Come richiedere l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa

Come richiedere l'anticipo del TFR per l'acquisto della prima casa? Ecco la procedura da seguire e i limiti da rispettare.
4 ore fa
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Avere una casa propria è il sogno di molte persone. Non sempre, però, si dispone del denaro necessario per poterne comprare una. Proprio in tale ambito può rivestire un ruolo importante l’anticipo del TFR che può aiutare a facilitare tale operazione. In base alla normativa vigente, infatti, in determinati casi è possibile richiedere l’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto per l’acquisto della prima casa. Ecco come fare.

Cos’è l’anticipo del TFR

Con il termine TFR, ovvero Trattamento di Fine Rapporto, si fa riferimento alla somma di denaro che spetta al dipendente in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Al fine di garantire la relativa erogazione, il datore provvede ad accantonare periodicamente del denaro durante il periodo lavorativo del dipendente. Si tratta, in pratica, di una specie di salario differito che viene percepito dai lavoratori dipendenti alla fine del contratto di lavoro. In determinate circostanze, però, la legge italiana offre la possibilità di richiedere e beneficiare dell’anticipo del TFR. Un’opportunità che si rivela indubbiamente utile nel caso in cui si debbano affrontare delle spese particolarmente ingenti, come ad esempio spese mediche straordinarie, ristrutturare o acquistare la prima casa. Hanno diritto all’anticipo del TFR i dipendenti del settore privato, anche se con contratto a tempo determinato. Per i lavoratori dipendenti del settore pubblico, invece, sono previste delle misure simili, come ad esempio il TFS, ovvero il trattamento di fine servizio.

Requisiti per richiedere l’anticipo del TFR per la prima casa

Non sempre i lavoratori dipendenti possono richiedere l’anticipo del TFR. Per beneficiare di tale opportunità, infatti, bisogna possedere determinati requisiti e rispettare certe condizioni. In particolare, come si evince dall’articolo 2120 del Codice Civile:

“Il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta. […] La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di:
a) eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;
b) acquisto della prima casa di abitazione per sé per i figli, documentato con atto notarile”.

Ebbene sì, l’anticipo del TFR può essere richiesto sia per sé stessi che per un’eventuale immobile dei figli.

In entrambi i casi deve trattarsi di prima casa. Con quest’ultimo termine si intende l’immobile adibito a residenza e dove il nucleo famigliare dimora abitualmente.

Limiti da rispettare e disponibilità aziendale

Nonostante si tratti di un diritto riconosciuto dalla legge, l’azienda non è obbligata a concedere l’anticipo del TFR nel caso in cui oltre 10% dei dipendenti aventi diritto ne faccia richiesta nel corso dello stesso anno. Il tutto fermo restando il fatto che non debba essere superata quota 4% del numero totale dei dipendenti dell’azienda.

Procedura per richiedere l’anticipo del TFR

Per richiedere l’anticipo del TFR bisogna seguire una procedura formale che può risultare leggermente diversa a seconda dell’azienda in cui si lavora. Generalmente, comunque, i passaggi da seguire sono i seguenti:

  • Presentare una richiesta scritta
  • Allegare la documentazione necessaria
  • Attendere la risposta da parte dell’azienda
  • Ottenere l’accredito dell’importo dell’anticipo del TFR.

Presentare una richiesta scritta e allegare la documentazione necessaria

Il dipendente deve presentare al proprio datore, o all’ufficio delle risorse umane della propria azienda, una richiesta scritta. Quest’ultima può essere presentata di persona, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure con una PEC. A prescindere dalla modalità di presentazione scelta, la lettera di richiesta deve presentare alcune informazioni in particolare. Tra queste si annoverano ovviamente le generalità del soggetto richiedente e la motivazione per cui si richiede l’anticipo.

Ma non solo, bisogna indicare il numero di anni trascorsi a lavorare presso l’azienda e l’importo di cui si necessita.

