Come beneficiare del bonus condizionatori nel 2024

Il bonus condizionatori offre ancora interessanti agevolazioni fiscali nel 2024. Ecco a chi spetta e come richiederlo
5 minuti fa
4 minuti di lettura
bonus condizionatori
Foto © Pixabay

Il Bonus Condizionatori 2024 è una misura di incentivazione fiscale volta a promuovere l’acquisto di nuovi impianti di condizionamento efficienti e a basso consumo energetico. Questa agevolazione consente di detrarre una percentuale delle spese sostenute dall’IRPEF in fase di dichiarazione dei redditi. In questa guida analizzeremo a chi spetta il bonus, come richiederlo, e quali sono i principali vantaggi e limiti associati.

Cos’è il bonus condizionatori 2024

Il bonus condizionatori 2024 rappresenta, da qualche anno, una detrazione fiscale concessa per l’acquisto o la sostituzione di condizionatori ad alta efficienza energetica.

È accessibile sia in caso di ristrutturazione che senza interventi edilizi. A seconda della tipologia di intervento, è possibile beneficiare di differenti agevolazioni.

Bonus Ristrutturazione (50%)

Applicabile in caso di interventi di ristrutturazione ordinaria o straordinaria, consente di recuperare il 50% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 96.000 euro. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo. In altre parole l’installazione/sostituzione del climatizzatore permette una detrazione del 50% della spesa sostenuta. Quindi, il lavoro può qualificarsi come ristrutturazione.

Bonus Mobili (50%)

Rivolto a chi esegue ristrutturazioni e include nell’acquisto mobili e grandi elettrodomestici. Il tetto massimo di spesa per il 2024 è fissato a 5.000 euro, con la detrazione distribuita in 10 anni. In altre parole, chi sta ristrutturando casa e beneficia del bonus ristrutturazione 50% può acquistare e installare il condizionatore e su quest’ultima spesa gode di un’altra detrazione 50% qualificabile come bonus mobili e grandi elettrodomestici.

Ecobonus (65%)

Previsto per chi sostituisce vecchi impianti con nuovi condizionatori a pompa di calore. È necessario che l’intervento garantisca un miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. Anche qui sono previsti limiti di spesa da rispettare

Superbonus (al 70% nel 2024)

Concesso (non per tutti) per interventi che comportano il miglioramento di almeno due classi energetiche, in abbinamento a lavori trainanti come l’isolamento termico o la sostituzione della caldaia. Ricordiamo che il superbonus, negli anni ha subito modifiche nella percentuale di detrazione, partendo dal 110% fino a diminuire al 70% nel 2024.

Come per gli altri tipi di detrazione sopra indicati il legislatore stabilisce tetti massimi di spesa.

A chi spetta il bonus condizionatori 2024

Il Bonus è destinato a vari soggetti che sostengono le spese per l’acquisto e l’installazione di condizionatori. Tra questi troviamo:

  • proprietari e nudi proprietari dell’immobile;
  • usufruttuari, locatari e comodatari, anche senza interventi di ristrutturazione;
  • familiari conviventi e conviventi di fatto, purché siano intestatari delle fatture e abbiano effettuato i pagamenti.

Casi particolari: vendita e successione ereditaria

In caso di vendita dell’immobile, il diritto a continuare a godere del bonus condizionatori 2024 (salvo che si tratti del bonus mobili) può essere trasferito al nuovo proprietario oppure mantenuto dal venditore, previo accordo da riportare nel rogito. Se nulla si specifica nel rogito, il diritto a godere delle quote residue di detrazione passa automaticamente al nuovo proprietario. In caso di decesso del beneficiario, le quote residue si trasferiscono (pro quota) agli eredi che mantengono la detenzione effettiva dell’immobile andato in eredità e oggetto dei lavori.

Per chi vive in affitto, l’inquilino può usufruire della detrazione purché ottenga il consenso del proprietario e purché sia lui a sostenere effettivamente le spese.

Come richiedere il bonus condizionatori 2024

Per ottenere il Bonus Condizionatori 2024, è necessario seguire una procedura ben definita, come sotto illustrato.

