Lavorare con pensione: regole, vantaggi e rischi

Lavorare durante la pensione è possibile, ma con alcune regole e limitazioni che variano a seconda del tipo di pensione percepita
3 mesi fa
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lavorare con pensione
Foto © Investireoggi

Negli ultimi anni, il tema del cumulo tra pensione e redditi da lavoro ha acquisito crescente rilevanza. Anche perché in molti casi l’importo della pensione non è sufficiente ad arrivare a fine mese.

La normativa italiana, dal 2009, consente ai pensionati di combinare i propri redditi da lavoro, sia dipendente che autonomo, con la pensione. Tuttavia, non tutte le situazioni sono così semplici e lineari. Esistono infatti delle eccezioni e limitazioni che variano a seconda del tipo di pensione percepita.

Per chi desidera continuare a lavorare una volta raggiunto il pensionamento, è essenziale comprendere queste sfumature per evitare complicazioni.

Lavoro con pensione vecchiaia: libertà quasi totale

Chi ha raggiunto l’età pensionabile e ha ottenuto la pensione di vecchiaia (da non confondere con assegno sociale) può, in linea di massima, continuare a lavorare senza grosse restrizioni. Per i lavoratori dipendenti, c’è una condizione imprescindibile: al momento del pensionamento, è necessario interrompere il rapporto di lavoro in corso. Questo non significa però che non possano riprendere a lavorare successivamente. Infatti, una volta cessato il rapporto di lavoro, possono intraprendere una nuova attività lavorativa senza compromettere il diritto all’uscita.

I lavoratori autonomi, invece, godono di maggiore flessibilità. Non sono obbligati a cessare l’attività lavorativa per ottenere quella di vecchiaia, e possono continuare a esercitare la loro professione senza interruzioni. Questa libertà rende la pensione di vecchiaia particolarmente vantaggiosa per coloro che vogliono mantenere un’attività professionale anche in età avanzata.

Pensione anticipata e limitazioni

Diversa è la situazione per chi percepisce una pensione di anzianità o anticipata. In questi casi, il cumulo è soggetto a restrizioni ben precise.

Le pensioni ottenute attraverso il sistema delle cosiddette “quote”  (Quota 100, Quota 102 e Quota 103) presentano limitazioni significative. Il pensionato non può cumulare integralmente l’assegno mensile con altri redditi lavorativi, a meno che non si tratti di lavoro autonomo occasionale, e comunque entro un limite ben definito: 5.000 euro lordi annui.

Superata questa soglia, oppure nel caso in cui vengano percepiti altri redditi da lavoro, la pensione viene sospesa per l’intero anno in corso. È importante sottolineare che la sospensione non equivale a una revoca, e il pagamento dell’assegno mensile riprenderà regolarmente l’anno successivo, purché vengano rispettate le condizioni imposte dalla normativa.

Le restrizioni legate al cumulo tra anticipata e redditi da lavoro vengono meno al raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni. Superato questo limite, anche chi è uscito dal mondo lavorativo con l’anticipata può lavorare senza più vincoli, potendo cumulare liberamente la pensione con i propri redditi lavorativi.

Pensione anticipata per lavoro precoce: nessuna possibilità di lavorare

Una situazione ancora più stringente è riservata ai titolari dell’anticipata per lavoro precoce. Questi soggetti, infatti, non possono svolgere alcuna attività lavorativa dal momento in cui iniziano a percepire la pensione fino a quando non maturano i requisiti contributivi necessari per accedere alla pensione anticipata ordinaria.

Attualmente, questi requisiti ammontano a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e a 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Solo una volta raggiunti questi requisiti contributivi, i pensionati precoci possono eventualmente riprendere a lavorare.

Per chi sta considerando la possibilità di lavorare durante la pensione, è fondamentale conoscere, dunque, le regole che disciplinano il cumulo con redditi da lavoro. Sebbene la normativa italiana abbia aperto la strada a maggiori possibilità in questo senso, esistono ancora diverse eccezioni che possono influire significativamente sulle decisioni personali e professionali. Il concetto di “lavorare con pensione” non è priva di insidie e richiede una pianificazione attenta e informata.

Riassumendo…

  • Pensione di vecchiaia: libertà di lavorare, ma i dipendenti devono cessare il rapporto lavorativo attuale.
    Lavoratori autonomi: possono continuare l’attività senza interrompere al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
  • L’anticipata (sistema Quote): limitato il cumulo con redditi lavorativi, sospensione se superato limite di 5.000 euro per lavoro autonomo occasionale.
  • Età pensionabile: superati i 67 anni, nessuna restrizione al cumulo con reddito.
  • Pensione per Lavoro Precoce: nessuna attività consentita fino al raggiungimento dei requisiti contributivi.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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