La popolazione italiana è una popolazione di proprietari immobiliari. Su questo pochi dubbi perché ci sono i dati ISTAT a confermarlo. Per esempio, i dati di inizio 2023 mettevano in luce un dato eloquente. Ogni 10 famiglie, oltre 7 vivono in una casa di proprietà. E di queste, il 30% circa ha altri immobili oltre quello dove vivono con il loro nucleo familiare. Per questo, quando una persona muore è facile che lascia agli eredi delle case. E questo ha un duplice effetto sui superstiti. Perché prima di tutto li obbliga a presentare la dichiarazione di successione, con tutti i versamenti delle imposte previsti dalla normativa in vigore.
Casa ereditata, ecco come risolvere con le scadenze IMU e con la dichiarazione di successione
Un nostro lettore, che ha perso il padre a giugno scorso, ci chiede proprio come deve mettere in regola la situazione dal punto di vista delle tasse.
“Buonasera, sono Paolo e volevo delle spiegazioni in merito ad un lascito ereditario che ho ricevuto insieme ai miei 3 fratelli da parte di mio padre, deceduto il 20 giugno scorso. Mio padre, vedovo, ci ha lasciato due case, quella dove viveva fino alla sua morte e un’altra casa che da anni è disabitata e su cui lui pagava l’IMU. In effetti ha pagato l’IMU il 16 giugno. Noi non siamo ancora proprietari delle due case. Perché naturalmente non abbiamo ancora presentato la dichiarazione di successione. Due miei fratelli, per una questione economica dicono che al momento non possono sostenere queste spese. Se ne riparlerà l’anno prossimo, dal momento che abbiamo 12 mesi di tempo a partire dal 20 giugno scorso.
Chi paga l’IMU su una casa ereditata? Ecco come prepararsi al saldo di dicembre e cosa c’entra la dichiarazione di successione
Secondo l’articolo 752 del Codice Civile tutti gli eredi tra loro collaborano ed in solido, devono provvedere al versamento dei pesi ereditari così come in solido subentrano nel diritto di proprietà di un immobile. La divisione di una casa tra eredi di pari grado è in quote di pari valore e di pari valore sarà l’onere a loro carico riguardo le tasse da versare.
In base alla quota assegnata come diritto di proprietà di un erede, si pagano le imposte. Nel caso del nostro lettore non ci sono tante problematiche perché gli eredi sono 4 fratelli a cui le case del padre verranno suddivise in quote identiche pari ad 1/4 ciascuno. E se è dovuta l’IMU sulle case, il 25% del totale da pagare deve essere a carico di ciascuno di essi. Il fatto che non hanno ancora presentato la dichiarazione di successione non cambia nulla. Perché effettivamente è nel loro diritto presentarla con calma come la normativa prevede. Per la dichiarazione di successione infatti si può aspettare fino a 12 mesi dalla data di apertura della successione, coincidente con la data del decesso. Ma apertura della successione e dichiarazione di successione sono due cose distinte e separate.
Come si suddividono le proprietà e le tasse tra gli eredi di un immobile
In teoria, il padre del nostro lettore è soggetto passivo di IMU fino al 20 giugno. Dal 21 giugno in poi sono i 4 fratelli a diventare soggetti passivi. E oltre alla casa su cui il padre versava già l’IMU, dovranno versare anche sulla prima casa del defunto, che diventa assoggettabile ad IMU per il secondo semestre 2024 visto che nel primo risultava abitazione principale del proprietario. A nulla vale il fatto che uno dei fratelli non abbia altre case intestate. Fino a quando nessuno dei fratelli sposta la residenza in quella casa, risulterà seconda casa per tutti e quattro. Perché anche chi non ha altre case intestate e vive in affitto, non è esentato dall’IMU. Perché l’esenzione è collegata alla residenza del nucleo familiare in un determinato immobile. Inoltre, per eliminare una delle due case dal novero di quelle su cui i 4 fratelli dovranno versare l’IMU, non basta che uno dei fratelli trasferisca lì la residenza. Ci deve essere un contratto vero e proprio, anche di comodato d’uso gratuito. E serve darne indicazione tramite dichiarazione IMU al Comune dove l’immobile è situato. Quindi, gli adempimenti relativi all’IMU sulla casa ereditata sono molteplici.
Attenti alle date di scadenza dei pagamenti dell’IMU sulle case ereditate
Come dicevamo, il caso del nostro lettore non è complicato come asse ereditario e nemmeno come date del decesso e delle scadenze IMU. Diverso sarebbe stato se il padre fosse deceduto ad inizio anno o nel primo trimestre del 2024 per esempio. In quel caso, l’IMU di giugno dovevano pagarla gli eredi in due tranche. Una, fino alla data del decesso, a nome del defunto, indicando sul modello F24 di pagamento, il codice fiscale del defunto e barrando le caselle relative all’IMU come eredi.