Prendi la pensione a 61 anni e 7 mesi con questa misura che esiste già

I lavoratori che svolgono attività lavorative usuranti possono andare in pensione a 61 anni e 7 mesi
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2 mesi fa
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Come cambiano gli importi delle pensioni nel 2025, per uscire a 64 anni cosa cambia?
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Tra le varie strade percorribili per uscire dal mondo lavorativo e andare finalmente in pensione ce n’è una riservata a chi, nel corso della carriera lavorativa, ha svolto attività particolarmente gravose per la salute e il benessere fisico. Grazie a questa normativa, tali lavoratori possono andare in pensione con un’età ridotta rispetto ai requisiti standard richiesti dalla legge.

Uno degli strumenti più significativi a disposizione di questi lavoratori è la possibilità di ottenere la pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi, purché rispettino anche alcuni requisiti contributivi.

Partiamo dalle principali regole e requisiti di pensionamento per poi passare alle regole per i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente usuranti.

Le regole di pensionamento. Tra pensione di vecchiaia e pensione anticipata

Partiamo dalla pensione di vecchiaia. Per tale tipo di pensione c’è da rispettare un requisito anagrafico che contributivo.

Nello specifico, è necessario avere almeno 67 anni e aver versato contributi per almeno 20 anni.

Per la pensione anticipata ordinaria invece per maturare i requisiti necessari servono:

42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini);
41 anni e 10 mesi (pe le donne).

Sono invece richiesti 41 anni di contributi per i c.d. lavoratori precoci. Quando si parla di lavoratori precoci si fa riferimento a quei soggetti che hanno iniziato a lavorare molto giovani. Infatti sono considerati precoci coloro i quali: in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età.

Poi ci sono altri canali di uscita anticipata seppur temporanei: si pensi a Opzione Donna o a quota 103.

Anche se in pensione andremo sempre più tardi

Prendi la pensione a 61 anni e 7 mesi con questa misura che esiste già

Il sistema previdenziale italiano consente a chi ha svolto nel corso della propria vita lavori usuranti di andare in pensione prima. In alcuni casi si può andare in pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi.

Ciò a condizione che si  purché rispettino alcuni requisiti contributivi e anagrafici specifici.

Come ribadito sul portale INPS,  il beneficio si rivolge ai lavoratori: impegnati in mansioni particolarmente usuranti; notturni a turni e/o per l’intero anno; addetti alla cosiddetta “linea catena”;
conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Ma cosa si intende per mansioni particolarmente usuranti?

Per mansioni particolarmente usuranti si intendono:

  • “lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”.

In pensione a 61 anni e 7 mesi. Tutti i requisiti

Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre che l’attività usurante sia svolta: per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:

  • per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo: dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni; autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno: dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni; autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno: dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni; autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva) con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.

A ogni modo, la domanda di pensione deve essere presentata entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati. Ad esempio: se i requisiti saranno maturati nel 2025 la domanda doveva essere presentata entro il 1° maggio 2024.

Riassumendo…

  • Alcuni lavoratori possono andare in pensione a 61 anni e 7 mesi;
  • il beneficio si rivolge ai lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • ad esempio “lavori in galleria, cava o miniera”, “lavori nelle cave”, ecc;
  • la domanda di pensione deve essere presentata entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. Anche gli operai delle lavanderie industriali fanno parte dei lavori usuranti lavoriamo con alte temperature tutto l anno stiamo tutto il giorno in piedi 6 giorni su 7.. carichiamo e scarichiamo gli essiccatoi soprattutto le donne che svolgono questo mestiere dopo un tot di anni hanno frequenti dolori alle ossa dovuti dall umidità dei tessuti bagnati è inevitabile che il fisico ne risenta gravemente

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