Il Governo italiano sta lavorando a nuove misure per rafforzare il contrasto all’evasione fiscale, volendo introdurre importanti novità nella gestione delle detrazioni fiscali per combattere l’evasione fiscale. Una delle proposte più significative riguarderebbe l’estensione, anche in ambito partite IVA, dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per poter beneficiare degli sconti fiscali.
La novità è presente nella manovra finanziaria del 2025, licenziata dall’esecutivo il 15 ottobre 2024, e attesa per oggi, 21 ottobre 2024, in Parlamento per l’inizio della discussione. Ciò significa che quanto ci apprestiamo a dire dovrà poi trovare conferma nel testo della legge di bilancio come verrà licenziata da Camera e Senato per essere spedita in Gazzetta Ufficiale.
Sconti fiscali solo con tracciabilità
L’obbligo di tracciare i pagamenti per usufruire degli sconti fiscali non è una novità assoluta, ma fino ad oggi è stato limitato a determinate categorie di detrazioni in ambito privato. Servono già pagamenti tracciabili per avere i bonus edilizi (in alcuni di essi serve addirittura il bonifico parlante). Serve pagare con strumento tracciabile anche per fruire della detrazione IRPEF 19% (spese sanitarie, spese scolastiche, ecc.).
La tracciabilità dei pagamenti è considerata uno degli strumenti più efficaci per monitorare i flussi di denaro e ridurre le possibilità di occultare il reddito o le attività economiche all’Agenzia delle Entrate. Attraverso pagamenti elettronici, come quelli effettuati con carta di credito, carta di debito o bonifico, è possibile creare un sistema più sicuro e trasparente, limitando i margini di manovra per chi tenta di evadere il fisco.
Detrazioni fiscali con carta di credito: un incentivo alla trasparenza
La proposta del Governo prevederebbe di incentivare ulteriormente l’utilizzo dei pagamenti tracciabili per poter accedere agli sconti fiscali. Con la novità, si estenderebbe la cosa anche alle imprese.
Estendere questa regola alle aziende significherebbe coinvolgere una parte importante dell’economia nazionale in un sistema di maggiore trasparenza.
L’importanza della tracciabilità nel contesto europeo
Il problema dell’evasione fiscale non è solo una questione nazionale, ma coinvolge l’intera Unione Europea. L’Italia, in particolare, detiene il primato negativo per quanto riguarda l’evasione dell’IVA. Un aspetto che pesa significativamente sui bilanci pubblici e sulla competitività del Paese all’interno del mercato unico europeo.
Estendere l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per avere sconti fiscali può quindi essere visto anche come un tentativo di allinearsi agli standard europei. Promuovendo così una maggiore legalità e trasparenza nelle transazioni economiche.
In molti Paesi dell’Unione, infatti, sono già in vigore norme simili. Che incentivano le aziende all’uso di pagamenti elettronici per ridurre l’evasione fiscale. E migliorare il controllo delle transazioni. L’Italia, seguendo questa strada, spera di ottenere risultati significativi nel medio-lungo termine, migliorando la propria posizione in termini di legalità e trasparenza finanziaria.
Riassumendo…
- Il Governo intenderebbe estende la tracciabilità dei pagamenti per accedere agli sconti fiscali nel 2025 anche alle partite IVA.
- L’obiettivo è ridurre l’evasione fiscale, specialmente quella relativa all’IVA.
- Il viceministro Maurizio Leo sostiene la misura per maggiore trasparenza economica.
- L’Italia cerca di allinearsi agli standard europei per combattere l’evasione.