Pensioni sotto 1.000 euro: gli ultimi dati dati INPS parlano chiaro

La situazione pensionistica in Italia continua ad essere preoccupante: quasi 5 milioni di pensionati vivono con meno di 1.000 euro al mese.
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4 settimane fa
3 minuti di lettura
pensione
Foto © Pixabay

I più recenti dati dell’Osservatorio Inps mettono in luce una situazione particolarmente preoccupante. Quasi 16,23 milioni di persone in Italia percepiscono una pensione, con un assegno medio annuo di 21.382 euro. Tuttavia, una percentuale significativa di questi pensionati, il 29,5%, vive con una pensione che non raggiunge i 1.000 euro al mese.

Questa realtà solleva interrogativi sulle condizioni economiche di una parte rilevante della popolazione, soprattutto in un contesto di crescente incertezza economica e di aumento del costo della vita.

Il dato preoccupante: 4,8 milioni di pensionati sotto i 1.000 euro

Uno dei dati più allarmanti che emergono è che 4,8 milioni di pensionati percepiscono una pensione inferiore a 1.000 euro mensili.

Questo significa che quasi un terzo di tutti i pensionati in Italia deve far fronte alle spese quotidiane con una cifra che, nella maggior parte dei casi, è insufficiente a garantire un tenore di vita dignitoso. Considerando l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e delle spese mediche, vivere con meno di 1.000 euro al mese può risultare estremamente difficile, soprattutto per chi non ha altre forme di reddito o sostegno familiare.

Un aspetto che rende questa situazione ancora più critica è la disparità di genere che emerge dai dati Inps. Il differenziale tra le pensioni percepite dagli uomini e quelle percepite dalle donne è significativo: il reddito pensionistico delle donne risulta, in media, inferiore del 35% rispetto a quello degli uomini. Questo fenomeno è il risultato di una serie di fattori, tra cui le differenze salariali che le donne affrontano durante la loro vita lavorativa, i periodi di carriera interrotti per la cura della famiglia e la mancanza di opportunità di avanzamento professionale.

Di conseguenza, su 4,8 milioni di pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro al mese, oltre 3 milioni sono donne. Questo dato evidenzia una problematica sociale ed economica che penalizza soprattutto le donne anziane, molte delle quali non solo devono far fronte a pensioni più basse, ma spesso devono affrontare anche spese sanitarie più elevate a causa dell’età avanzata.

Ancora più drammatico è il fatto che quasi 1 milione di queste donne percepisce una pensione inferiore a 500 euro al mese, una cifra che lascia pochissimo spazio per le spese essenziali.

Il ruolo del sistema previdenziale e le prospettive future

Il sistema pensionistico italiano è stato oggetto di numerose riforme nel corso degli anni, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità finanziaria e assicurare pensioni dignitose per tutti. Tuttavia, nonostante gli sforzi, la situazione di molti pensionati continua ad essere problematica. Il fatto che così tante persone ricevevano pensioni sotto i 1.000 euro evidenzia le carenze strutturali del sistema previdenziale italiano, che non riesce a garantire un reddito sufficiente a chi ha lavorato per anni contribuendo al benessere del Paese.

Una delle domande chiave che il governo dovrà affrontare nei prossimi anni riguarda proprio come migliorare la situazione delle persone che percepiscono pensioni così basse. Tra le soluzioni in discussione vi sono l’aumento delle pensioni minime e l’introduzione di misure di sostegno specifiche per le categorie più vulnerabili, come le donne e le persone con pensioni sotto i 500 euro. Tuttavia, queste misure richiedono un attento bilanciamento delle risorse economiche disponibili e della sostenibilità del sistema pensionistico nel lungo termine.

La manovra di bilancio 2025 vorrebbe provare a dare una mano ai pensionati. Ma vorrebbe solo “provare”. Una misura contenuta nella finanziaria porta le pensioni minime ad un aumento di soli 3 euro mensili. Una misura che ha già causato rabbia, indignazione e delusione tra pensionati e parti politiche.

L’impatto della vita quotidiana con una pensione sotto i 1.000 euro

Vivere con una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese comporta inevitabili difficoltà quotidiane. Le spese per l’abitazione, come affitto, bollette e manutenzione, possono assorbire una parte consistente del reddito, lasciando poco margine per cibo, cure mediche, e altre necessità essenziali.

Per molte persone, soprattutto anziane, queste difficoltà si traducono in un senso di precarietà economica che può influire negativamente anche sul benessere psicologico.

Inoltre, con l’invecchiamento della popolazione, le spese mediche e di assistenza diventano una voce sempre più rilevante del bilancio familiare. Molti pensionati devono far fronte a costi crescenti per farmaci, visite mediche e assistenza domiciliare, costi che non sempre possono essere coperti interamente dalle pensioni, specialmente per chi si trova al di sotto della soglia dei 1.000 euro. In questi casi, la rete familiare diventa fondamentale, ma non tutti hanno la fortuna di poter contare su un sostegno esterno.

Pensioni sotto 1.000 euro: la necessità di una riforma sociale ed economica

La situazione descritta dai dati Inps evidenzia l’urgenza di riforme non solo del sistema previdenziale. Ma anche di politiche sociali più ampie. Migliorare le condizioni dei pensionati con assegni sotto i 1.000 euro significa, infatti, garantire una maggiore equità e inclusione sociale. Questo potrebbe passare attraverso l’incremento delle pensioni minime. Ma anche tramite politiche che incentivano l’accesso a forme di previdenza integrativa. O l’adozione di misure di welfare più efficaci.

Le pensioni basse non sono solo un problema di sostenibilità economica per chi le percepisce, ma anche una questione che tocca la dignità delle persone. L’Italia, come molte altre nazioni europee, dovrà affrontare sfide importanti nei prossimi anni per garantire che nessuno venga lasciato indietro. Soprattutto nella fase della vita in cui le persone dovrebbero poter godere di una tranquillità economica dopo anni di lavoro.

Riassumendo…

  • Quasi 5 milioni di pensionati italiani ricevono una pensione inferiore a 1.000 euro mensili (Osservatorio INPS).
  • Il 35% delle donne pensionate percepisce un assegno inferiore rispetto agli uomini.
  • Oltre 3 milioni di donne pensionate ricevono meno di 1.000 euro al mese.
  • Quasi 1 milione di donne percepisce meno di 500 euro mensili di pensione.
  • Il sistema pensionistico italiano mostra carenze nel garantire redditi adeguati a tutti i pensionati.
  • Servono riforme per migliorare le pensioni minime e garantire equità economica e sociale.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

  1. Perché una persona come me che ha avuto un ictus ,un intervento a cuore aperto,e tantissime conseguenze dovute all’ ictus con emiparesi,ha solo il 70 x100 di invalidità??? Poi nessuno pensa a tutte le famiglie che hanno avuto un tossico in casa,come me,che ci siamo rovinati??? Lo so che ci sono tanti finti invalidi,ma non per questo devono rimetterci i veri!!! Ovviamente ora che ho 71 anni il mio corpo sta crollando e non posso permettere , vivo sola e ho male ovunque ,e una pensione di meno di 900 euro, tra affitto e spese non arrivo mai a fine mese!!! Cosa dovrei fare secondo voi???

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