Per gli invalidi esistono diverse misure che l’INPS assegna su domanda degli interessati. Tutto inizia dalla richiesta presentata all’Istituto, dopo aver ottenuto dal proprio medico di famiglia il certificato introduttivo. Successivamente, è necessario sottoporsi alla visita in commissione. Da questa visita, i medici accertatori rilasciano un verbale che determina il grado di invalidità, ma non solo.
Nel verbale, infatti, viene anche indicato l’esito delle richieste presentate dal contribuente. Una delle difficoltà maggiori è comprendere il contenuto del verbale rilasciato dalla commissione medica per l’invalidità civile delle ASL.
“Buonasera, mi chiamo Paolo. Mio padre ha presentato la domanda di invalidità civile tramite Patronato alle ASL. Abbiamo richiesto l’invalidità, l’accompagnamento e i benefici della legge 104 per i permessi di 3 giorni che dovrei utilizzare io. Dopo essere andati dal medico, abbiamo presentato la domanda e superato la visita medica in commissione. Ieri mi sono arrivate due lettere con due verbali, ma non sono riuscito a capirne il contenuto. Mi potete spiegare come leggerli?”
Invalidi: come si legge il verbale della commissione, differenze tra handicap, invalidità e assegno di accompagnamento
Anche se il nostro lettore ha già completato l’intera procedura prevista, per maggiore chiarezza partiamo dal processo per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile. L’iter è infatti identico sia per l’invalidità, sia per l’accompagnamento o i benefici della legge 104.
Si inizia con il certificato medico introduttivo, redatto dal medico di base. Questo certificato è telematico e il medico lo inserisce direttamente in piattaforma. Una copia del certificato, insieme alla ricevuta di trasmissione, viene consegnata all’interessato, che la deve poi presentare al patronato per inoltrare la domanda all’INPS.
Una volta presentata la domanda, l’interessato viene convocato per una visita presso la commissione medica invalidi civili delle ASL.
In base al grado di invalidità, si ha diritto a prestazioni assistenziali, indennità e altre agevolazioni. Ad esempio, solo con un’invalidità del 100% è possibile ottenere oltre 530 euro al mese di indennità di accompagnamento.
Le diverse voci del verbale della commissione medica invalidi civili delle ASL
Il verbale contiene numerose voci, e in base a ciò che i commissari accertano, si possono ottenere determinate agevolazioni. Ad esempio, se compare la dicitura “invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore a 1/3”, in riferimento all’articolo 2 della Legge 118 del 1971, non si ha diritto a benefici economici veri e propri. Si possono però ottenere agevolazioni fiscali, come la riduzione delle tasse automobilistiche o l’IVA agevolata per alcuni acquisti.
Se invece è indicata una “riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore a 2/3”, sempre in riferimento alla stessa legge, non si ha diritto a provvidenze economiche, ma aumentano le agevolazioni fiscali, come quelle per l’assunzione di badanti.
Con un’invalidità del 74% riportata nel verbale, iniziano ad aumentare i benefici, come la possibilità di pensionamento anticipato con l’Ape sociale, la quota 41 per i lavoratori precoci e l’opzione donna. Questi vantaggi possono essere sfruttati dall’invalido per andare in pensione anticipata, ma anche dai suoi familiari che prestano assistenza come caregiver.
Il 100% di invalidità non sempre garantisce l’accompagnamento
Diverso è il caso in cui il verbale riporti la dicitura “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa al 100%”. In questo caso, c’è la possibilità di ottenere la pensione di inabilità.
Se invece il verbale indica “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” oppure “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita”, e si fa riferimento alla Legge 18 del 1980 e alla Legge 508 del 1988, oltre alla pensione di inabilità, si ha diritto all’indennità di accompagnamento.
Se l’invalido è minorenne, la sua condizione viene indicata direttamente nel verbale. I riferimenti normativi e le diciture sono gli stessi per ottenere l’accompagnamento. Se invece nel verbale si legge “minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età o con perdita uditiva superiore a 60 decibel”, in riferimento alla Legge 289 del 1990, si ha diritto alla cosiddetta indennità di frequenza.
Cosa deve essere riportato nel verbale?
Ricapitolando, se nel verbale si fa riferimento all’articolo 4 del DL n. 5 del 9 febbraio 2012, si può accedere a agevolazioni fiscali, come quelle per l’acquisto di auto, sussidi tecnici e informatici, e ottenere il tagliando per il parcheggio disabili.
Con riferimento all’articolo 30, comma 7, della Legge n. 388 del 2000, le agevolazioni precedentemente menzionate diventano più accessibili. Ad esempio, quelle per l’acquisto di auto e per l’IVA agevolata possono essere sfruttate anche per veicoli non adattati per disabili.
Infine, se nel verbale è indicato il Comma 3, l’interessato è riconosciuto come disabile in condizioni di gravità, con necessità di un intervento assistenziale permanente. Tuttavia, come già detto, per ottenere le vere indennità economiche, come l’assegno di accompagnamento, è necessario che siano riportate le diciture corrette.