Detrazione spese figli a carico: vale l’intestazione della fattura/scontrini

Come ottenere il massimo dalle detrazioni fiscali per le spese sostenute per i figli a carico in base all’intestazione del documento
3 mesi fa
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detrazione figli
Foto © Investireoggi

Quando si tratta di oneri fiscali per i familiari a carico, è fondamentale comprendere come funzionano le detrazioni per ottimizzare i propri benefici fiscali. L’Agenzia delle Entrate fornisce linee guida chiare su come gestire la detrazione delle spese sostenute per i figli a carico, che possono diventare una parte significativa delle dichiarazioni fiscali annuali.

Si pensi, ad esempio, alle spese sanitarie che il genitore sostiene per i figli. Oppure alle spese sportive dei figli, ecc. Le situazioni che possono verificarsi sono tre, con riferimento al documento di spesa:

  • il documento di spesa è intestato al figlio;
  • il documento di spesa è intestato al genitore che effettivamente ha pagato la spesa;
  • il documento di spesa è intestato all’altro genitore e non a quello che ha effettivamente sostenuto il costo.

A chi spetta la detrazione

Innanzitutto, è importante sapere che la detrazione spetta al contribuente a cui è intestato il documento che certifica la spesa.

Questo principio è valido indipendentemente dal fatto che il contribuente benefici anche della detrazione per figli a carico.

Per esempio, se un genitore sostiene una spesa per il figlio, quel genitore può richiedere la detrazione, anche se non è il titolare della detrazione per figli a carico. Questo significa che non c’è bisogno di preoccuparsi di chi tra i genitori ha il diritto alla detrazione per figli a carico quando si tratta di specifiche spese documentate.

Quando un documento di spesa è intestato al figlio fiscalmente a carico, la suddivisione delle spese tra i genitori deve riflettere il loro effettivo contributo. I genitori hanno la possibilità di ripartire le spese in misura diversa dal 50%, purché annotino sul documento la percentuale di ripartizione. Ad esempio, se uno dei genitori ha sostenuto tutte le spese, può dichiarare la detrazione per l’intero importo, purché tale situazione sia chiaramente documentata.

Questa flessibilità consente ai genitori di gestire le detrazioni in modo che riflettano la realtà delle loro spese, senza doversi conformare rigidamente a una divisione uguale.

È essenziale che questa annotazione sia chiara e presente sul documento di spesa per evitare problemi durante eventuali controlli fiscali.

Detrazione spese figli a carico: quando il documento è intestato all’altro coniuge

Con riferimento all’anno d’imposta 2023, i figli a carico sono quelli indicati nel 730/2024 nel prospetto familiari a carico.

Esiste una particolare situazione in cui uno dei coniugi è fiscalmente a carico dell’altro. Ad esempio, la moglie è a carico del marito e il documento di spesa del figlio è intestato alla moglie. In questo, a detrarre la spesa interamente è il marito. Questo semplifica notevolmente la gestione delle detrazioni, poiché tutte le spese possono essere aggregate sotto il contribuente principale.

Ricordiamo che, a partire dalle spese sostenute dal 2020 e detraibili al 19%, il pagamento deve risultare da strumento tracciabile (bonifico ordinario, assegno, carta di credito, ecc.). Possono detrarsi, anche se pagate in contanti, solo le spese per acquisto di medicinali e dispositivi medici. Restano detraibili, anche se pagate in contanti, anche le prestazioni sanitarie rese da struttura pubblica oppure da struttura privata purché accreditata a SSN (servizio sanitario nazionale).

Riassumendo…

  • è importante capire come gestire tra i genitori le spese sostenute per i figli a carico
  • se il documento di spesa è intestato al figlio, la spesa è da ripartirsi tra i genitori al 50%, salvo che
    • si annoti sul documento che la spesa è stata sostenuta in misura diversa tra i due coniugi
    • oppure uno dei due coniugi è anch’esso a carico dell’altro
  • se il documento di spesa è intestato al genitore è lui che detrae la spesa, salvo che sia a carico dell’altro o che si annoti sul documento che in realtà la spesa è stata pagato dall’altro.
  • se il documento di spesa è intestato al figlio, la spesa è da ripartirsi tra i genitori al 50%, salvo che uno dei due coniugi è anch’esso a carico dell’altro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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