Il Bonus Natale è ufficialmente operativo. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni e alcuni Caf hanno già reso disponibili i moduli necessari per richiedere i 100 euro previsti al datore di lavoro.
Oggi vedremo come un bonus, nato per offrire un piccolo sostegno ai lavoratori sotto Natale, rischia per molti di diventare un aiuto per il Natale dell’anno successivo. Un paradosso evidente.
“Salve, mi chiamo Elena, lavoro come badante. Ho letto che anche noi abbiamo diritto al bonus di 100 euro.
“Gentili esperti, ho bisogno di un chiarimento sul bonus di 100 euro. Ho scaricato i moduli per richiederlo, ma non sono sicuro di consegnarli al mio datore di lavoro. Lui mi ha chiesto di non indicarlo nella dichiarazione dei redditi per i conguagli, affermando di essere incapiente. Esiste un modo per riceverlo direttamente a dicembre? Da quanto ho capito, dovrò inserirlo nel 730 del 2025, ma il datore di lavoro potrebbe chiedermi di non farlo di nuovo. Così finirò per riceverlo a fine 2025.”
Bonus Natale 2024 da 100 euro: c’è chi lo riceverà tra 12 mesi
Il Bonus Natale da 100 euro una tantum, erogato insieme alla tredicesima di dicembre, è destinato ai lavoratori dipendenti. La richiesta va fatta al datore di lavoro tramite autocertificazione o, in caso di dubbi, attraverso la dichiarazione dei redditi.
Non tutti i lavoratori dipendenti ne hanno diritto. Per ottenerlo, bisogna soddisfare specifici requisiti: il reddito complessivo non deve superare i 28.000 euro, e il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico e un coniuge (o un partner unito civilmente) non legalmente separato.
Anche i figli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi o affidati, sono inclusi. Nei nuclei familiari con un solo genitore, è sufficiente che il figlio sia fiscalmente a carico. Inoltre, l’imposta lorda per il 2024 deve essere superiore alle detrazioni spettanti. Questi sono i requisiti per accedere al Bonus Natale 2024.
Bonus Natale 2024: dalla busta paga al conguaglio nel modello 730
Il bonus va richiesto al datore di lavoro. Tuttavia, se il datore di lavoro non lo eroga per motivi di incapienza, negligenza o perché non agisce come sostituto d’imposta (come nel caso dei lavoratori domestici, come badanti e colf), l’unica soluzione è la dichiarazione dei redditi.
In questo caso, parlare di Bonus Natale 2024 è fuorviante, perché chi non può usufruire del sostituto d’imposta riceverà il bonus solo a dicembre 2025, tramite il conguaglio fiscale relativo ai redditi del 2024. In altre parole, per molti il Bonus Natale 2024 arriverà effettivamente solo nel Natale del 2025.
Infatti, chi presenta la dichiarazione dei redditi con il modello 730 senza sostituto d’imposta, come i lavoratori domestici o coloro con datori di lavoro “particolari”, riceve i conguagli fiscali entro dicembre dell’anno successivo, se ha fornito il proprio IBAN all’Agenzia delle Entrate. In assenza di IBAN, il rimborso avviene tramite assegno, ma potrebbe slittare fino a marzo dell’anno successivo.
Le due vie: quando il ritardo nell’incasso è inevitabile
Ricapitolando, il Bonus Natale 2024 può essere richiesto al datore di lavoro, che lo erogherà con la busta paga di dicembre insieme alla tredicesima. In alternativa, per chi non può riceverlo tramite il datore di lavoro, tutto è rimandato alla dichiarazione dei redditi del 2025, riferita ai redditi e detrazioni del 2024.
Se si utilizza il datore di lavoro come sostituto d’imposta, il bonus sarà erogato in busta paga tra agosto e settembre, in base alla data di presentazione del modello 730.