Condono fiscale CPB. Chi sono i nuovi ammessi? (Novità DL Fiscale)

Il nuovo DL fiscale modifica il condono fiscale riservato ai soggetti ISA che aderiranno al CPB entro il prossimo 31 ottobre
1 mese fa
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Il nuovo DL fiscale (DL 155/2024) che è entrato in vigore in data 20 ottobre mette già mano al condono fiscale riservato a coloro i quali entro il prossimo 31 ottobre decideranno di aderire al concordato preventivo biennale, CPB. Il nuovo decreto allarga la platea di coloro i quali potranno sfruttare la sanatoria dichiarando ulteriori redditi conseguiti nelle annualità 2018-2022, redditi  in precedenza tenuti nascosti al Fisco.

Tra i nuovi contribuenti ISA ammessi al condono ora vengono elencati ad esempio anche coloro i quali hanno dichiarato una delle cause di esclusione dall’applicazione degli ISA legata alla diffusione della pandemia.

Dunque anche questi soggetti se accetteranno la proposta reddituale del Fisco per gli anni 2024 e 2025 potranno poi sfruttare il condono. Ciò avverrà pagando un’imposta sostitutiva che non dipende però dalla propria pagella fiscale nelle annualità rispetto alle quali si intende sfruttare il ravvedimento/condono.

Vediamo nello specifico quali sono le novità del nuovo DL fiscale.

Il condono fiscale nel CPB

Prima di entrare nello specifico delle novità del nuovo DL fiscale, è necessario riprendere le peculiarità del nuovo condono fiscale 2018-2022 per i soggetti ISA che aderiranno al CPB. Il condono è stato previsto con il DL 113/2024. C.d. DL Ominibus.

Sono oggetto di condono i redditi che non sono stati dichiarati nelle annualità 2018-2022.

Per individuare il reddito in più da dichiarare e oggetto di sanatoria è necessario verificare la propria pagella fiscale. La verifica riguarda le singole annualità per le quali il contribuente intende ravvedersi.

In particolare, il maggio reddito è dato dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Omnibus, in ciascuna annualità e il valore dello stesso incrementato nella misura del:

  • 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
  • 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10;
  • 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
  • 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
  • 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.

Condono fiscale. Quanto si paga?

Ai redditi come sopra individuati si applica l’imposta sostitutiva al: 10 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8; 12 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8; 15 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.

Dunque per alcuni il condono CPB è molto conveniente.

Condono fiscale CPB. Chi sono i nuovi ammessi? (Novità DL Fiscale)

Inizialmente il Governo aveva previsto che la chance di sanatoria riguardasse solo coloro che nelle singole annualità hanno applicato gli ISA. Dunque coloro che avevano un punteggio ISA ossia un punteggio di affidabilità fiscale.

Ora la situazione cambia con il nuovo DL Fiscale 2024 che modifica il condono pochi giorni dopo la sua entrata in vigore.

In particolare, potranno sfruttare il ravvedimento i soggetti con un ammontare di ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e), o compensi di cui all’articolo 54, comma 1, del TUIR, fino a 5.164.569 euro e che non determinano il reddito con criteri forfetari, nel caso in cui anche per una delle annualità comprese tra il 2018 e il 2022:

  • hanno dichiarato una delle cause di esclusione dall’applicazione degli ISA correlata alla diffusione della pandemia da COVID-19;
  • ovvero hanno dichiarato la sussistenza di una condizione di non normale svolgimento dell’attività di cui all’articolo 9-bis, comma 6, lett. a), del D.L. 24 aprile 2017, n. 50.

Da qui bisogna poi capire in assenza di un punteggio ISA come si individua il maggior reddito da dichiarare.

Come si calcola il maggior reddito da dichiarare?

Ebbene, il maggior reddito da dichiarare al Fisco è così calcolato.

Maggior reddito da dichiarare con il condono CPB per i nuovi soggetti ammessi
Imposta sostitutiva imposte sui redditi Differenza tra  il  reddito  d’impresa  o  di  lavoro  autonomo  già dichiarato, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del nuovo decreto fiscale, per l’annualità interessata e il valore  dello stesso incrementato nella misura del 25 per cento
Imposta sostitutiva addizionali regionali e comunali
 

Imposta sostitutiva ai fini IRAP

Differenza tra il valore della produzione netta già dichiarato per l’annualità interessata dal condono e il valore dello stesso incrementato nella misura del 25 per cento.

Alle suddette basi imponibile si applica l’imposta sostitutiva:

  • 12,5% per l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali;
  • 3,9% per l’imposta sostitutiva dell’IRAP.

Attenzione, l’imposta sostitutiva così determinata deve essere ridotta del 30%. Per i soggetti che hanno applicato effettivamente gli ISA per l’annualità oggetto di condono invece il taglio del 30% riguarda solo l’imposta sostitutiva dovuta per gli anni 2020 e 2021. Annualità legate alla pandemia.

Riassumendo…

  • Condono fiscale: per i redditi non dichiarati dal 2018 al 2022 per chi aderisce al concordato preventivo biennale (CPB) entro il 31 ottobre 2024.
  • Nuovi soggetti ammessi: coloro che erano esclusi dagli ISA a causa della pandemia o per non normale svolgimento dell’attività.
  • Calcolo maggior reddito: incremento del reddito del 25% per i nuovi ammessi senza punteggio ISA.
  • Imposta sostitutiva: dal 12,5% per redditi e 3,9% per IRAP, con riduzione del 30%.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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