Tre mesi senza stipendio e senza pensione: saranno obbligatori dal 2025?

La finestra mobile per la pensione anticipata potrebbe allungarsi, lasciando per più tempo i lavoratori senza stipendio e senza pensione
4 ore fa
3 minuti di lettura
pensione
Foto © Licenza Creative Commons

Il tema della pensione anticipata ordinaria torna a occupare il dibattito politico, con un possibile cambiamento che potrebbe influire pesantemente sulla vita dei futuri pensionati italiani. Al centro della questione c’è la cosiddetta “finestra mobile”, ossia l’intervallo di tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti pensionistici e la prima erogazione dell’assegno pensionistico. Secondo recenti indiscrezioni, il governo starebbe pensando di estendere questa finestra a partire dal 2025 per la pensione anticipata ordinaria, prolungando ulteriormente il periodo in cui i lavoratori si trovano “senza stipendio e senza pensione”.

La pensione anticipata ordinaria, ricordiamo, è quella che oggi permette di andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica. Sono però richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini) ovvero 41 anni e 10 mesi (se donne).

Senza stipendio e senza pensione: il governo vuole allungare i tempi

La chiamano “anticipata”, in quanto permetterebbe di andare in pensione prima dell’età ordinariamente prevista per la pensione di vecchiaia, ossia prima dei 67 anni.

Attualmente, chi va via dal lavoro con la pensione anticipata ordinaria deve attendere tre mesi prima di vedere il primo accredito sul proprio conto corrente. In pratica, dopo aver terminato l’ultimo giorno lavorativo e aver chiuso definitivamente il rapporto di lavoro, il lavoratore si trova a vivere un periodo transitorio in cui non percepisce né stipendio né pensione.

Ebbene, se il governo dovesse procedere con l’allungamento della finestra mobile (si parla di portarla da 3 a 7 mesi nel 2025), i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione anticipata si troveranno ad affrontare un periodo di attesa ancora più lungo senza entrate economiche. Dunque, una pensione effettiva a 42,17 mesi (invece che 42,10 mesi).

Cosa Significa l’aumento della finestra mobile?

L’allungamento della finestra mobile comporterebbe conseguenze dirette e tangibili per coloro che desiderano andare in pensione prima dell’età prevista. Per esempio, un lavoratore che termina la propria carriera a gennaio 2025, pur avendo tutti i requisiti per la pensione anticipata, dovrebbe aspettare fino ad agosto 2025 prima di ricevere la sua prima pensione, rimanendo così per sette mesi senza entrate regolari.

Questa situazione rischierebbe di mettere in difficoltà molte famiglie e singoli individui che non hanno altre fonti di reddito o risparmi adeguati a coprire questo periodo di vuoto.

In particolare, l’aumento della finestra mobile significherebbe dover fare i conti con più mesi senza stipendio e senza pensione, una prospettiva che richiederebbe una pianificazione accurata e una gestione oculata delle risorse economiche disponibili. Le difficoltà che potrebbero sorgere riguardano soprattutto chi ha spese fisse elevate, come un mutuo o il sostegno a familiari a carico. Pertanto, diventerebbe fondamentale valutare attentamente il proprio bilancio finanziario e considerare alternative per far fronte a questo lungo periodo di inattività retributiva.

Le strategie per i mesi senza stipendio e senza pensioni

Chi si avvicina al pensionamento dovrà, dunque, prepararsi per un futuro senza stipendio e senza pensione per un periodo probabilmente prolungato. D’altronde il lavoratore non può sottrarsi alla finestra mobile, anche se potrebbe continuare a lavorare in questo periodo. Bisogna, però tener conto del periodo di preavviso per dimissioni da dare all’azienda. Ma quali sono le soluzioni per far fronte a questa situazione di vuoto economico, per chi non continua a lavorare durante la finestra mobile?

  • Pianificazione Finanziaria Anticipata: È consigliabile iniziare a risparmiare già durante gli ultimi anni di lavoro, accantonando una somma che possa coprire i mesi di vuoto tra l’uscita dal mondo lavorativo e l’arrivo del primo assegno pensionistico. Si può valutare l’apertura di un fondo di emergenza o un conto di risparmio dedicato esclusivamente a questo scopo.
  • Fonti di Reddito Alternative: Un’altra opzione è quella di cercare fonti di reddito alternative, come consulenze occasionali o piccoli lavori part-time, che possano aiutare a coprire le spese durante l’attesa della pensione.
  • Valutare la Possibilità di Ritardare il Pensionamento: In alcuni casi, potrebbe risultare vantaggioso rimandare il pensionamento di qualche mese, continuando a lavorare fino al momento in cui si prevede di poter sostenere il periodo di attesa senza stipendio e senza pensione.

Ma anche il governo dovrebbe fare la sua parte.

Introdurre misure di sostegno per il periodo in cui il lavoratore sarà senza stipendio e senza pensioni, sarebbe auspicabile. Perché una cosa sono 3 mesi a altra diventerebbe dover aspettare 7 mesi. E’ lecito dire ad un soggetto che ha raggiunto i requisiti per la pensione ma prima di ricevere l’assegno mensile deve lavorare ancore se non vuole stare mesi senza entrata?

Riassumendo

  • Il governo valuta l’aumento della finestra mobile per la pensione anticipata dal 2025.
  • La finestra mobile potrebbe passare da 3 a 7 mesi senza stipendio né pensione.
  • Maggiori mesi senza reddito richiedono una pianificazione finanziaria attenta e preventiva.
  • Si consiglia di risparmiare o trovare redditi alternativi per coprire il periodo di vuoto.
  • Ritardare il pensionamento può essere un’opzione per evitare difficoltà economiche prolungate.
  • L’incertezza del 2025 impone una valutazione strategica del proprio piano di pensionamento.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.