  • Documentazione: raccogliere tutte le fatture e i documenti relativi all’acquisto e all’installazione del condizionatore. Per il Superbonus e l’Ecobonus, è necessaria l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato.
  • Trasmissione all’ENEA: in caso di Ecobonus, è obbligatorio inviare una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.
  • Modalità di pagamento: effettuare il pagamento tramite bonifico parlante, indicando il riferimento normativo e il codice fiscale di chi beneficia della detrazione, oltre che i dati fiscali dell’impresa/fornitore. I pagamenti con altre modalità non consentono l’accesso al bonus. Fa eccezione il bonus condizionatori goduto nella formula del bonus mobili. In tale ipotesi è sufficiente anche il bonifico ordinario o altre modalità tracciabili (tranne assegno).

La detrazione è goduta in dichiarazione redditi, come detto in 10 quote annuali di pari importo.

Quindi, ad esempio, per la spesa fatta nel 2024, la prima quota del bonus condizionatori sarà goduta nel 730/2025 (anno d’imposta 2024); la seconda quota nel 730/2026 (anno d’imposta 2025); e così via.

Tipologie di interventi ammissibili

Il Bonus Condizionatori 2024 copre diverse tipologie di interventi, che variano a seconda della detrazione richiesta, eccone alcuni.

  • Installazione senza lavori di ristrutturazione: il bonus può essere richiesto anche senza lavori di ristrutturazione veri e propri sulla casa, a condizione che il condizionatore sia ad alta efficienza energetica.
  • Interventi di ristrutturazione: in caso di ristrutturazione, è possibile accedere al Bonus Mobili o al Bonus Ristrutturazioni, purché l’acquisto sia successivo all’inizio dei lavori. In altre parole se, ad esempio, il contribuente sta facendo lavori di ristrutturazione sulla casa e acquista/installa il condizionatore può far rientrare detta spesa nel bonus ristrutturazione 50% oppure nel bonus mobili 50%.
  • Sostituzione di impianti di riscaldamento: l’ecobonus prevede la detrazione del 65% per la sostituzione di caldaie con condizionatori a pompa di calore.

I bonus non sono cumulabili, nel senso che se si decide di godere del bonus condizionatori 2024 nella forma del bonus mobili non si può avere per la stessa spesa anche il bonus ristrutturazione 50% e/o l’ecobonus/superbonus.

Vantaggi e limitazioni del bonus condizionatori 2024

Il bonus condizionatori 2024 offre numerosi vantaggi, segue elenco.

  • Risparmio energetico: i nuovi impianti garantiscono una riduzione significativa dei consumi, con benefici sia economici che ambientali.
  • Agevolazioni fiscali: la detrazione consente di recuperare una parte delle spese sostenute.
  • Riduzione dell’IVA: l’acquisto di condizionatori ad alta efficienza permette di beneficiare dell’IVA agevolata al 10%.

Tra le limitazioni troviamo la necessità di rispettare i tetti di spesa e di fornire tutta la documentazione richiesta entro le scadenze previste.

Conclusioni

Il bonus condizionatori 2024 rappresenta un’opportunità concreta per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione e ridurre i costi di acquisto e installazione dei climatizzatori. I proprietari di casa devono essere informati e consapevoli sulle diverse forme di detrazioni ammesse.

Attenzione anche alle modalità di pagamento. Errori nel pagamento potrebbero compromettere il beneficio fiscale. Conservare sempre le fatture di spesa.

Riassumendo…

  • Il bonus condizionatori 2024 permette la detrazione IRPEF per l’acquisto di condizionatori efficienti.
  • Accessibile a proprietari, inquilini e comodatari, anche senza ristrutturazioni.
  • Copre varie tipologie di bonus: ristrutturazioni, mobili, ecobonus e superbonus.
  • Richiede documentazione specifica e pagamento tramite bonifico parlante.
  • Garantisce vantaggi fiscali e risparmio energetico con limiti di spesa definiti.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

casa a prima vista
Articolo precedente

Casa a Prima Vista, il caso dell’attico ai Parioli da 1,3 milioni di euro

bonus natale 100 euro
Articolo seguente

Bonus Natale da 100 euro. I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate (circolare n° 19)