diritto all’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, ma solo se la domanda viene presentata entro questo termine. Superato questo periodo, l’indennità decorrerà dal giorno successivo alla presentazione della domanda, rischiando di perdere giorni di pagamento.
La precarietà nella scuola
La precarietà del lavoro nella scuola in Italia rappresenta, infatti, un problema cronico che affligge migliaia di docenti e personale scolastico. Ogni anno, molti insegnanti sono costretti a vivere nell’incertezza, con contratti a tempo determinato che spesso si concludono alla fine dell’anno scolastico, lasciandoli senza un’occupazione stabile durante i mesi estivi.
Detta situazione non solo compromette la continuità didattica e la qualità dell’educazione offerta agli studenti, ma impone anche un pesante fardello psicologico ed economico sui lavoratori. La difficoltà di ottenere un contratto a tempo indeterminato porta molti insegnanti a dover fare i conti con la disoccupazione ciclica e con la necessità di richiedere sussidi come la NASPI. Questo sistema di lavoro precario crea un ambiente scolastico instabile, dove gli insegnanti, costantemente preoccupati per il loro futuro lavorativo, possono difficilmente dedicarsi con serenità e continuità alla loro professione.
Inoltre, la mancanza di stabilità lavorativa impedisce loro di pianificare a lungo termine, influenzando negativamente anche la loro vita personale e familiare. È evidente che una riforma del sistema di assunzione nel comparto scolastico è necessaria per garantire maggiore sicurezza e dignità professionale ai docenti, migliorando nel contempo la qualità dell’istruzione offerta agli studenti italiani.
A chi spetta la NASPI
La NASPI, come noto, è una indennità mensile di disoccupazione che ha sostituito le precedenti ASpI e MiniASpI.
- Apprendisti;
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse cooperative;
- Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
- Operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti da cooperative e loro consorzi.
Domanda e decorrenza NASPI (scuola e non)
Nonostante sia un diritto per chi possiede i requisiti, la NASPI non è automatica. È necessario presentare una domanda all’INPS per poter ricevere l’indennità. La decorrenza del pagamento dipende dalla tempestività della presentazione della domanda:
- se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, l’indennità decorre dall’ottavo giorno stesso;
- se la domanda è presentata dopo l’ottavo giorno, ma entro i termini di legge (68 giorni dalla cessazione del lavoro), l’indennità decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
La domanda per la NASPI 2024 si presenta online attraverso il sito dell’INPS utilizzando il servizio specifico, che prevede anche una versione precompilata della domanda. In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center dell’INPS, utilizzando il numero gratuito 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile, oppure recarsi presso gli enti di Patronato.
Esempio Pratico
Per chiarire meglio, consideriamo il caso di un docente il cui contratto scade il 30 giugno 2024:
- se la domanda NASPI viene presentata il 7 luglio 2024, l’indennità inizierà dall’8 luglio 2024;
- se la domanda è presentata il 15 luglio 2024, l’indennità inizierà dal 16 luglio 2024, facendo perdere i giorni precedenti.
Domanda NASPI (scuola e non): casi specifici
Rimanendo in tema di tempistiche, per la presentazione della domanda NASPI, è importante considerare anche altre situazioni specifiche:
- se la cessazione del rapporto di lavoro coincide con un periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro o malattia professionale, l’indennità NASPI decorre dall’ottavo giorno successivo al termine di questi periodi, purché la domanda sia presentata entro questo termine;
- in caso di licenziamento per giusta causa, l’indennità decorre dal trentottesimo giorno successivo al licenziamento, se la domanda viene presentata entro questo termine.
In conclusione, la presentazione tempestiva della domanda NASPI non solo garantisce il diritto all’indennità senza perdite, ma evita anche ritardi burocratici che potrebbero prolungare ulteriormente l’attesa per il primo pagamento.
Riassumendo…
- NASPI definizione: indennità mensile per lavoratori subordinati disoccupati
- categorie beneficiarie: anche apprendisti, soci di cooperative, artisti, dipendenti pubblici a tempo determinato, operai agricoli
- decorrenza pagamento: dipende dalla data di presentazione della domanda
- modalità di presentazione domanda NASPI: online sul sito INPS, Contact Center, o enti di Patronato
- importanza della tempestività: garantisce diritto all’indennità senza perdite economiche.