Pensioni a 64 anni nel 2024 e nel 2025, requisiti diversi e regole da rispettare per chi ha 20 anni di contributi

Sale l'assegno sociale? La pensione anticipata contributiva a 64 anni diventa più difficile, ecco i calcoli in attesa dei dati definitivi.
2 mesi fa
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pensione a 64 anni con 20 anni contributi

La pensione a 64 anni di età sarà una prestazione riservata, sia nel 2024 che nel 2025, solo a una specifica categoria di lavoratori. La combinazione 64+20 riguarda esclusivamente coloro che hanno un’anzianità di iscrizione successiva al 1995. I nuovi iscritti possono accedere alla pensione con 64 anni di età e 20 anni di contributi, e potranno farlo anche nel 2025. Tuttavia, le condizioni e i requisiti inevitabilmente cambieranno da un anno all’altro.

“Salve, compio 64 anni a marzo 2025. Sono un nuovo iscritto, in quanto ho iniziato a versare contributi nel 1998, e ho oggi 21 anni di contributi.

Potrò andare in pensione anche l’anno prossimo con l’anticipata contributiva? Non ho capito se la misura sarà ancora attiva nel 2025 o se ci saranno novità sui requisiti. Grazie in anticipo per la vostra eventuale risposta.”

Pensioni a 64 anni nel 2024 e nel 2025: requisiti diversi e regole da rispettare per chi ha 20 anni di contributi

La pensione anticipata contributiva sarà attiva anche nel 2025, essendo una misura strutturale del sistema pensionistico italiano e parte del pacchetto delle pensioni anticipate ordinarie. Non c’è motivo di temere che questa misura venga bloccata, poiché è già confermato che i requisiti di età e contribuzione resteranno immutati.

Tuttavia, c’è un requisito importante che varierà rispetto a oggi: l’importo minimo della pensione, che si adegua ogni anno. Nel 2025, quindi, le soglie di accesso alla prestazione saranno più alte. Come già detto, nel 2025 saranno necessari 64 anni di età e 20 anni di contributi per accedere alla pensione anticipata contributiva. Su questo punto, il nostro lettore può stare tranquillo.

Sale l’assegno sociale? La pensione anticipata contributiva diventa più difficile

Quello che potrebbe invece impedire l’accesso a questa misura a 64 anni di età è l’importo soglia della prestazione. Anche nel 2024, per poter andare in pensione con questo strumento, è necessario raggiungere una pensione non inferiore a tre volte l’assegno sociale.

Questo significa che serve un trattamento di almeno 1.603 euro lordi al mese.

Per le donne con più figli, invece, è sufficiente raggiungere un trattamento pari a 2,6 volte l’assegno sociale, mentre per quelle con un solo figlio, l’importo minimo deve essere almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale. Attualmente, l’assegno sociale è pari a 534,41 euro al mese.

Per esempio, nel 2023 era pari a 503,27 euro mensili. Ogni anno l’assegno sociale si adegua al tasso di inflazione e, pertanto, anche nel 2025 questo importo salirà. Di conseguenza, una pensione pari a tre volte l’assegno sociale sarà più alta rispetto al 2024.

Gli scenari del 2025: perché pochi potranno sfruttare la misura

Non sappiamo ancora quale sarà il tasso di inflazione, ma è certo che l’assegno sociale aumenterà. Se l’aumento sarà simile a quello dello scorso anno, di circa 30 euro, portandolo a circa 570 euro al mese, per andare in pensione con l’anticipata contributiva sarà necessario un trattamento non inferiore a 1.710 euro al mese. La soglia continua a salire, rendendo sempre più difficile raggiungerla, soprattutto considerando che questa prestazione può essere percepita già con 20 anni di contributi.

Dato che la misura è riservata a chi ha iniziato la carriera lavorativa non prima del primo gennaio 1996, nel 2025 si potrebbe arrivare a una pensione con un massimo di 30 anni di contributi. Per ottenere importi pensionistici così elevati, sono necessarie retribuzioni elevate per gran parte della carriera, al fine di accumulare un montante contributivo adeguato, che, rivalutato e moltiplicato per i coefficienti a 64 anni, determini una pensione di tale importo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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