Investire su Banche Europee, con airbag conservativo ed effetto fast step down

Certificato di Marex Financial con struttura opzionale favorevole all'investitore, ossia alto rendimento, airbag ed effetto fast step down.
6 mesi fa
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Marex Financial: come investire su banche europee con airbag ed effetto fast step down

All’interno del parco dei Certificati emessi da Marex Financial ne balza all’occhio uno interessantissimo, di recente emissione, che consente di investire su 4 società appartenenti al macro-settore finanziario e più precisamente all’industria bancaria europea (italiana, spagnola e francese), attiva sia nella parte tradizionale che di investimento.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema bancario – con un impiego di danaro limitato.

Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottengono interessantissime condizioni favorevoli per l’investitore, ossia: un corposo flusso cedolare periodico condizionato e una protezione condizionata conservativa, oltre all’interessantissimo airbag uguale alla barriera e all’effetto fast step down che più tardi spiegheremo.

Molto importante inoltre, l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e quindi le corpose cedole mensili (redditi diversi in quanto derivanti da strumenti derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostati del certificato di Marex Financial, sono quotati in Italia (FTSE MIB), Francia (CAC40) e Spagna (IBEX35), e sono rappresentati da: BNP Paribas (BNP), Societe Generale (GLE), Unicredit (UCG) e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA).

Le banche sono relativamente altamente capitalizzate nell’industria bancaria europea (la più piccola è Societe Generale, con una capitalizzazione di mercato di circa 17,520 Miliardi di Euro, mentre la più grande è BNP Paribas con 67,600 Miliardi di €). Tutte e 4 presentano inoltre un relativamente buono Common Equity Tier 1 (CET1).

Le 4 azioni hanno core business quasi uguale essendo tutte e 4 banche, e sono quindi positivamente correlate. In altre parole diminuisce il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.

Essendo banche il loro valore dipende molto dai tassi d’interesse, e quindi dalle banche centrali che decidono i tassi guida e dall’inflazione.

Inoltre il “poker” azionario possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei 4 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio, dal lato stocastico-tecnico tutte e 4 sono classificate come fortemente momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>99%) su 3 periodi analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri sui prezzi di chiusura). Societe Generale è dominata da una fortissima proprietà momentum (H>0,5 con sign. stat.>99,9% in due periodi su tre) con H che cresce molto al diminuire del periodo analizzato (H_4096=0,577, H_2048=0,609 e H_1024=0,616). Anche BBVA è caratterizzata da una forte proprietà momentum, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato e sign. stat.>99% in tutti e 3 i casi. Stesso discorso vale per BNP Paribas, dominata da una forte proprietà momentum con H che cresce al diminuire del periodo analizzato (il maggiore è H_1024=0,604). In coda, si fa per dire, UCG, possiede una forte proprietà momentum, ma sul lungo e sul breve periodo (H>0,5 con sign. stat.>99%), mentre sul medio periodo è sempre momentum ma con leggermente minor intensità.

Si consiglia quindi il trading-investing diretto sui sottostanti con Tecniche di tipo Momentum-Breakout-Trend Following, banalmente: cercare azioni con prezzi vicino ai massimi annuali; Bollinger Bands (per esempio a 20 periodi giornalieri e 1 deviazione standard) e relative compressioni di volatilità, spesso prodromiche ad esplosioni del prezzo che rompe determinati livelli importanti (Banda superiore delle Bollinger Bands, i massimi di un certo periodo ecc.); medie mobili a 200 periodi giornalieri per distinguere fra trend bearish e bullish ecc.

Inoltre tutte e 4 le aziende elargiscono dividendi (con relativamente alti Dividend Yield), atti alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del Payoff.

