L’introduzione dell’intelligenza artificiale su WhatsApp è una novità attesa da tempo, e anche se Meta non ha ancora lanciato il suo chatbot Meta AI in Europa a causa delle restrizioni del regolamento DSA, Microsoft ha colto l’opportunità di portare il suo Copilot sulla piattaforma di messaggistica più utilizzata al mondo. Questa nuova funzionalità permette agli utenti di utilizzare alcune delle funzioni base dell’intelligenza artificiale direttamente su WhatsApp, senza bisogno di scaricare app aggiuntive o creare un account Microsoft.
Come funziona Copilot
Per cominciare a usare Copilot su WhatsApp, gli utenti devono semplicemente aggiungerlo come un qualsiasi altro contatto. Questo si fa tramite la scansione di un codice QR fornito da Microsoft. Una volta completata questa operazione, si avvia una nuova conversazione con Copilot, basato sulla tecnologia di OpenAI, la stessa che supporta ChatGPT. Interagire con l’AI su WhatsApp è quindi molto simile a una normale chat, con la possibilità di salvare, condividere e inoltrare i risultati ottenuti, inclusi i contenuti visivi generati dall’intelligenza artificiale. Copilot su WhatsApp offre una serie di funzionalità standard alle quali gli utenti possono accedere cliccando sul link “How I can help”. Questo include la possibilità di ricevere suggerimenti su argomenti vari come racconti, notizie sportive, allenamenti, ricette, viaggi, musica e persino appuntamenti sentimentali.
Tuttavia, la vera forza di Copilot sta nella sua capacità di rispondere a una vasta gamma di domande fuori da queste aree predefinite. Gli utenti possono porre domande su quasi tutto, purché rientrino nei limiti della policy di Microsoft. È quindi escluso qualsiasi contenuto sensibile o inappropriato. Una delle funzioni più interessanti è la generazione di immagini attraverso il motore Dall-E, che consente agli utenti di creare contenuti grafici direttamente all’interno dell’app. Anche se la creazione delle immagini può essere un po’ lenta, al momento non ci sono limiti riguardo al numero di immagini che si possono produrre in un giorno.
Vantaggi e limiti di Copilot su WhatsApp
L’integrazione di Copilot direttamente su WhatsApp è senza dubbio un vantaggio per gli utenti, poiché permette di utilizzare i contenuti generati senza uscire dall’app. In pochi tocchi, è possibile generare immagini o ottenere risposte e condividerle con altri contatti o gruppi di WhatsApp, rendendo l’esperienza d’uso molto fluida. Un esempio simpatico è la possibilità di creare immagini con frasi come “buongiornissimo, caffè?”, molto apprezzate dagli utenti italiani. Nonostante questi benefici, ci sono alcuni limiti da considerare. In primo luogo, le fonti utilizzate da Copilot per rispondere alle domande provengono quasi esclusivamente dagli Stati Uniti, il che può portare a risposte meno rilevanti per gli utenti italiani.
Ad esempio, chiedendo informazioni sulle partite dell’Inter, si riceve comunque una risposta basata su fonti sportive americane. Inoltre, il modello AI utilizzato per Copilot su WhatsApp sembra essere meno avanzato rispetto a quello disponibile su Windows o sull’app standalone di Copilot, probabilmente a causa del fatto che non è richiesto il login con un account Microsoft. Questo significa che il chatbot non può accedere a cronologie di conversazione precedenti, il che potrebbe essere un vantaggio per chi desidera una maggiore privacy, ma comporta anche risposte meno personalizzate.
In sintesi…
- Microsoft ha portato il suo Copilot su WhatsApp in Italia, permettendo agli utenti di accedere alle funzioni di intelligenza artificiale direttamente nell’app senza bisogno di scaricare altre applicazioni o creare un account Microsoft.
- Copilot offre risposte su una vasta gamma di argomenti e la possibilità di generare immagini tramite Dall-E, ma le fonti sono principalmente americane e le risposte meno personalizzate rispetto alle altre versioni del servizio.
- Nonostante i limiti, l’integrazione di Copilot su WhatsApp è una novità utile per molti utenti, con margini di miglioramento legati alla qualità delle risposte e all’adattamento alle esigenze italiane.