Anche chi ha maturato i requisiti pieni per andare in pensione non può cantare vittoria. Come cantano i Gemelli Diversi con il brano Tu corri!: “Mette la voglia, fantasia, altruismo per la sua squadra, mentre ripete a sé stesso cercando la sua vittoria. Ci sei solo tu, con quella porta davanti e un tiro da segnare che aspetta per svelarti se tutti quei sogni per cui tu corri li meriti davvero o son solo illusioni folli”. Parole che molti lavoratori potrebbero dedicare alla pensione.
Questo perché si trascorrono tantissimi anni lavorando con la speranza di poter un giorno lasciare il mondo del lavoro e ottenere la meritata pensione. L’accesso a tale trattamento richiede il possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Proprio quest’ultimi sono stati oggetto nel corso degli anni di continui cambiamenti e, a quanto pare, non è finita qui. Infatti grazie a questi due trucchi il governo può aumentare l’età per andare in pensione senza modificarla. Il rischio è che la maggior parte dei lavoratori, pur avendo maturato i requisiti necessari, debba attendere un bel po’ di tempo prima di accedere effettivamente a tale trattamento. Ma per quale motivo? Scopriamolo assieme!
I requisiti per accedere alla pensione in attesa della riforma delle pensioni
Uno degli obiettivi dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni è di allontanare lo spettro della Legge Fornero. In base a quest’ultima è possibile accedere alla pensione di vecchia a patto di avere un’età pari almeno a 67 anni e maturato 20 anni di contributi. Possono uscire prima dal mondo del lavoro, a prescindere dal requisito anagrafico, gli uomini che hanno maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi.
Per le donne tale soglia è fissata a quota 41 anni e 10 mesi di contributi. I requisiti attualmente previsti per andare in pensione sono considerati particolarmente stringenti e per questo motivo molti lavoratori sperano che il governo attui al più presto una riforma.
Nonostante ciò sembra che la strada da percorrere prima che la riforma diventi realtà sia ancora lunga. Questo perché le risorse finanziare disponibili sono alquanto limitate. Ne consegue che trovare una soluzione effettivamente valida, in grado di assecondare le esigenze sia dei cittadini che delle casse pubbliche, è alquanto complicata.
In pensione ma non troppo: anche con i requisiti pieni è presto per cantare vittoria
Lo scenario previdenziale del nostro Paese, purtroppo, non sembra essere dei migliori. Anche coloro in possesso dei requisiti necessari ad accedere alla pensione, infatti, potrebbero dover attendere più del previsto per accedere tale misura. Questo perché il governo potrebbe decidere di applicare delle penalizzazioni a coloro che decideranno di uscire dal mondo del lavoro prima di aver maturato i requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni.
Allo stesso tempo potrebbe garantire degli incentivi a favore dei soggetti che invece decideranno di proseguire con la propria attività lavorativa. Ciò nonostante abbiano maturato i requisiti per andare in pensione. In questo modo si desidera evitare possibili fughe in alcuni settori considerati strategici, come ad esempio quello sanitario o militare. Al momento, è importante sottolineare, si tratta di mere ipotesi. Si attendono comunicazioni ufficiali da parte dell’esecutivo per vedere se deciderà o meno di introdurre dei premi a favore di coloro che rimandano la pensione, spingendo così a slittare la data di accesso a quest’ultima.