Lo stipendio dopo i 60 anni cambia grazie a questo bonus. Come canta Fiorella Mannoia con il brano Come si cambia: “Come si cambia per non morire, come si cambia per amore. Come si cambia per non soffrire, come si cambia per ricominciare”. Tanti sono i cambiamenti con cui tutti quanti dobbiamo fare i conti nel corso della vita. Alcuni di questi sono irrilevanti, altri invece hanno un impatto non indifferente sulla nostra esistenza.
Lo sanno bene i tanti lavoratori che, a causa dei vari cambiamenti normativi, non sono sicuri di quando potranno finalmente andare in pensione.
Come cambia lo stipendio dopo i 60 anni: puoi ottenere un bonus
Il governo è al lavoro per mettere in atto la tanto attesa riforma delle pensioni e cercare così di allontanare lo spettro della Fornero. Nel frattempo è possibile beneficiare di alcune misure che permettono di andare anticipatamente in pensione oppure beneficiare di un bonus nel caso in cui si decida di proseguire con la propria attività lavorativa. Quest’ultima agevolazione intende, infatti, spingere i lavoratori in possesso dei requisiti di pensionamento a rimanere al lavoro. Una sorta di premio per coloro che rinviano l’uscita dal mondo del lavoro, in modo tale da evitare nuove fughe in quei settori dove si registrano diversi vuoti di personale.
Entrando nei dettagli si tratta di un’agevolazione che rispolvera il cosiddetto bonus Maroni e che viene riconosciuto a coloro che hanno almeno 62 anni e maturato almeno 41 anni di contributi. Entrando nei dettagli, coloro che continuano a lavorare pur avendo maturato i requisiti per accedere a Quota 103, possono beneficiare di un esonero contributivo del 9,49% della Retribuzione Annua Lorda se lavorano presso grandi aziende.
Incentivo al posticipo del pensionamento: le date da segnare sul calendario
Tale bonus può essere richiesto sia dai lavoratori del settore pubblico che privato. A seconda dell’ambito di riferimento, però, differisce la data di decorrenza. Entrando nei dettagli, come si evince dalla circolare Inps numero 39 del 27 febbraio 2024:
“per i soggetti che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile nell’anno 2024, l’esonero contributivo non può avere una decorrenza antecedente al:
- 2 agosto 2024, per i lavoratori dipendenti di un datore di lavoro privato, ove il trattamento pensionistico sia liquidato a carico della Gestione esclusiva dell’AGO;
- 1° settembre 2024, per i lavoratori dipendenti di un datore di lavoro privato, ove il trattamento pensionistico sia liquidato a carico di una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO;
- 2 ottobre 2024, per i dipendenti delle pubbliche Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, ove il trattamento pensionistico sia liquidato a carico della Gestione esclusiva dell’AGO;
- 1° novembre 2024, per i dipendenti delle pubbliche Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, ove il trattamento pensionistico sia liquidato a carico di una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO”.