Pensione vecchiaia, quali contributi contano? Ecco la risposta

Quali contributi sono validi ai fini del raggiungimento dei requisiti (20 anni o 15 anni) per la pensione di vecchiaia?
4 mesi fa
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La pensione di vecchiaia rappresenta un fondamentale supporto economico per tutti i lavoratori italiani, siano essi dipendenti o autonomi. Questo trattamento pensionistico è regolato da specifici requisiti contributivi e anagrafici, che devono essere soddisfatti per poter accedere ai benefici previdenziali.

Per poter usufruire della pensione di vecchiaia, i lavoratori devono aver maturato almeno 20 anni di contributi e aver compiuto 67 anni di età. In particolare, i lavoratori appartenenti al sistema contributivo, ovvero coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995, devono soddisfare un ulteriore criterio: il loro assegno pensionistico deve raggiungere una soglia minima pari a 1,5 volte l’assegno sociale Inps.

La deroga ai 20 anni di contributi

Esistono situazioni particolari in cui è possibile accedere alla pensione di vecchiaia con meno di 20 anni di contributi. In particolare, la cosiddetta “Legge Amato” prevede tre deroghe specifiche che consentono di ottenere la pensione con un minimo di 15 anni di contributi:

  • deroga per i lavoratori con contribuzione antecedente il 1992. Ovvero coloro che possono dimostrare di avere almeno 15 anni di contributi versati prima del 31 dicembre 1992.
  • deroga per i lavoratori che hanno usufruito di determinati benefici previdenziali. Questa include coloro che hanno avuto accesso a particolari agevolazioni, come la cassa integrazione straordinaria.
  • deroga per i lavoratori disoccupati di lungo periodo. Ovvero coloro che, a causa di specifiche circostanze, sono rimasti disoccupati per lungo tempo. E possono dimostrare una particolare situazione di disagio economico.

Pensione vecchiaia: la contribuzione utile

Anche se si parla di una possibile Quota 92 nella riforma pensioni 2025 (ossia pensione vecchiaia con 67 anni di età e 25 anni di contributi), nulla cambierà in merito alla contribuzione INPS valida ai fini del calcolo della pensione di vecchiaia. In particolare ai fini del conteggio degli anni contributivi necessari per questa forma di pensionamento sono considerati utili:

  • Contribuzione Obbligatoria: questa tipologia di contributi è legata all’attività lavorativa, sia essa dipendente o autonoma, e viene versata regolarmente durante il periodo di lavoro.
  • Contribuzione Figurativa: si tratta di contributi accreditati senza oneri per il lavoratore, relativi a periodi di malattia, infortunio, maternità (sia durante che fuori dal rapporto di lavoro), servizio militare obbligatorio, disoccupazione, e altri casi simili.
  • Contribuzione da Riscatto: questa forma di contribuzione include i periodi di studio universitario (riscatto della laurea) e altre situazioni specifiche. Inoltre, è possibile riscattare periodi di lavoro svolti all’estero in paesi che hanno stipulato accordi di totalizzazione con l’Italia.
  • Contribuzione da Ricongiunzione: si riferisce alla possibilità di riunire in un unico trattamento pensionistico i periodi contributivi maturati in diversi enti previdenziali.

Conoscere i vari tipi di contributi che vengono considerati validi e le condizioni specifiche per accedervi è essenziale per pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico.

Riassumendo…

  • La pensione di vecchiaia richiede 20 anni di contributi e 67 anni di età.
  • La Legge Amato permette l’accesso con 15 anni di contributi in casi specifici.
  • Le contribuzioni valide includono obbligatoria, figurativa, riscatto e ricongiunzione.
  • Pianificazione accurata e consulenza esperta sono cruciali per un futuro pensionistico sicuro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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