Affinché la richiesta vada a buon fine, si consiglia di allegare la documentazione che attesti la compravendita e di conseguenza l’effettiva necessità di avere in anticipo i soldi del TFR. Tra i documenti da allegare si citano un atto notarile che attesti il passaggio di proprietà, il contratto preliminare di vendita oppure un documento sostitutivo. Si consiglia anche di inoltrare copia della dichiarazione dei redditi, grazie a cui è possibile evincere che il soggetto richiedente non abbia altre case intestate e pertanto stia richiedendo l’anticipo per l’acquisto della prima casa.

Se l’acquisto è a favore di un figlio maggiorenne si deve inoltre allegare lo stato di famiglia. Se la richiesta di anticipo TFR viene inoltrata per la costruzione o la ristrutturazione bisogna allegare i permessi previsti dalla legge. In quest’ultimi casi è indispensabile la relazione di un tecnico abilitato che deve attestare l’inizio dei lavori.

Attendere l’esito e l’erogazione dell’anticipo TFR

Ogni lavoratore, è bene ricordare, può beneficiare dell’anticipo Tfr per la prima casa soltanto una volta nel corso della sua carriera lavorativa. Una volta inoltrata apposita domanda, non bisogna fare altro che attendere il responso da parte dell’azienda. In alcuni casi quest’ultima può richiedere ulteriori documenti o informazioni prima di approvare la domanda. In caso di responso positivo, sarà poi compito dell’azienda provvedere ad erogare il relativo importo. Generalmente l’accredito avviene nel giro di poche settimane.

Quanto si può richiedere

Per quanto concerne gli importi dell’anticipo del TFR per la prima casa, bisogna sapere che i limiti possono essere differenti a seconda della relativa destinazione. Entrando nei dettagli, chi decide di lasciare il TFR in azienda può richiedere un anticipo fino al 70% delle somme già accantonate.

Nel caso in cui, invece, si decida di destinare il TFR ad un fondo pensione, allora è possibile richiedere fino al 75% dell’importo maturato. In entrambi i casi, poiché si tratta di una liquidazione anticipata, le somme richieste e ottenute non verranno erogate al momento della cessazione del rapporto lavorativo.

Richiesta anticipo TFR: le ipotesi di rifiuto

L’anticipazione del TFR per l’acquisto della prima casa non può essere considerato un diritto assoluto del lavoratore. Bensì deve essere concordata con il datore di lavoro, che può decidere, entro certi limiti, se accettare o meno la richiesta. Ci sono, inoltre, dei casi specifici in cui il datore può rifiutarsi di anticipare il Trattamento di Fine Rapporto. Tra questi si annoverano la mancanza del requisito dell’abitazione principale oppure se la richiesta viene effettuata per un soggetto diverso da quelli stabiliti dalla legge. La richiesta viene rifiutata se eccede il 10% di domande già accettate dal datore di lavoro, tenendo conto del numero dei dipendenti aventi diritto e se risulta superata la soglia del 4% del totale dei dipendenti richiedenti tale trattamento.

Conclusione

L’anticipo del TFR si rivela essere uno strumento senz’ombra di dubbio prezioso per chi si ritrova ad affrontare spese ingenti, come appunto l’acquisto della prima casa. Prima di farne richiesta, comunque, si consiglia di valutare l’effettiva convenienza, considerando che quanto ottenuto non verrà più corrisposto al momento della cessazione del rapporto lavorativo. Soltanto utilizzando al meglio il TFR, infatti, è possibile sfruttare appieno i vantaggi offerti da tale misura, come ad esempio la possibilità di ottenere velocemente della liquidità extra, evitando di dover accendere dei prestiti.

Riassumendo

  • Grazie all’anticipo del TFR è possibile avere del denaro da destinare all’acquisto della prima casa.
  • Per ottenere l’anticipo del TFR bisogna essere in possesso di determinati requisiti.
  • Il lavoratore deve presentare richiesta scritta al datore di lavoro.
  • L’importo di TFR non deve oltrepassare determinati limiti.
  • In determinati casi l’azienda può decidere di non accettare la richiesta.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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