La gestione dei fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è sotto i riflettori, in particolare per il rischio di doppio finanziamento. La Corte dei conti europea ha recentemente evidenziato una problematica rilevante: l’attuale sistema di controllo dell’Unione Europea potrebbe non essere sufficiente per evitare che alcuni progetti ricevano finanziamenti più di una volta. L’Italia è stata oggetto di particolare attenzione, con esempi concreti che dimostrano come sia complicato gestire correttamente i fondi europei.
Miliardi in gioco: coesione, Connecting Europe e PNRR
In Europa ci sono fondi enormi in gioco.
Uno degli esempi più discussi riguarda la tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova, parte della linea ad alta velocità Palermo-Catania. La complessità nel separare i diversi fondi europei ha portato l’Italia a proporre un calcolo proporzionale per suddividere le quote attribuibili al Recovery Fund. Tuttavia, per evitare complicazioni, la linea è stata completamente esclusa dal piano revisionato a dicembre 2023. Questo episodio dimostra la difficoltà di gestire progetti complessi che coinvolgono più fonti di finanziamento e solleva dubbi sull’efficacia della gestione italiana dei fondi PNRR.
Coordinamento dei fondi PNRR: sfide e opportunità
Un altro aspetto critico è il coordinamento tra i vari programmi italiani che gestiscono i fondi PNRR.
Nonostante queste criticità, l’Italia ha anche dimostrato buoni risultati nell’implementazione di sistemi di monitoraggio digitali, come Regis, un sistema informatico centralizzato che tiene traccia dei traguardi del PNRR. Questo sistema consente un controllo più efficace e trasparente, permettendo il collegamento con le banche dati dei fondi di coesione del periodo 2014-2020. Con l’obbligo di registrazione per tutte le gestioni dal novembre 2023, l’Italia mira a migliorare ulteriormente la trasparenza e il coordinamento.
I punti chiave…
- La Corte dei conti europea ha evidenziato il rischio di doppio finanziamento nei progetti PNRR a causa di sistemi di controllo inadeguati, con l’Italia sotto osservazione per alcuni casi concreti.
- Con oltre 648 miliardi di euro in gioco tra PNRR e altri fondi europei, il rischio di sovrapposizione aumenta, soprattutto nei progetti complessi, come dimostrato dal caso della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova.
- Nonostante le criticità, l’Italia ha implementato sistemi di monitoraggio digitali come Regis per migliorare la trasparenza e ridurre i rischi di duplicazione nei finanziamenti.