Rottamazione cartelle e saldo stralcio: analogie e differenze

La rottamazione cartelle e il saldo stralcio offrono opportunità per ridurre o estinguere i debiti fiscali. Ecco tutte le differenze
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cartelle
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In Italia, le iniziative di rottamazione delle cartelle e saldo stralcio rappresentano opportunità per i contribuenti di ridurre o estinguere i propri debiti fiscali. Tuttavia, nonostante vengano spesso utilizzati come sinonimi, questi due termini indicano procedure con caratteristiche e finalità differenti.

In questo articolo, vedremo nel dettaglio le differenze tra rottamazione cartelle e saldo stralcio, i requisiti per beneficiarne e le ultime edizioni previste dal legislatore.

La rottamazione delle cartelle: come funziona?

La rottamazione delle cartelle è una procedura che consente ai contribuenti di ridurre l’importo del debito dovuto, azzerando sanzioni e interessi di mora.

Non è un istituto strutturale. Il legislatore, a seconda dell’occorrenza, prevede edizioni.

A differenza del saldo e stralcio, la rottamazione non elimina l’intero debito, ma solo una parte di esso, lasciando comunque a carico del contribuente la somma del capitale e alcune spese accessorie. Inoltre, non è automatica. Il contribuente che intende beneficiarne deve presentare domanda entro una data precisa stabilita, di volta in volta, dal legislatore.

Quali importi vengono azzerati con la rottamazione?

La rottamazione cartelle permette, in linea generale, di eliminare:

  • interessi di mora;
  • sanzioni amministrative;
  • l’aggio, ossia la commissione dell’ente di riscossione

Il contribuente deve, comunque, versare il capitale originario del debito e le spese di procedura (come notifiche e azioni esecutive).

Il saldo e stralcio: definizione e requisiti

Il saldo e stralcio è una misura che prevede l’annullamento totale o parziale delle cartelle di pagamento. Esso si applica solitamente a specifiche categorie di debiti e, anch’esso, è approvato per edizioni limitate.

A differenza della rottamazione, il saldo e stralcio è automatico e non richiede la presentazione di alcuna domanda da parte del contribuente.

Differenza tra saldo e stralcio e annullamento delle cartelle

Se lo stralcio è totale, si parla di “annullamento delle cartelle”. Se, invece, il debito viene ridotto solo parzialmente, allora si parla di “saldo e stralcio”.

In questo secondo caso, dunque, la riduzione può riguardare anche solo una percentuale dell’importo totale del debito, lasciando comunque a carico del contribuente una quota residua.

Edizioni recenti di rottamazione e saldo stralcio

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto la “Rottamazione Quater“. Questa edizione riguarda le cartelle affidate all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. I contribuenti interessati hanno potuto presentare domanda di adesione entro una determinata scadenza e scegliere (in sede di domanda) se pagare in un’unica soluzione o dilazionare il pagamento fino a un massimo di 18 rate.

In caso di mancato pagamento anche di una sola rata (e anche solo in parte), il contribuente decade dai benefici della sanatoria, ritornando quindi al debito originario, comprensivo di sanzioni e interessi.

Anche per il 2023, il legislatore ha introdotto una misura di saldo e stralcio che ha previsto l’annullamento totale delle cartelle con un importo fino a 1.000 euro, per debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Debiti Esclusi dallo Stralcio

Non tutte le tipologie di debito sono state incluse nello stralcio. Ecco alcune delle esclusioni principali:

  • Somme derivanti dal recupero di aiuti di Stato.
  • Crediti derivanti da pronunce della Corte dei Conti.
  • Multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a sentenze penali di condanna.
  • Risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea.
  • IVA riscossa all’importazione.

Per quanto riguarda le multe stradali, è stato possibile annullare solamente gli interessi maturati e le sanzioni, ma non il capitale originale.

Vantaggi di rottamazione e saldo stralcio

  • Rottamazione delle Cartelle: consente di ridurre l’importo del debito, eliminando sanzioni e interessi.
  • Saldo e Stralcio: permette l’annullamento completo o parziale del debito per specifiche categorie, senza necessità di presentare domanda.

Svantaggi di rottamazione e saldo stralcio

  • Rottamazione delle Cartelle: non comporta la cancellazione totale del debito e richiede la presentazione di una domanda formale. Non è sempre disponibile.
  • Saldo e Stralcio: non è sempre disponibile e si applica a specifiche categorie di debiti.

Consigli Utili per i Contribuenti

  • Verificare se il proprio debito rientra tra quelli inclusi nelle misure di saldo e stralcio o rottamazione.
  • Presentare tempestivamente la domanda di adesione alla rottamazione, se disponibile.
  • Consultare il sito dell’Agenzia Entrate Riscossione per le ultime novità e aggiornamenti.

In definitiva, entrambe le misure rappresentano strumenti validi per la gestione dei debiti fiscali, ma richiedono attenzione alle scadenze e ai requisiti specifici.

Riassumendo…

  • Rottamazione cartelle: annulla sanzioni e interessi, ma il contribuente paga capitale e spese accessorie.
  • Saldo e stralcio: annullamento totale o parziale del debito, automatico e senza domanda.
  • Domanda di rottamazione: necessaria per aderire, con scelta tra pagamento unico o rate.
  • Vantaggi e svantaggi: rottamazione riduce sanzioni; saldo e stralcio elimina totalmente il debito in alcuni casi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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