Fino a 1.400 euro al mese per anziani invalidi: il bonus che arriva nel 2025

Nel 2025, il bonus anziani invalidi offrirà un supporto economico significativo fino a 1.400 euro mensili
2 settimane fa
3 minuti di lettura
bonus anziani invalidi
Foto © Licenza Creative Commons

Nel 2025, le prospettive economiche per gli anziani non autosufficienti, coperti dalla Legge 104, potrebbero subire un miglioramento significativo. Questo sarà possibile grazie all’introduzione di un nuovo beneficio, noto come “bonus anziani invalidi.”

Il valore complessivo di questa misura, che potrebbe raggiungere una cifra mensile pari a 1.400 euro, nasce dalla combinazione di due supporti economici: l’indennità di accompagnamento e un contributo aggiuntivo di 850 euro.

La nuova normativa è regolata dagli articoli 34-36 del Decreto Legislativo n. 29/2024, ed è concepita come una sperimentazione che sarà attiva dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026.

Solo dopo questa fase, il legislatore deciderà se renderla permanente.

Bonus anziani invalidi: un supporto per le persone non autosufficienti

Il bonus anziani invalidi legge 104 è stato ideato per rispondere alle esigenze delle persone anziane in condizioni di grave non autosufficienza. Questo beneficio ha l’obiettivo di sostenere la domiciliarità e l’autonomia personale, rendendo possibile il potenziamento dell’assistenza offerta a domicilio. Questo significa che il bonus non sarà accessibile a tutti, ma solo a chi soddisfa criteri molto specifici.

Tra i requisiti principali, è fondamentale che l’anziano abbia almeno 80 anni, presenti un livello di necessità assistenziale definito “gravissimo,” e disponga di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 6.000 euro. Inoltre, per accedere a questa misura, è necessario essere già titolari dell’indennità di accompagnamento o possedere i requisiti per riceverla. Questo sottolinea l’importanza della condizione di bisogno grave per poter accedere al bonus.

Come ottenere il beneficio

Il processo di richiesta del bonus anziani invalidi sarà gestito principalmente attraverso l’INPS. Sarà possibile presentare domanda telematicamente oppure avvalendosi dell’assistenza di un patronato.

I dettagli specifici relativi alle modalità attuative e ai criteri di definizione del bisogno assistenziale saranno chiariti con un decreto dedicato, ma l’INPS avrà comunque il compito di valutare la gravità del bisogno presentato dai richiedenti.

Questo sistema di valutazione sarà centrale nel determinare chi potrà effettivamente beneficiare del contributo.

Struttura e composizione del bonus anziani invalidi

Il bonus anziani invalidi legge 104 si compone di due parti principali: una quota fissa e una quota integrativa. La parte fissa corrisponde all’importo dell’indennità di accompagnamento (pari a circa 450 euro mensili), che verrà assorbita dal nuovo bonus. Tuttavia, l’anziano che decidesse di rinunciare a questa nuova misura, vedrà ripristinata la normale indennità di accompagnamento.

La quota integrativa, che costituisce il cuore del beneficio economico, ammonta a 850 euro mensili. Questo bonus anziani di 850 euro è destinato a coprire le spese legate all’assistenza domiciliare, come il salario di un lavoratore domestico assunto per prendersi cura dell’anziano o l’acquisto di servizi di assistenza forniti da imprese qualificate. Detto aspetto evidenzia come il bonus non si limiti a un supporto economico fine a sé stesso, ma miri a migliorare concretamente la qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie, offrendo risorse per un’assistenza più professionale e continuativa.

Vantaggi per chi lo riceve

I beneficiari del bonus anziani invalidi potranno godere di una serie di vantaggi rilevanti, che avranno un impatto significativo sia sulla loro condizione economica che sulla qualità dell’assistenza ricevuta.

In primo luogo, la combinazione tra l’indennità di accompagnamento e la quota integrativa permetterà agli anziani non autosufficienti di avere un sostegno economico più robusto. Questo si traduce nella possibilità di assumere un assistente domiciliare o acquistare servizi di assistenza qualificata, che potranno alleggerire il peso sui familiari e garantire una cura più professionale e personalizzata.

Inoltre, l’incremento del reddito disponibile consentirà agli anziani di mantenere una maggiore indipendenza all’interno delle proprie abitazioni, evitando il ricorso a strutture residenziali, spesso percepite come ultime soluzioni. Questo bonus promuove, dunque, la domiciliarità, offrendo una risposta concreta al desiderio di molti anziani di restare nel proprio ambiente domestico, pur ricevendo l’assistenza necessaria.

Bonus anziani invalidi: un provvedimento sperimentale

Nonostante i numerosi aspetti positivi, è importante ricordare che il bonus anziani invalidi è attualmente previsto come misura sperimentale. Questo significa che, almeno nella fase iniziale, sarà applicato solo per un periodo limitato, dal 2025 al 2026.

Tuttavia, qualora il programma si rivelasse efficace e le risorse economiche lo consentissero, il legislatore potrebbe valutare l’opzione di prorogarlo o addirittura renderlo una misura strutturale all’interno del sistema assistenziale italiano. In questo caso, si tratterebbe di un passo decisivo verso una maggiore tutela degli anziani non autosufficienti.

La speranza è che, con il tempo, misure come questa possano essere ampliate e migliorate, offrendo un sostegno ancora più efficace a chi ne ha bisogno. Una risposta concreta alle necessità di una parte vulnerabile della popolazione, con un occhio di riguardo per l’autonomia e la qualità della vita degli anziani stessi.

Riassumendo…

  • Il bonus anziani invalidi mira a migliorare l’assistenza per gli anziani non autosufficienti dal 2025.
  • Combina indennità di accompagnamento e un contributo aggiuntivo, raggiungendo circa 1.400 euro mensili.
  • Accessibile a chi ha almeno 80 anni e un ISEE inferiore a 6.000 euro.
  • La quota fissa assorbe l’indennità di accompagnamento; la quota integrativa è di 850 euro.
  • Il bonus promuove l’assistenza domiciliare, alleggerendo il carico sui familiari degli anziani.
  • È una misura sperimentale dal 2025 al 2026, con possibilità di proroga.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema FISCO

ladri
Articolo precedente

I ladri svaligiano le case grazie a Google Maps, come difendersi

zes unica
Articolo seguente

Bonus ZES Unica. Pronto il modello per la comunicazione integrativa