Lapponia in cerca di abitanti, si ti trasferisci ti pagano

Le famiglie con bimbi sono invitate a trasferirsi in Lapponia, in un piccolo paese si viene pagati per vivere lì.
3 mesi fa
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Lapponia

C’è chi viaggi per vacanza, chi invece va all’estero per fare fortuna e costruirsi una nuova vita. C’è poi anche chi coglie occasioni al volo, come quella offerta dalla Lapponia. In una piccola città del Paese si viene addirittura pagati se si decide di trasferirsi con tutta la famiglia. Il motivo è che il calo demografico sta spaventando e quindi si cerca di ripopolare la nazione.

Iniziare una nuova vita

Andare all’estero è sempre un salto nel buio, soprattutto quando si parte senza avere una precisa pianificazione.

Andare in Lapponia non è certo cosa semplice per un italiano, non solo per la classifica barriera linguistica, ma anche per abitudini e tradizioni diverse. Per non parlare poi del clima completamente diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati noi mediterranei. La piccola città di Glommersträsk sta però facendo i conti con un preoccupante calo demografico. Si tratta di una cittadina situata nella Lapponia svedese e ora conta pochissimi bambini in età scolare. Per questo motivo le autorità del posto hanno deciso di lanciare una interessante iniziativa.

Si tratta di incentivi finanziari da offrire alle famiglie che decideranno di stabilirsi in tale cittadina. La Lapponia offre un ambiente tranquillo, un sistema super organizzato e naturalmente paesaggi straordinari. Ora però la scuola elementare del posto è fortemente a rischio. Negli anni 50 la popolazione contava 1000 abitanti, ora appena 200 e solo 23 sono in età scolare. Per questo motivo la scuola rischia di chiudere a breve. Cosa accadrà infatti quando anche questi bambini saranno grandi? A quanto pare il calo demografico è stato più alto che altrove e le autorità stanno facendo di tutto per rinfoltire le fila delle nuove reclute che rappresentano il futuro della cittadina.

Lapponia in cerca di abitanti

Se la scuola dovesse chiudere, allora i bimbi rimasti sarebbero costretti ad andare a quella più vicina, che si trova a Arvidsjaur, a circa 40 chilometri di distanza.

Un viaggio certamente non da poco per i genitori che dovranno accompagnarli tutte le mattine. A Glommersträsk nel 2009 aveva già chiuso il liceo, il quale all’epoca contava soltanto 18 studenti. Ora la scuola elementare rischia di fare la stessa fine. Ma in cosa consistono questi incentivi? In pratica, le prime cinque famiglie che decideranno di trasferirsi in questa piccola cittadina della Lapponia, riceveranno 10.000 kronor (circa 875 euro). I bimbi devono avere età compresa tra i 5 e i 15 anni e dovranno frequentare la scuola del posto per almeno un anno accademico. Oltre al sostegno economico, l’organizzazione comunale si impegna a trovare alloggio e occupazione lavorativa alla famiglia che vi si trasferisce.

Per trasferirsi, i cittadini non appartenenti all’UE possono chiedere un permesso di soggiorno svedese prima del trasferimento. Il portavoce di Glommersbygdens Framtid ha descritto il villaggio come un “luogo sicuro dove far crescere i propri figli in una comunità accogliente“, definendo l’incentivo finanziario come “un’opportunità per una nuova vita“. A quanto pare, l’idea sta già raccogliendo i primi frutti, una famiglia si è già trasferita, mentre un’altra ha appena fatto domanda. Insomma, rimangono altri tre posti vacanti, si tratta di un’occasione sicuramente importante per una famiglia che vuole iniziare una nuova vita in un posto completamente diverso dall’Italia, nel bene e nel male.

I punti chiave…

  • la Lapponia svedese apre le porte a nuove famiglie, l’idea per ripopolare una cittadina quasi abbandonata;
  • la città di Glommersbygdens oggi conta solo 200 abitanti e l’ultima scuola elementare rischia di chiudere;
  • incentivi da 900 euro per chi si trasferisce con figli in età scolare, oltre che aiuto nella ricerca del lavoro e dell’alloggio.

 

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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