Surroga del mutuo, quando può convenire con i tassi in calo?

Le famiglie iniziano a guardare alla surroga del mutuo per cercare di pagare una rata più bassa, dato il calo in corso dei tassi di interesse.
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Surroga del mutuo conveniente?
Surroga del mutuo conveniente? © Licenza Creative Commons

Questa settimana è arrivata un’altra buona notizia per le famiglie con il terzo taglio dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea (BCE) per lo 0,25%. I prestiti si fanno ancora più economici dopo avere toccato il costo massimo nell’autunno dello scorso anno. Il governatore Christine Lagarde è stata chiara: l’inflazione sta scendendo e la crescita economica rallenta, anche se per il momento non intravede il rischio di recessione nell’Eurozona. E’ questo il momento giusto per ipotizzare la surroga del mutuo?

Rate già più leggere

Codacons, l’associazione dei consumatori, prevede che entro un anno le rate del mutuo scenderanno in media di 100 euro al mese.

Sarebbe un risparmio cospicuo. Già a dicembre la BCE taglierebbe i tassi per la quarta volta e così farebbe anche per altre quattro volte nel corso del 2025. Sono queste le previsioni del mercato, che ci aiutano a capire quale possa essere la tempistica più conveniente per valutare la surroga del mutuo.

Mutui a tasso variabile e fisso

Anzitutto, distinguiamo tra mutuo a tasso variabile e a tasso fisso. La discesa della rata riguarda il primo, mentre il secondo non cambia, una volta che è stato sottoscritto. Semmai, esso diventerà più abbordabile per i nuovi sottoscrittori. E chi lo ha stipulato da poco tempo, magari a tassi intorno ai massimi? Ecco, proprio per loro si apre una finestra di opportunità per la surroga del mutuo. Questa non è altro che la stipulazione di un nuovo contratto alle medesime condizioni, ma con una rata più bassa. Se il proprio istituto non la consentisse, ci si potrebbe recare presso un altro istituto (portabilità del mutuo).

L’Euribor a 3 mesi, a cui risultano agganciati per la maggior parte i mutui a tasso variabile, è atteso toccare i minimi già alla fine dell’anno prossimo. Fino a poche settimane fa, il punto minimo era atteso intorno alla metà del 2026.

I mutui a tasso fisso risultano legati all’Eurirs. Tuttavia, possiamo immaginare che il trend sia univoco. I tassi dovrebbero scendere ai minimi lungo l’intera curva grosso modo nello stesso periodo. L’Euribor risente particolarmente della politica monetaria della BCE, mentre l’Eurirs riflette perlopiù le aspettative d’inflazione. E’ anche vero, comunque, che l’una e le altre vadano a braccetto.

Surroga mutuo tra un anno

Fatta questa premessa, immaginiamo che, alle attuali condizioni di mercato, la surroga del mutuo convenga tra un anno. A quel punto, essendo presumibilmente i tassi scesi ai minimi termini, le banche offrirebbero le migliori condizioni possibili ai clienti per la stipulazione dei nuovi contratti. Il beneficio sarebbe massimo per gli attuali titolari di mutuo a tasso fisso. Va da sé che il problema non riguardi coloro che abbiano acceso un mutuo fino alla prima metà del 2022, quando i tassi erano bassissimi. La convenienza sarebbe risibile o nulla per coloro che hanno un capitale residuo ancora da rimborsare molto basso, visto che gli interessi incidono oramai poco sulla loro rata mensile.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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