Ecobonus 2025: tutte le novità in arrivo

L'ecobonus 2025 introdurrà un nuovo sistema di incentivi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici
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Ecobonus
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Con l’avvicinarsi del termine fissato per i bonus edilizi attuali, previsto per il 31 dicembre 2024, il panorama degli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici si appresta a subire un’importante trasformazione. In questa nuova fase, l’ecobonus 2025 diventerebbe il punto di riferimento per chi desidera migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, in linea con le normative europee e gli obiettivi di sostenibilità ambientale stabiliti a livello nazionale e comunitario.

Le attuali agevolazioni fiscali, che hanno incentivato numerosi interventi di riqualificazione, saranno riviste per adattarsi a un modello più efficace e orientato a un’economia sostenibile.

L’ecobonus 2025, quindi, sarà in linea con le direttive europee più recenti, come la Direttiva UE 2023/1791 e la UE 2024/1275, meglio conosciuta come “Direttiva Case Green”, e con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Queste direttive stabiliscono un quadro di riferimento per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, promuovendo una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale.

Cosa cambia con l’ecobonus 2025?

Il nuovo ecobonus non sarà semplicemente una continuazione degli attuali incentivi, ma rappresenterà una svolta verso un sistema più integrato e orientato alle performance. L’obiettivo principale sarà quello di stimolare l’adozione di soluzioni energetiche innovative e l’efficientamento degli edifici meno performanti. Saranno premiati, infatti, coloro che riusciranno a innalzare le prestazioni energetiche della propria abitazione secondo parametri prestabiliti.

Tra le novità più rilevanti dell’ecobonus 2025 vi è l’adozione di un approccio basato sulle performance energetiche, che andrà a premiare gli edifici in grado di ottenere i migliori risultati in termini di risparmio energetico. Gli incentivi saranno erogati non solo in base al tipo di intervento effettuato, ma anche in funzione dell’effettiva riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale dell’edificio.

L’ecobonus 2025 avrà una durata minima (come oggi)  di 10 anni, garantendo così una stabilità a lungo termine e permettendo ai proprietari di immobili di pianificare con maggiore serenità i propri interventi di ristrutturazione.

Questo aspetto è particolarmente importante perché permette di superare l’incertezza legata a continui cambiamenti normativi, che in passato ha spesso rallentato l’adozione di misure di riqualificazione energetica.

Destinatari e requisiti per accedere agli incentivi

I destinatari dell’ecobonus 2025 saranno principalmente i proprietari di immobili con basse prestazioni energetiche. Questo significa che chi possiede edifici con elevati consumi energetici avrà un incentivo significativo a investire nella riqualificazione, migliorando la classe energetica della propria abitazione. L’obiettivo, infatti, è quello di portare tutte le abitazioni a standard energetici più elevati entro il 2035, come stabilito dalla Direttiva case green“.

Tuttavia, non tutti potranno accedere a queste agevolazioni. Gli immobili di lusso, ad esempio, saranno esclusi dall’ecobonus 2025. Inoltre, saranno tagliate fuori anche le caldaie alimentate a combustibili fossili, come carbone e gasolio, che non rientreranno tra i dispositivi idonei a ottenere le detrazioni. L’intento è chiaramente quello di spingere verso l’adozione di tecnologie più pulite e sostenibili, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’abbattimento dei consumi energetici.

Strumenti finanziari a supporto dell’ecobonus 2025

Anche se a fine 2024 scadono i bonus casa (in attesa di capire se ci saranno proroghe), per facilitare l’accesso agli incentivi e promuovere la partecipazione anche da parte di chi si trova in situazioni di vulnerabilità economica, l’ecobonus 2025 potrebbe prevedere l’introduzione di strumenti finanziari specifici. Tra questi, finanziamenti a tasso agevolato per le famiglie in condizioni di povertà energetica, che potranno così affrontare i costi degli interventi di ristrutturazione senza un eccessivo carico finanziario.

Questi finanziamenti rappresenterebbero una risposta concreta al problema della povertà energetica, una condizione in cui le famiglie non riescono a mantenere un livello minimo di comfort abitativo a causa degli elevati costi energetici.

Offrire loro l’opportunità di migliorare l’efficienza della propria abitazione, riducendo così i consumi, avrebbe un doppio effetto: da un lato, migliorerebbe la qualità della vita dei beneficiari; dall’altro, contribuirebbe al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Ci sarà davvero un incentivo diverso rispetto all’ecobonus 2024?

Riassumendo

  • L’ecobonus 2025 sarà basato sulle performance energetiche e avrà una durata minima di 10 anni (come oggi).
  • I proprietari di immobili poco efficienti dovranno migliorare le prestazioni energetiche entro il 2035.
  • Immobili di lusso e caldaie a combustibili fossili, presto, non potranno accedere agli incentivi.
  • Saranno disponibili finanziamenti a tasso agevolato per chi versa in condizioni di povertà energetica.
  • L’ecobonus 2025 punta a ridurre l’impatto ambientale e favorire l’efficienza energetica degli edifici.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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