Quanto costa sanare un abuso edilizio: arriva il listino prezzi del Salva Casa

Il Decreto Salva Casa introduce semplificazioni per sanare piccole difformità edilizie con nuove sanzioni. In arrivo il listino prezzi
2 ore fa
3 minuti di lettura
decreto salva casa
Foto © Investireoggi

Il recente Decreto Salva Casa, il DL n. 69/2024, ha introdotto importanti novità per semplificare la regolarizzazione delle piccole difformità edilizie e degli abusi minori. Questo provvedimento, nato con l’obiettivo di agevolare il rilascio di titoli abilitativi come il Permesso di Costruire o la SCIA in sanatoria, prevede un regime di sanzioni che dipendono dalla tipologia di difformità o abuso riscontrato. Grazie a queste nuove disposizioni, ottenere l’agibilità o la conformità edilizia dovrebbe essere più facile per chi si trova a dover sanare irregolarità meno gravi.

Regime sanzioni

Il Decreto Salva Casa interviene nel contesto dell’edilizia leggera con un sistema di sanzioni calibrate a seconda delle diverse tipologie di irregolarità. In altre parole, vanno in sanatoria i lavori in edilizia senza permesso o con difformità.  Di seguito le principali casistiche e le relative sanzioni previste:

  • Difformità parziale o Variazione Essenziale senza doppia conformità: in caso di difformità parziale o di variazione essenziale dal Permesso di Costruire o dalla SCIA, per cui non si rileva la doppia conformità, la sanzione prevista corrisponde al doppio del contributo di costruzione incrementato del 20%. Questo criterio mira a disincentivare comportamenti elusivi e garantire il recupero delle somme dovute.
  • Difformità parziale o Variazione Essenziale con doppia conformità: se la difformità riscontrata è conforme alla normativa urbanistica sia al momento della realizzazione dell’opera sia al momento della richiesta di sanatoria (doppia conformità), la sanzione prevista è pari al doppio del contributo di costruzione, senza ulteriori incrementi. In questo caso, l’assenza di un’aggravante economica riflette la natura meno rilevante dell’illecito.
  • Assenza o difformità dalla SCIA senza doppia conformità: quando si riscontra un’assenza della SCIA o una difformità rispetto alla stessa senza doppia conformità, la sanzione sarà pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile. Tale valore sarà determinato dal responsabile del procedimento, con un importo minimo di 1.032 euro e un massimo di 10.328 euro. La discrezionalità nel quantificare l’illecito e il relativo importo mira a garantire una corretta valutazione caso per caso.
  • Assenza o difformità dalla SCIA con doppia conformità: se, invece, l’opera risulta conforme alla disciplina edilizia vigente, la sanzione sarà pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile, con un importo ridotto che varia da 516 euro a 5.164 euro. Anche qui, la sanzione attenuata rispecchia la minor gravità dell’infrazione.

Una circolare in arrivo per uniformare i costi delle sanatorie

Un aspetto molto importante del Decreto Salva Casa riguarda la gestione delle sanzioni e delle oblazioni per la regolarizzazione edilizia.

Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato che il Ministero è attualmente al lavoro per predisporre una circolare operativa. Questo documento avrà il compito di guidare i comuni nell’applicazione delle sanzioni e di fornire un vero e proprio “Listino Prezzi della Sanatoria edilizia 2024”.

L’obiettivo della circolare è quello di sollevare i funzionari comunali dal dover quantificare in modo autonomo l’entità dell’illecito, evitando interpretazioni soggettive che potrebbero portare a disomogeneità di trattamento tra i vari enti locali. In pratica, questa circolare diventerà uno strumento di supporto essenziale per i tecnici comunali, che potranno fare riferimento a un documento ufficiale per stabilire le sanzioni da applicare in base alle difformità riscontrate. Grazie a questo “Listino Prezzi”, sarà possibile evitare discrepanze e garantire uniformità su tutto il territorio nazionale.

Prezzi Salva Casa: agevolazioni e semplificazioni anche per i cittadini

La frase “prezzi Salva Casa” racchiude il cuore dell’intervento legislativo: non si tratta solo di introdurre un nuovo regime sanzionatorio, ma anche di semplificare le procedure e i costi per i cittadini che si trovano a dover sanare abusi edilizi minori o difformità di lieve entità. In molti casi, il peso economico delle sanzioni può essere una delle principali barriere alla regolarizzazione; ecco perché il listino prezzi sarà cruciale per garantire trasparenza e prevedibilità.

Questa semplificazione mira a rendere più accessibile e meno oneroso l’intero processo di sanatoria, soprattutto per chi desidera regolarizzare immobili destinati all’uso residenziale. In particolare, il decreto intende evitare che le piccole difformità, come una variazione nei volumi o un cambio di destinazione d’uso non dichiarato, si trasformino in problemi insormontabili per i cittadini.

Riassumendo

  • Il Decreto Salva Casa semplifica la regolarizzazione di piccole difformità edilizie e abusi minori.
  • Sanzioni variabili in base alla tipologia di difformità e alla presenza della doppia conformità.
  • Previsto un “Listino Prezzi Sanatoria 2024” per uniformare le sanzioni a livello nazionale.
  • La circolare ministeriale aiuterà i comuni a quantificare correttamente l’entità degli illeciti edilizi. Quindi, la sanzione applicabile.
  • Obiettivo: agevolare la regolarizzazione con procedure più chiare, rapide e meno onerose per i cittadini.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pizza da 1500 euro a Milano
Articolo precedente

A Milano arriva la pizza da 1.500 euro e il titolare dice che è pure “regalata”

SUV cinese
Articolo seguente

SUV cinese targato Stellantis, farà bene nel mercato italiano?