Pensioni all’estero, nuovo accordo Inps sulla totalizzazione

Accordo Inps sulla totalizzazione con la Repubblica di Moldova per quanto riguarda le pensioni all'estero.
4 mesi fa
2 minuti di lettura
pensione Moldova
Foto © Pixabay

L’Italia e la Repubblica di Moldova hanno stilato un accordo in merito alle modalità di presentazione delle domande di pensione all’estero. Come cantano Annalisa, Articolo 31 e Fedez con il brano Disco Paradise: “Se penso al mio futuro vado in panico, l’ansia fa su e giù tipo yo-yo. Come tutti gli italiani all’estero l’anno prossimo non voterò”. Tanti sono i pensionati che decidono di trasferirsi all’estero per beneficiare di alcuni interessanti vantaggi fiscali.

Tra le mete più gettonate si annoverano la Spagna, il Portogallo e la Tunisia dove i pensionati italiani possono beneficiare dell’applicazione di tasse ridotte al minimo.

Ma non solo, in seguito al recente accordo tra il nostro Paese e la Repubblica di Moldova in tanti potrebbero decidere di trasferirsi in tale Stato e viceversa, poiché d’ora in poi presentare la domanda di pensione sarà ancora più semplice.

Pensioni all’estero, accordo Inps sulla totalizzazione con la Rep Moldova

A partire dal 1° dicembre 2023 è entrato in vigore l’accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Moldova in tema di sicurezza sociale. Tale accordo non prevede la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici, bensì disciplina le modalità di inoltro delle domande di accesso al trattamento, sia nei confronti dell’Inps che della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali, ovvero CNAS, della Repubblica Moldova.

A tal proposito, l’Inps, attraverso il messaggio numero 2745 del 26 luglio 2024, ha chiarito che:

“le domande di pensione moldave possono essere presentate dai residenti in Italia alla CNAS per il tramite delle Strutture territoriali dell’INPS, che provvedono a trasmetterle senza indugio all’Istituzione moldava, unitamente ai documenti allegati.

Invece, le domande di pensione italiana devono essere presentate direttamente all’INPS utilizzando il canale telematico e sono gestite:

– dal Polo specializzato presso la Direzione provinciale INPS di Perugia, per i residenti nella Repubblica di Moldova;

– dalla Struttura territorialmente competente in base al criterio della residenza, per i soggetti residenti in Italia;

– dalla Struttura territoriale cui fa capo l’ultimo ente datore di lavoro dell’iscritto, per gli iscritti alla Gestione pubblica”.

Italia e Repubblica di Moldava: come presentare la domanda di pensione

Sempre attraverso il messaggio prima citato l’Inps ha fornito importanti chiarimenti in merito alle modalità di presentazione delle domande di pensione a seconda della casistica di riferimento:

  • Domanda di pensione moldava presentata da residenti in Italia. Il soggetto residente in Italia deve presentare il modulo “MD/IT 202” alla Struttura territorialmente di competenza dell’INPS. Ed è necessario farlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, PEC o rivolgendosi direttamente allo sportello. A questo punto la Struttura provvede ad inviare il tutto agli uffici di competenza moldavi. Il CNAS emetterà il provvedimento di diniego o di accoglimento e lo notificherà al soggetto richiedente.
  • Domanda di pensione di invalidità moldava presentata da residenti in Italia. Bisogna seguire la stessa procedura poc’anzi citata, avendo l’accortezza di allegare il modulo “MD/IT 213” che deve essere compilato nella “parte A” dal richiedente.
  • Domanda di pensione italiana presentata da residenti in Moldova. Il soggetto residente in Moldova presenta la domanda di pensione attraverso la procedura online disponibile sul sito dell’Inps. Quest’ultimo emetterà apposito provvedimento di accoglimento o di diniego per poi notificarlo al soggetto interessato.
  • Domanda di pensione di invalidità italiana presentata dai residenti in Moldova. Bisogna seguire la stessa procedura poc’anzi citata. Una volta accertata la sussistenza dei requisiti amministrativi per il riconoscimento della prestazione, l’INPS: “richiede alla CNAS di sottoporre il richiedente a visita medica tramite il modulo “IT/MD 001”, a cui è allegato il modulo “IT/MD 213”. Da compilarsi a cura del medico esaminatore della CNAS nella “parte B”. […] Successivamente, la CNAS trasmette la perizia medica debitamente compilata all’INPS in busta chiusa, in quanto contenente dati sensibili/particolari. Sulla base delle informazioni comunicate, l’INPS emette il provvedimento di accoglimento o di diniego della prestazione, notificandolo direttamente all’interessato”.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

lavoro all'estero
Articolo precedente

Lavoro all’estero: come riscattare i contributi per la pensione

pensione
Articolo seguente

Come aumentare la pensione: strategie e conseguenze