Due diverse strade per andare in pensione anticipata prima dei 60 anni e con una stessa misura

In pensione anticipata prima dei 60 anni con invalidità e disoccupazione
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2 giorni fa
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Contributi Inps uguali per tutti con nuovo metodo di calcolo dell'assegno?
Contributi Inps uguali per tutti con nuovo metodo di calcolo dell'assegno? © Licenza Creative Commons

Pensionarsi prima di arrivare a 60 anni è un autentico sogno. Tuttavia, risulta difficile da realizzare se si considerano le attuali regole di pensionamento, che fissano l’età pensionabile a 67 anni. Anche guardando alle diverse misure di pensionamento anticipato, la situazione non cambia. Ad esempio, l’Ape Sociale consente l’uscita a partire dai 63 anni e 5 mesi, mentre la Quota 103 parte dai 62 anni. Uscire a 59 anni, con la pensione anticipata ordinaria (ex pensione di anzianità), è praticamente impossibile, poiché sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne).

Tuttavia, andare in pensione a 59 o 60 anni non è del tutto impossibile. La misura che consente di farlo è la Quota 41 per i precoci. Vedremo ora come chi è disoccupato o invalido possa accedere più facilmente a questa opzione.

“Sono un disoccupato di 59 anni che a dicembre termina la NASPI. Volevo un parere da parte vostra per quanto riguarda la Quota 41 per i precoci. Come posso sfruttare la misura visto che dovrei avere già 41 anni di contributi?”

“Per la seconda volta sono andato a visita presso la Commissione Medica Invalidi Civili. Dopo la prima, in cui ero stato riconosciuto invalido al 50%, adesso sono arrivato al 74%. Leggo che con questo grado di invalidità posso avere accesso alla pensione con la Quota 41. Mi spiegate come funziona?”

Due diverse strade per andare in pensione anticipata prima dei 60 anni e con una stessa misura

La Quota 41 per i precoci è una misura che consente di uscire dal lavoro indipendentemente dall’età anagrafica. Come per le pensioni anticipate ordinarie, l’unico requisito è quello contributivo. Tuttavia, il requisito contributivo è decisamente inferiore rispetto alla pensione anticipata ordinaria, che richiede 42 anni e 10 mesi di versamenti, mentre la Quota 41 ne richiede solo 41.

Questa misura, però, non è disponibile per tutti i lavoratori. È infatti riservata a determinate categorie:

  • invalidi;
  • caregiver;
  • disoccupati;
  • lavoratori addetti a mansioni gravose.

Oltre a raggiungere i 41 anni di contributi, è necessario rispettare altri due vincoli:

  • Almeno 35 anni di contributi devono essere effettivi, escludendo quelli figurativi per periodi di disoccupazione o malattia.
  • Almeno un anno di contributi deve essere stato versato prima del compimento dei 19 anni, anche in modo discontinuo.

Ecco i profili ideali per la pensione anticipata di Quota 41 per lavoratori precoci

Chi è addetto ai lavori gravosi deve aver svolto tali attività per almeno 7 degli ultimi 10 anni di lavoro, oppure per 6 degli ultimi 7 anni.

Il caregiver, cioè colui che assiste un parente disabile grave secondo la legge 104, deve convivere con il disabile da almeno 6 mesi. Per gli invalidi, è sufficiente un grado di invalidità civile pari ad almeno il 74%. Per i disoccupati, è necessario che siano trascorsi almeno 3 mesi dal termine della NASPI. Queste sono le condizioni da rispettare per accedere alla pensione anticipata con la Quota 41 per i precoci.

Dimostrare di aver svolto lavori gravosi non è sempre semplice. Sono necessarie le opportune documentazioni da parte del datore di lavoro, che deve certificare correttamente la gravosità dell’attività svolta dal dipendente. Per i caregiver, dimostrare la convivenza con il parente disabile può risultare difficile, poiché devono trascorrere almeno 6 mesi di coabitazione sotto lo stesso tetto. Inoltre, spostare la residenza comporta problematiche legate all’ISEE e ad altri adempimenti fiscali.

Per invalidi e disoccupati, come i nostri lettori, la situazione è più semplice e la pensione anticipata è più facilmente accessibile.

Una possibilità da non sottovalutare per lasciare il lavoro prima

Quando parliamo di due diverse strade per andare in pensione prima dei 60 anni, ci riferiamo proprio agli invalidi e ai disoccupati. Grazie alla Quota 41 per i precoci, queste categorie possono ottenere una pensione anticipata in maniera relativamente agevole. Come già detto, l’invalido deve avere un grado di invalidità pari o superiore al 74%, mentre il disoccupato deve aver terminato la NASPI da almeno 3 mesi.

Poiché è necessario aver versato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni, chi ha avuto una carriera lavorativa o contributiva continua può aspirare a raggiungere la Quota 41 già tra i 59 e i 60 anni. Rispettando il requisito dei 35 anni di contributi effettivi, chi ha mantenuto una continuità contributiva può accedere alla pensione anticipata.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

4 Comments

  1. Bsera SIG Mazzarella avrei bisogno di 1 info andar in pensione e diventato un (nn ho parole) comunque a marzo 2025 faccio 41 di lavoro posso uscir con i precoci avendo iniziato a 16 anni a lavorar nn di continuo ma ho un anno prima dei 19. Sto chiedendo in giro caf INPS cgil ma le risposte nn mi piacciono o almeno magari son sbagliato io son terrorizzato dal dopo dalla paura di sbagliare con le mie mani. Quindi uscir con 41 anni da precoce o rimandare a 42 barra 43 anni cosa mi spetta di pensione? Quanto xdo nei due casi? Da esperto e sentendo il marasma di idee politiche cosa devo o come devo comportarmi? Rischio di peggiorare se mi fermo? La saluto cortesemente. Chiedendo scusa x il disturbo

  2. Gli iitaliani ormai si lasciano tosare come pecore;accettano supinamente ogni sopruso. Invece di cazzegiare sui social scendere in piazza
    È il momento di ribellarsi !!!

  3. Daccordissimo con il sig Michele ,è già tardi bisogna assolutamente ribellarsi ,i diritti li abbiamo anche noi non solo i politici ,sono solo bravi a togliere soldi a noi e Aumentarsi gli stipendi suoi Basta .

  4. Io ho iniziato a lavorare ha 15 anni,nel ottobre del 1989 oggi dovrei avere più o meno 35 anni di contributi,non ne ho la piu pallida idea di quando andare in pensione,cioè capire gli anni effettivi che mancano per lasciare il lavoro visto che ho iniziato a 15 anni.

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