Pensione di vecchiaia 2025, la guida: tutti a 67 anni, qualcuno a 66,7 anni e altri a 66 o 71 anni, perché?

Ecco diverse pensioni di vecchiaia 2025, perché non è vero che con la misura escono solo i nati nel 1958 perché compiono i 67 anni di età.
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2 mesi fa
2 minuti di lettura
Ecco come va in pensione chi è nato nel 1963 e perché ci sono diverse vie da poter sfruttare per la pensione anticipata.
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Andare in pensione di vecchiaia nel 2025 potrebbe sembrare semplice, dato che si tratta della principale misura previdenziale dell’INPS, che richiede il raggiungimento dell’età pensionabile. Inoltre, i requisiti sono stati stabiliti e bloccati dal 2019.

Tutti in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi?

I requisiti standard prevedono che si possa andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, l’età pensionabile è variabile, quindi nel 2025 non saranno solo i nati nel 1958 a poter uscire dal mondo del lavoro con questa misura.

Come si accede alla pensione di vecchiaia ordinaria?

La pensione di vecchiaia ordinaria si ottiene raggiungendo l’età pensionabile e soddisfacendo i requisiti minimi di contribuzione. Nello specifico, servono almeno 67 anni di età. Questo significa che, nel 2025, i nati nel 1958 potranno accedere alla pensione, purché abbiano almeno 20 anni di contributi versati.

Esistono però delle eccezioni. In casi rari, si può accedere alla pensione con soli 15 anni di contributi. Ciò è possibile se i contributi sono stati versati tutti entro il 1992, oppure se si è stati autorizzati dall’INPS ai versamenti volontari entro il 1992, anche se non si è poi versato nulla. Inoltre, 15 anni di contributi possono bastare a chi ha un’anzianità di iscrizione di almeno 25 anni, con almeno 10 anni coperti da meno di 52 settimane di contributi. Queste sono le cosiddette “tre deroghe Amato”, sempre meno accessibili.

Per chi ha versato il primo contributo dopo il 1995, non è sufficiente avere 67 anni di età e 20 anni di contributi: bisogna anche raggiungere un importo della pensione non inferiore all’assegno sociale, che nel 2025 sarà di circa 540 euro al mese.

Pensione di vecchiaia 2025 per i contributivi puri: chi sono e come cambiano le regole

Chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1995 potrebbe non riuscire ad andare in pensione a 67 anni, a causa del vincolo dell’importo minimo della prestazione. Tuttavia, esiste una soluzione: a 71 anni, chi ha versato almeno 5 anni di contributi potrà comunque accedere alla pensione.

Nel 2025, i nati nel 1954 potranno quindi andare in pensione con 71 anni di età e almeno 5 anni di contributi. Questa regola si applica ai contributivi puri, ovvero coloro che non hanno versato alcun contributo prima del 1996. In questo caso, l’importo della pensione non è rilevante.

Lavori gravosi e usuranti: le regole per la pensione di vecchiaia nel 2025

L’ultimo aumento dell’età pensionabile, legato alle aspettative di vita, è stato registrato nel 2019, quando l’età per accedere alla pensione di vecchiaia è passata da 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Questa soglia resterà valida fino al 2027, anno in cui potrebbe salire di 2 o 3 mesi, in base alle stime sulla vita media della popolazione.

Tuttavia, questo aumento non si applica ai lavoratori che svolgono lavori gravosi o usuranti. Nel 2025, questi lavoratori potranno ancora andare in pensione a 66 anni e 7 mesi, a condizione che abbiano almeno 30 anni di contributi effettivi, senza contributi figurativi, riscatti o versamenti volontari.

Pensione anticipata per donne con figli: un anno in anticipo, ecco quando

La pensione di vecchiaia si ottiene, come detto, a 67 anni con almeno 20 anni di contributi. Per chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1995, esiste anche il requisito dell’importo minimo della pensione. Tuttavia, alcune lavoratrici possono andare in pensione un anno prima.

Questo vantaggio è riservato alle donne con figli che non hanno contributi versati prima del 1996. A queste lavoratrici è riconosciuto uno sconto di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 12 mesi. Questo significa che, nel 2025, le donne nate nel 1959, che hanno avuto tre o più figli, potranno andare in pensione a 66 anni. Chi ha avuto due figli potrà ritirarsi a 66 anni e 4 mesi, mentre chi ha un solo figlio potrà andare in pensione a 66 anni e 8 mesi.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

4 Comments

  1. Salve …volevo chiedere cortesemente se una volta in vigore la legge di proroga lavorativa fino ai 70 anni in PA ,sarà applicabile anche per coloro che sono andati in pensione a settembre 2024 …distinti saluti …Sarà retroattiva ?

  2. Salve, io ho 48 di età ma 25 di contributi…. Quanto dovrò lavorare ancora? Credo che andrò per anzianità contributiva se campo… Ma quanto è il min di anni avendo l’età?

  3. Buongiorno,
    io ho tre figli. posso andare in pensione di vecchiaia anticipata a 66 anni anche se ho versato contributi prima del 1996? attualmelmente ho 40 anni di contributi versati. supero di tre volte la pensione minima.

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