Tra le varie strade percorribili per uscire dal mondo lavorativo e andare finalmente in pensione ce n’è una riservata a chi, nel corso della carriera lavorativa, ha svolto attività particolarmente gravose per la salute e il benessere fisico. Grazie a questa normativa, tali lavoratori possono andare in pensione con un’età ridotta rispetto ai requisiti standard richiesti dalla legge.
Uno degli strumenti più significativi a disposizione di questi lavoratori è la possibilità di ottenere la pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi, purché rispettino anche alcuni requisiti contributivi.
Partiamo dalle principali regole e requisiti di pensionamento per poi passare alle regole per i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente usuranti.
Le regole di pensionamento. Tra pensione di vecchiaia e pensione anticipata
Partiamo dalla pensione di vecchiaia. Per tale tipo di pensione c’è da rispettare un requisito anagrafico che contributivo.
Nello specifico, è necessario avere almeno 67 anni e aver versato contributi per almeno 20 anni.
Per la pensione anticipata ordinaria invece per maturare i requisiti necessari servono:
42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini);
41 anni e 10 mesi (pe le donne).
Sono invece richiesti 41 anni di contributi per i c.d. lavoratori precoci. Quando si parla di lavoratori precoci si fa riferimento a quei soggetti che hanno iniziato a lavorare molto giovani. Infatti sono considerati precoci coloro i quali: in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età.
Poi ci sono altri canali di uscita anticipata seppur temporanei: si pensi a Opzione Donna o a quota 103.
Anche se in pensione andremo sempre più tardi
Prendi la pensione a 61 anni e 7 mesi con questa misura che esiste già
Il sistema previdenziale italiano consente a chi ha svolto nel corso della propria vita lavori usuranti di andare in pensione prima. In alcuni casi si può andare in pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi.
Come ribadito sul portale INPS, il beneficio si rivolge ai lavoratori: impegnati in mansioni particolarmente usuranti; notturni a turni e/o per l’intero anno; addetti alla cosiddetta “linea catena”;
conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Ma cosa si intende per mansioni particolarmente usuranti?
Per mansioni particolarmente usuranti si intendono:
- “lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
- “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
- “lavori in cassoni ad aria compressa”;
- “lavori svolti dai palombari”;
- “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
- “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- “lavori di asportazione dell’amianto”.
In pensione a 61 anni e 7 mesi. Tutti i requisiti
Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre che l’attività usurante sia svolta: per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:
- per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo: dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni; autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno: dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni; autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
- per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno: dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni; autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.
Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.
A ogni modo, la domanda di pensione deve essere presentata entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati. Ad esempio: se i requisiti saranno maturati nel 2025 la domanda doveva essere presentata entro il 1° maggio 2024.
Riassumendo…
- Alcuni lavoratori possono andare in pensione a 61 anni e 7 mesi;
- il beneficio si rivolge ai lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
- ad esempio “lavori in galleria, cava o miniera”, “lavori nelle cave”, ecc;
- la domanda di pensione deve essere presentata entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti.
Anche gli operai delle lavanderie industriali fanno parte dei lavori usuranti lavoriamo con alte temperature tutto l anno stiamo tutto il giorno in piedi 6 giorni su 7.. carichiamo e scarichiamo gli essiccatoi soprattutto le donne che svolgono questo mestiere dopo un tot di anni hanno frequenti dolori alle ossa dovuti dall umidità dei tessuti bagnati è inevitabile che il fisico ne risenta gravemente