Bond Generali Tier 2 con scadenza gennaio 2035, ecco come funziona

La compagnia assicurativa Generali ha emesso un nuovo bond subordinato (tipologia Tier 2) per l'importo di 750 milioni di euro.
2 mesi fa
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Generali vero obiettivo del nascente terzo polo bancario?
Generali vero obiettivo del nascente terzo polo bancario? © Licenza Creative Commons

La compagnia assicurativa Generali ha collocato ieri sul mercato un nuovo bond per l’importo di 750 milioni di euro, ricevendo ordini per oltre 2,4 miliardi. Questi sono risultati di 3,2 volte superiori all’offerta. Ad avere partecipato all’emissione sono stati 185 investitori istituzionali, categoria al quale l’obbligazione era rivolta. Le assegnazioni sono andate per l’86% all’estero e il restante 14% in Italia. Particolarmente interessati gli investitori di Regno Unito e Irlanda, che come spesso capita sul mercato obbligazionario italiano hanno fatto la parte del leone con il 27%.

A seguire con una quota del 22% la Francia. Il Nord Europa ha ottenuto il 13% e il 10% è andato in Germania.

Condizioni dell’emissione

Il bond Generali è subordinato, appartenente dalla categoria Tier 2. Esso ha scadenza fissata nel gennaio 2035, per cui sostanzialmente è un decennale. L’emissione è avvenuta alla pari e la cedola esitata è stata del 4,1562%, pari a un premio di 175 punti base o 1,75% sul tasso “midswap”. A titolo di confronto, il BTp a 10 anni offriva ieri meno del 3,50%, seppure a fronte di una minore tassazione.

Trattandosi di un’obbligazione subordinata, vale la pena ricordare in estrema sintesi quali siano le peculiarità. Nel caso in esame, il bond Generali sarebbe rimborsato solamente dopo i bond senior e prima dei bond Tier 1 e Upper Tier 1 nell’eventualità in cui la compagnia emittente andasse in dissesto. Una probabilità teoricamente remota, ma resta pur sempre necessario capire il meccanismo alla base del titolo.

Bond Generali Tier 2 più rischioso

In genere, questo tipo di obbligazioni ha una durata decennale con clausola di possibile rimborso anticipato (non prima dei cinque anni) a discrezione totale dell’emittente. Il bond Generali, invece, non presenta tale clausola, per cui è a tutti gli effetti un titolo decennale. Dato il grado di rischio maggiore per chi investe, emissioni simili sono riservate ormai da anni al mercato istituzionale. La crisi bancaria del decennio passato ha indotto a una certa prudenza.

Ricordiamo tutti cosa accadde agli obbligazionisti subordinati di Monte Paschi, il cui capitale venne rimborsato solo grazie all’intervento dello stato, il quale pesò sui contribuenti per 1,6 miliardi di euro.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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