Il rendimento del BTp a 10 anni scende ai minimi da 25 mesi, c’entra la legge di Bilancio

Il rendimento del BTp a 10 anni è sceso sotto il 3,50% e ai minimi dall'agosto di due anni fa, compresso anche dalla legge di Bilancio.
1 settimana fa
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Emissione nuovi BTp indicizzati all'inflazione?
Emissione nuovi BTp indicizzati all'inflazione? © Licenza Creative Commons

Per trovare un rendimento del BTp a 10 anni così basso bisogna tornare indietro al mese di agosto, ma di due anni fa. Ieri, è sceso sotto la soglia del 3,50% e anche questa mattina si aggira intorno agli stessi livelli. Nel frattempo, lo spread con il Bund si attesta in area 135 punti base. In pratica, il mercato pretende l’1,35% in più per acquistare il bond italiano anziché quello tedesco. Le distanze con la Francia sono ancora più corte. Rispetto all’Oat decennale il premio è sceso fin sotto i 65 punti base o 0,65%, mai così basso dal maggio del lontano 2010.

Tassi Fed giù da oggi

Per capire quello che sta succedendo sul mercato sovrano italiano bisogna andare al di là dell’Oceano Atlantico. Quando in Italia sarà sera, la Federal Reserve di Jerome Powell annuncerà quasi certamente il primo taglio dei tassi di interesse dopo l’avvio del ciclo monetario restrittivo di due anni e mezzo fa. Gli investitori scontano una riduzione del costo del denaro negli Stati Uniti dello 0,25%. L’ipotesi di un maxi-taglio dello 0,50% è sfumata nelle settimane per via dei dati macro relativamente positivi.

Legge di Bilancio meno espansiva

Il rendimento del BTp a 10 anni risente del clima di tendenziale calo dei tassi un po’ ovunque nel mondo. Tra maggio e giugno di quest’anno, ad esempio, il Bund decennale viaggiava in area 2,70%, mentre in queste ore offre il 2,15%. Dunque, l’apprezzamento dei titoli di stato non è una prerogativa dell’Italia, anche se è vero che negli ultimi mesi lo spread si è ristretto, segnalando che il mercato sconti un minore rischio sovrano per il nostro debito pubblico.

Ma c’è anche la legge di Bilancio a favorire la discesa. L’anno scorso, la sua presentazione coincise con una fase di tensione sul mercato, caratterizzata da una divaricazione dello spread. L’Italia aveva ufficializzato l’aumento del deficit-obiettivo per il 2024 e la cosa preoccupò gli investitori.

Questa volta, starebbe accadendo il contrario. Ieri, il Ministero dell’Economia pubblicava il Piano Strutturale di Bilancio. Già nel titolo conteneva due buone notizie per i creditori attuali e potenziali: la spesa primaria netta crescerà dell’1,5% in media e il deficit scenderà sotto il 3% del Pil nel 2026.

Rendimento BTp 10 anni giù per taglio dei tassi

La fase fiscale espansiva sta per concludersi. Il governo Meloni è già entrata in modalità contenimento della spesa. Il rendimento del BTp a 10 anni beneficia di ogni notizia che vada nel senso di una riduzione nella crescita dello stock del debito. Questi è salito fino a circa 2.950 miliardi di euro e nei primi mesi dell’anno prossimo sfonderà quasi certamente la soglia psicologica dei 3.000 miliardi. Per fortuna, ciò avverrà in una fase di calo dei tassi di interesse. Il mercato sconta 1-2 tagli entro dicembre. La spesa per interessi rallenterà la sua risalita.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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