730/2024, quando arriva il rimborso per chi lo fa a settembre?

Presentare il Modello 730/2024 in tempo è essenziale per ricevere rapidamente eventuali rimborsi fiscali ed evitare ritardi significativi.
2 mesi fa
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rimborso 730
Foto © Pixabay

Il processo di presentazione del Modello 730 per il 2024 rappresenta un’opportunità preziosa per i contribuenti italiani, in particolare per lavoratori dipendenti e pensionati, che desiderano gestire la propria dichiarazione dei redditi in maniera semplice e veloce.

Tuttavia, un aspetto da tenere bene a mente riguarda i tempi di rimborso dell’eventuale credito d’imposta, che possono variare significativamente a seconda di quando si presenta la dichiarazione. Analizziamo come funziona il meccanismo dei rimborsi e le conseguenze di una presentazione tardiva del modello 730/2024, in particolare per chi presenta la dichiarazione a settembre.

Il Modello 730: un alleato per i contribuenti

Il Modello 730 è ormai uno strumento imprescindibile per la maggior parte dei lavoratori dipendenti e pensionati in Italia. La sua semplicità di utilizzo e la possibilità di ottenere rapidamente un eventuale rimborso fiscale sono due dei principali vantaggi che spingono milioni di persone a optare per questo modulo. Grazie alla versione precompilata, inoltre, l’onere della compilazione è ridotto e si può procedere con facilità alla dichiarazione dei redditi, velocizzando le tempistiche di presentazione e, soprattutto, di eventuale rimborso.

Per l’anno fiscale 2023, la finestra per presentare il Modello 730/2024 è aperta dal 20 aprile e si chiuderà il 30 settembre 2024. Queste date sono importanti perché influenzano l’erogazione degli eventuali rimborsi. Se si perde la scadenza di settembre, però, esiste ancora una soluzione alternativa: il Modello REDDITI, che ha una scadenza posticipata al 31 ottobre (trovi qui il calendario aggiornato della Dichiarazione redditi 2024).

Nonostante l’alternativa rappresentata dal Modello REDDITI, per chi può farlo, il Modello 730 resta la scelta più vantaggiosa. Infatti, offre una gestione molto più snella rispetto al Modello REDDITI e consente di ottenere il rimborso direttamente sulla busta paga o sul cedolino pensione, riducendo drasticamente i tempi di attesa.

Quando arriva il rimborso del 730?

La tempistica del rimborso del Modello 730/2024 dipende da diversi fattori, ma uno dei principali è sicuramente il momento in cui viene presentata la dichiarazione.

In generale, chi invia il modello nei primi mesi del periodo disponibile può aspettarsi di ricevere il rimborso tra luglio e settembre, a seconda che si tratti di lavoratori dipendenti o pensionati.

Per i lavoratori dipendenti, il rimborso arriva solitamente a luglio, se la dichiarazione è stata presentata entro maggio o giugno. Per i pensionati, invece, i tempi si allungano leggermente, con i primi rimborsi erogati tra agosto e settembre. Tuttavia, questi sono tempi indicativi: la regola generale è che più tardi si presenta il 730, più a lungo bisognerà aspettare per ricevere il rimborso.

Rimborsi per chi presenta il Modello 730 a settembre

Una casistica particolare riguarda chi si riduce a presentare il Modello 730 negli ultimi giorni utili, ovvero a settembre. In questo caso, i tempi di attesa per il rimborso si allungano ulteriormente. Chi invia il modello proprio durante il mese di settembre dovrà aspettare fino a ottobre o novembre per vedere il credito d’imposta accreditato. È quindi fondamentale considerare attentamente il momento della presentazione, specialmente per chi ha urgenza di ricevere eventuali rimborsi.

Nonostante la possibilità di inviare il modello fino al 30 settembre, è evidente che aspettare fino all’ultimo momento comporta non solo il rischio di ritardi nel rimborso, ma anche una potenziale congestione dei sistemi di gestione delle dichiarazioni, che potrebbero essere sovraccaricati a ridosso della scadenza.

Senza sostituto d’imposta: una nuova opportunità

Una novità introdotta quest’anno è la possibilità di presentare il Modello 730 anche senza un sostituto d’imposta, ovvero il datore di lavoro o l’ente pensionistico, che di solito si occupano dell’erogazione del rimborso. Questa opportunità è disponibile anche per chi ha effettivamente un sostituto d’imposta ma preferisce gestire autonomamente la ricezione del credito d’imposta.

In questi casi, il rimborso non viene erogato tramite la busta paga o il cedolino pensione, ma segue le stesse modalità del Modello REDDITI.

Questo significa che l’importo verrà accreditato sul conto corrente bancario del contribuente, a condizione che quest’ultimo abbia fornito correttamente l’IBAN all’Agenzia delle Entrate. In alternativa, il rimborso potrà essere ritirato tramite un assegno vidimato.

Per chi opta per questa modalità, è bene sapere che i tempi di rimborso sono più lunghi rispetto al classico 730 con sostituto d’imposta. In media, si può aspettare un periodo compreso tra sei mesi e oltre un anno per ricevere il rimborso fiscale. È quindi una soluzione da valutare attentamente, soprattutto per chi ha necessità di disporre dei fondi in tempi brevi.

Riassumendo…

  • Il Modello 730 è ideale per lavoratori dipendenti e pensionati per dichiarare i redditi facilmente.
  • La scadenza per il Modello 730/2024 è il 30 settembre, dopo si usa il Modello REDDITI.
  • Rimborso rapido per chi presenta il 730 prima, ritardi per chi lo invia a settembre.
  • Chi presenta a settembre riceve il rimborso non prima di ottobre o novembre.
  • Il 730 senza sostituto d’imposta permette il rimborso su conto corrente o tramite assegno.
  • I tempi di rimborso senza sostituto d’imposta possono durare fino a un anno.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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