Il bonus condizionatore rappresenta ancora una grande opportunità per le famiglie italiane di migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni, riducendo i costi energetici e beneficiando di significative detrazioni fiscali. Tuttavia, è essenziale seguire attentamente le normative e le procedure previste per assicurarsi di ottenere il massimo vantaggio possibile.
L’agevolazione fiscale è accessibile a seguito di interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria degli immobili, permettendo l’installazione di nuovi condizionatori a pompa di calore, ideali per ridurre il consumo energetico. L’agevolazione spetta anche in assenza di lavori di ristrutturazione.
In entrambi i casi, la detrazione fiscale si spalma in 10 quote annuali di pari importo. Le due agevolazioni non solo cumulabili e la percentuale di sgravio, come vedremo sono differenti.
Bonus condizionatore al 50% se c’è ristrutturazione
Per chi decide di installare un nuovo condizionatore a pompa di calore durante lavori di ristrutturazione, è possibile beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta. Questa agevolazione si applica fino a un massimo di 96.000 euro per immobile e viene suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. È importante sottolineare che i nuovi condizionatori non devono necessariamente essere in grado di riscaldare durante l’inverno, ma devono essere accompagnati dall’attestato di conformità e dal libretto d’impianto.
Un aspetto cruciale da considerare è la scadenza della normativa attuale: senza ulteriori proroghe, per le spese sostenute dal 2025 la detrazione scenderebbe al 36% con un limite massimo di spesa di 48.000 euro. C’è di più. Dal 2028 il bonus ristrutturazione passerà al 30%.
Ecobonus al 65%
Il bonus condizionatore può rientrare anche nell’Ecobonus ordinario, specificamente quando si sostituisce una caldaia a gas con un condizionatore che permette di eliminare l’uso del gas, adatto sia per il raffrescamento estivo che per il riscaldamento invernale tramite radiatori. L’Ecobonus offre una detrazione Irpef del 65% sulla spesa, con un tetto massimo di 46.154 euro, anch’essa suddivisa in dieci rate annuali.
Per poter accedere all’Ecobonus, è necessario ottenere:
- l’asseverazione di un tecnico abilitato;
- la scheda informativa degli interventi realizzati, contenente gli importi dei costi sostenuti, il risparmio energetico ottenuto, i dati catastali e personali del soggetto che beneficia della detrazione.
Inoltre, per poter usufruire della detrazione fiscale, i nuovi condizionatori devono appartenere a una classe energetica superiore (A+++). La detrazione è applicabile solo se si acquista un climatizzatore con pompa di calore utilizzabile per entrambe le stagioni e si sostituisce un vecchio impianto.
Bonus condizionatore sempre con bonifico parlante
Indipendentemente dalla detrazione scelta (50% o 65%), è fondamentale seguire alcune regole di pagamento e documentazione per avere il bonus condizionatore. La spesa deve essere saldata tramite bonifico parlante, nel quale devono risultare:
- la causale del versamento, con riferimento alla norma del bonus fiscale;
- il codice fiscale del beneficiario del bonus.;
- la partita IVA dell’impresa o del fornitore che riceve il pagamento.
Bisogna anche essere in possesso della fattura che documenta la spesa sostenuta.
Riassumendo…
- Detrazione Irpef del 50% su nuovi condizionatori installati durante ristrutturazioni.
- Scadenza normativa nel 2025: detrazione scende al 36% con limite di 48.000 euro.
- Ecobonus: detrazione del 65% per sostituzione caldaia a gas con condizionatore a pompa di calore.
- Requisiti: condizionatori classe energetica A+++ e sostituzione di un vecchio impianto.
- Pagamento tramite bonifico parlante con causale, codice fiscale e partita IVA del fornitore.
- Documentazione necessaria ecobonus 65%: asseverazione tecnica e scheda informativa degli interventi.