Con la circolare n°90/2024 l’INPS ha chiarito come funziona a livello operativo la nuova chance di ravvedimento operoso per i contributi INPS dovuti ai fini pensionistici.
Si tratta di una grossa novità inserita nel DL 19/2024 grazie alla quale il contribuente potrà mettere a posto eventuali omessi o carenti versamenti contributivi pagando delle sanzioni ridotte rispetto a quelle ordinariamente applicate.
Le novità si applicano ai mancati pagamenti di contributi correlati a obblighi di denuncia riferiti a periodi di competenza decorrenti dal 1° settembre 2024.
Dunque niente ravvedimento operoso ad esempio per i contributi previdenziali risultanti dal modello Redditi 2024, periodo d’imposta 2023.
Le sanzioni ridotte per il pagamento dei contributi entro 120 giorni
Grazie al DL 19/2024, se il contribuente effettua il pagamento dei contributi entro 120 giorni dalla scadenza di legge, la sanzione civile sarà calcolata senza la maggiorazione di 5,5 punti.
Il pagamento deve avvenire in unica soluzione (fatto salvo quanto vedremo a breve) spontaneamente prima di contestazioni o richieste da parte dell’ente di previdenza.
Cosicché, sarà applicato il solo tasso di interesse fissato dalla BCE. Ad esempio, con effetti dal 18 settembre si applicherà il tasso del 3,65%. Senza la maggiorazione.
Attenzione però, nel caso specifico qui in esame, non parliamo di evasione contributiva ma di omissione contributiva.
Infatti, il trattamento di favore entro 120 giorni riguarda il caso in cui i contributi da versare risultano da denunce denunce e/o registrazioni obbligatorie presentate entro la scadenza di legge.
Dunque i contributi per la pensione INPS saranno meno cari.
Contributi pensione con ravvedimento operoso INPS. Le indicazioni dell’INPS
L’INPS con la circolare n° 90/2024 sul ravvedimento dei contributi, ha chiarito in che modo deve essere utilizzata la nuova chance di regolarizzazione dei versamenti.
Innanzitutto, l’Istituto di previdenza chiarisce il perché è stata adottata questa norma:
L’intento del legislatore è quello di estendere l’istituto del ravvedimento operoso, già previsto per le ipotesi di evasione contributiva dal medesimo articolo 116, comma 8, lettera b), ultima parte, della legge n.
388/2000, anche alle ipotesi di omissione contributiva disciplinata dalla citata lettera a) del comma 8, al fine di favorire e accelerare il recupero del credito.
Detto ciò, a livello operativo, il contribuente potrà effettuare un ravvedimento frazionato ossia suddividere il debito in più soluzioni, a condizione che il versamento complessivo avvenga nei 120 giorni.
Dunque, non sono ammessi pagamenti rateali che vadano oltre i 120 giorni.
Nulla è variato per quanto riguarda il calcolo dei giorni di ritardo: le sanzioni civili sono calcolate a decorrere dal giorno successivo alla scadenza legale fino a quello dell’effettivo pagamento.
Dopo il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni civili, continuano, inoltre, a essere dovuti sul debito contributivo residuo gli interessi nella misura degli interessi di mora di cui all’articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. Ciò in linea con quanto stabilito dall’articolo 116, comma 9, della legge n. 388/2000.
Quando si applicano le sanzioni ordinarie?
Una volta che è stato superato il termine dei 120 giorni, scattano le sanzioni ordinarie.
Dunque, si applicherà la sanzione civile pari al tasso ufficiale di riferimento (3,65% dal 16 settembre), maggiorato di 5,5 punti in ragione d’anno. Sino al massimo del 40 per cento dell’importo dovuto.
Analogo calcolo viene applicato in caso di formazione dell’avviso di addebito che venga effettuato entro il medesimo termine di 120 giorni. Tenuto conto che la misura agevolata è riconosciuta solo in caso di intervenuto integrale pagamento della contribuzione dovuta entro il termine sopra indicato.
Il nuovo ravvedimento operoso si applicherà relativamente agli inadempimenti verificatisi a decorrere dal 1° settembre 2024. Pertanto, sono interessati i mancati pagamenti di contributi correlati a obblighi di denuncia riferiti a periodi di competenza decorrenti dal 1° settembre 2024.
Ad esempio, per artigiani e commercianti, la novità si applicherà con effetti dalla III rata 2024 della contribuzione fissa, con scadenza al 18 novembre 2024.
Riassumendo…
- La nuova possibilità di ravvedimento operoso per contributi INPS consente di regolarizzare omissioni contributive con sanzioni ridotte.
- La sanzione ridotta si applica se il pagamento avviene entro 120 giorni dalla scadenza legale.
- La riduzione è valida per contributi relativi a periodi di competenza dal 1° settembre 2024 in poi.
- Dopo i 120 giorni, si applicano le sanzioni ordinarie con maggiorazioni.
- Non è possibile dilazionare i pagamenti oltre il limite dei 120 giorni.
- A breve l’INPS pubblicherà un applicativo per il calcolo della sanzione.