Mai più pensioni sotto i 1.500 euro, ecco perché presto questa potrebbe diventare la regola

Importi limite delle pensioni, ecco quando dovrebbe arrivare il vincolo dei 1.500 euro al mese per poter andare in pensione in anticipo.
3 mesi fa
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Da anni alcune misure di pensionamento degli italiani hanno un collegamento abbastanza particolare con il loro stesso importo. In pratica, la possibilità di andare in pensione è subordinata oltre che con i soliti requisiti anagrafici e contributivi, anche con l’importo della pensione stessa. E senza questo terzo requisito, ossia se il lavoratore non riesce a raggiungere un determinato importo di pensione, anche se ha maturato tutti gli altri requisiti, in pensione non ci va. Il governo attuale nel 2024 ha ridotto questo vincolo per una determinata misura.

Ma in futuro il trend potrebbe invertirsi. E per andare in pensione potrebbe occorrere arrivare a circa 1.500 euro al mese altrimenti nulla da fare.

Mai più pensioni sotto i 1.500 euro, ecco perché presto questa potrebbe diventare la regola

Oggi le pensioni che hanno un vincolo di importo per poter maturare il diritto all’uscita dal lavoro sono due. La pensione di vecchiaia ordinaria e la pensione anticipata contributiva. In entrambi i casi il vincolo dell’importo minimo della pensione da raggiungere riguarda chi ha cominciato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995. Per le pensioni di vecchiaia, il limite 2024 è pari a 534,41 euro al mese. Infatti non viene concessa la pensione di vecchiaia ai contributivi puri se questa non pareggia come importo quello dell’assegno sociale valido nell’anno di uscita dal lavoro. E nel 2024 l’importo dell’assegno sociale è pari a 534,41 euro al mese. Un importo che è stato ridotto nel 2024 dal momento che fino all’anno scorso, serviva arrivare ad una pensione pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale per sfruttare la quiescenza di vecchiaia ordinaria.

Pensione anticipata contributiva, ecco il limite che rende la prestazione difficile

Peggio andava e va per i contributivi puri e per la loro pensione anticipata a 64 anni. Alla pari delle pensioni di vecchiaia servono sempre 20 anni di contributi per la pensione anticipata contributiva a 64 anni.

Ma come detto, bisogna rispettare il vincolo dell’importo minimo di pensione. Nel 2024 questo importo non deve essere inferiore a 3 volte l’assegno sociale. Parliamo di circa 1.603 euro di pensione lorda mensile. Solo per lavoratrici madri, in presenza di più figli, il vincolo scende a 2,6 volte lo stesso assegno sociale. Invece con un solo figlio la lavoratrice madre deve raggiungere un importo soglia pari ad almeno 2,8 volte lo stesso assegno sociale. Anche in questo caso, nonostante 64 anni di età e 20 anni di contributi, se non si raggiunge l’importo minimo della pensione, questa non viene concessa.

In futuro mai pensioni al di sotto dei 1.500 euro

Se questi limiti appaiono strani e soprattutto stringenti perché finiscono con il bloccare il diritto alla pensione per molti lavoratori, il futuro potrebbe essere ancora peggio. Tutti i lavoratori indistintamente, ed a prescindere dalla misura, potrebbero essere assoggettati a questi importi minimi di pensione da completare. Per le pensioni anticipate flessibili a 64 anni, che qualcuno vorrebbe estese alla generalità dei lavoratori, potrebbe servire una pensione da 1.500 euro al mese per potersi garantire il diritto all’uscita.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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