Marex Financial Certificati Phoenix Memory Airbag Fast Step Down: la Struttura

A seguire la struttura del certificato di Marex Financial:

  • Barriera europea di protezione sul capitale (che funge anche da strike nel calcolo del valore di rimborso) pari al 50% dei valori iniziali
  • Trigger premi al 50% del valore iniziale
  • Premi mensili condizionati dell’1,25% (max. 15,00% annuo) sul valore nominale
  • Autocall trigger mensile fast step down, attiva dal 1° mese (dal 26.07.2024) e decrescente a step del 1% ogni mese: dal 100% al 50% dei valori iniziali
  • Scadenza a 6 anni
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale 1000 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 1002,15 Euro – intorno alle 12:47del 28.06.2024 –

Marex Financial Certificati Phoenix Memory Airbag Fast Step Down: Funzionamento del Payoff

Questo certificato è stato emesso da Marex Financial il 25.06.2024, ha data di valutazione finale posta al 26.06.2030 (scadenza/liquidazione il  05.07.2030), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Il certificato in questione paga corposi premi mensili condizionati di 12,50 Euro, cioè se i 4 sottostanti non scendono oltre il -50% dei loro valori inziali (ossia oltre la metà dei dei valori iniziali).

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger fast step down mensile, a partire già dal 1° mese, decrescente a step del 1% ogni mese dal 100% al 50% dei valori iniziali (arrivando alla data 26.09.2028, momento in cui il meccanismo step down si interrompe e l’autocall trigger resta al 50% dei valori inziali), aumentando notevolmente le probabilità del rimborso anticipato:

  1. se il prezzo del sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

In altre parole, se alla prima data scatta l’autocall (cioè il valore dei sottostanti è pari o al loro valore iniziale), si ottengono 2 cedole più il nominale ossia 1012,50 euro. Al contrario si passa alla 2° data di valutazione (valore sottostanti>=99% del valore inziale e potenziale importo di 1025 Euro) ecc.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -; in altre parole si otterrebbero 72 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato di investimento replica ci si basa sulla performance del sottostante Worst Of (WO, ossia con valore finale più basso rispetto al valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per il rapporto fra il valore finale e lo strike (che è più basso del valore iniziale, conferendo maggiore protezione)

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto nel certificato di Barclays: nonostante il titolo su cui sia scritto il certificato è denominato in USD, il prodotto paga un importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo certificate targato Marex Financial – è la seguente:

BNP -> valore iniziale (60,25 Eur), Barriera/Strike/Trigger Cedola (30,125 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 12:46 del 28.06.2024 a 59,75 Eur, pari al 99,17% del valore iniziale)

UCG -> valore iniziale (34,79 Eur), Barriera/Strike/Trigger Cedola (17,395 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 12:46 del 28.06.2024 a 34,65 Eur, pari al 99,60% del valore iniziale)

GLE -> valore iniziale (22,225 Eur), Barriera/Strike/Trigger Cedola (11,1125 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 12:46 del 28.06.2024 a 22,25 Eur, pari al 100,11% del valore iniziale)

BBVA -> valore iniziale (9,2 Eur), Barriera/Strike/Trigger Cedola (4,6 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 12:43 del 28.06.2024 a 9,334 Eur, pari al 101,46% del valore iniziale)

NB: Dato che il sottostante WO è BNP, trovandosi in movimento a circa a il 99,34% del suo valore iniziale (ma la situazione è molto simile su UCG), e che il certificato prezza in lettera poco sopra i circa 993,40 Euro, si può dire che il prodotto quoti con un leggerissimo premio sulla componente lineare, indotto dalla struttura opzionale favorevole all’investitore.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 1002,15 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost: rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %), a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificate targato Marex Financial non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1012,50 Euro, se il sottostante non scende oltre il -49,58% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato paga l’importo totale massimo di 1900 Euro (il nominale più 72 cedole condizionate), con un rendimento potenziale lordo massimo a 6 anni di circa l’89,59% (14,88% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un leggermente notevolmente inferiore rispetto l’investimento diretto sul sottostante, grazie all’opzione airbag che considera solo le perdite eccedenti la barriera: ad esempio, a fronte di un -50% del sottostante WO il certificato sperimenta solamente un -1,43%, a fronte di un -60% del WO si registra un -20,83% e così via.

Codice ISIN

IT0006764218

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato a marchio Marex Financial.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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