C’è una particolare misura di pensionamento che nel 2024 è stata modificata rispetto agli anni precedenti. Si tratta di una misura che non ha vincoli di durata, scadenza o necessità di proroga, poiché è strutturale nel sistema. Questa misura permette di andare in pensione a 64 anni nel 2024, così come permetteva negli anni precedenti.
Tuttavia, come accennato, qualcosa è cambiato. Il governo ha deciso di rendere l’accesso a questa misura più difficile, sebbene abbia agevolato alcune categorie di lavoratori. Inoltre, essendo una misura che prevede un tetto minimo di pensione da raggiungere, anche l’aumento del costo della vita ha contribuito a rendere questa prestazione più complicata da ottenere.
Pensione anticipata contributiva, cosa è cambiato tra 2024 e 2023: esempi pratici
La misura in questione, che permette di andare in pensione a 64 anni nel 2024 con un importo variabile da 1.389 a 1.603 euro lordi al mese, si chiama pensione anticipata contributiva. Essendo una misura strutturale, è disponibile da anni. Per accedere a questa prestazione, oltre ai 64 anni di età, è necessario aver maturato almeno 20 anni di contributi.
A prima vista, potrebbe sembrare una misura relativamente semplice da ottenere, poiché consente di andare in pensione a 64 anni, ossia tre anni prima dell’età pensionabile di vecchiaia, con la stessa contribuzione minima di 20 anni. Tuttavia, ci sono altri due requisiti imprescindibili da soddisfare.
Ecco i due fattori che hanno inasprito la pensione a 64 anni nel 2024, ma non per tutti
Il primo requisito riguarda la data di iscrizione alla previdenza obbligatoria, ovvero il primo contributo versato a qualsiasi titolo dal lavoratore. Questo contributo non può essere antecedente al 1° gennaio 1996, anno di entrata in vigore della riforma contributiva Dini. Il secondo requisito, invece, è l’importo soglia da raggiungere. Si tratta dell’importo minimo della pensione che un lavoratore deve percepire per poter ottenere l’ok dall’INPS alla pensione anticipata contributiva.
Ed è proprio questo importo minimo che è stato oggetto di variazione introdotta dal governo.
In pensione a 64 anni nel 2024 con un importo variabile da 1.389 a 1.603 euro lordi al mese
Nel 2023, per ottenere il diritto alla pensione anticipata contributiva, era sufficiente raggiungere una pensione di importo pari a 1.409,15 euro al mese. La pensione anticipata contributiva prevedeva, infatti, il raggiungimento di un trattamento non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale, che nel 2023 era pari a 503,27 euro al mese.
Il primo fattore che ha incrementato il tetto minimo di pensione da raggiungere per ottenere l’anticipo a 64 anni nel 2024 è stato l’aumento dell’assegno sociale. Questo incremento è dovuto all’inflazione, che ogni anno determina un aumento dell’assegno sociale. Rispetto ai 503,27 euro al mese del 2023, l’assegno sociale nel 2024 è aumentato prima di circa lo 0,8% a causa dell’applicazione del tasso definitivo di inflazione del 2022, e poi del 5,4% per il tasso di inflazione previsto e applicato alle prestazioni INPS da gennaio 2024, raggiungendo così i 534,41 euro al mese.
Tuttavia, è stato il secondo fattore, ovvero l’intervento del governo, a produrre le variazioni più significative riguardo alla possibilità di andare in pensione a 64 anni nel 2024. Abbiamo specificato che la pensione può essere erogata con un importo variabile da 1.389 a 1.603 euro lordi al mese, e questo è esatto. La novità del 2024 introdotta dal governo porta a importi variabili in base alla tipologia del contribuente.
Ecco i calcoli e gli importi da raggiungere per anticipare il trattamento di ben 3 anni rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria
Nel 2024, potranno andare in pensione a 64 anni i lavoratori contributivi maschi o le donne senza figli, ma solo se raggiungono un trattamento pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale.
Se l’interessata è una donna che ha avuto un solo figlio, la soglia si riduce a una pensione pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Ossia 1.496,48 euro lordi al mese. Anche in questo caso, il limite è più elevato rispetto al 2023. E ciò è dovuto esclusivamente all’aumento dell’assegno sociale, passato da 503,27 euro al mese nel 2023 a 534,41 euro al mese nel 2024. Solo le donne con almeno due figli vedono la situazione migliorare rispetto al 2023.
Infatti, se fino al 31 dicembre 2023 era necessario raggiungere una prestazione pari a 2,8 volte l’assegno sociale, nel 2024 sarà sufficiente raggiungere un importo pari ad almeno 2,6 volte l’assegno sociale. Nel 2023, era richiesto un trattamento non inferiore a 1.409,15 euro al mese. Mentre nel 2024 sarà sufficiente un importo pari o superiore a 1.389,47 euro.